Home Cronaca Il pittore di Matilde dipinge il fascino di Bergogno

Il pittore di Matilde dipinge il fascino di Bergogno

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CASINA (22 maggio 2010) - Nell’ambito delle celebrazioni d’apertura per la I^ Festa medievale del pane, a Bergogno di Casina, non poteva mancare la presenza qualificata e qualificante del noto ed appassionato pittore della grancontessa Matilde di Canossa: Corrado Tiradini.

La collaborazione del pittore reggiano con il Comune di Casina era iniziata alcuni anni fa con la presenza di una sua mostra dal titolo “Sul sentiero di Matilde” allestita presso l’Istituto Scolastico Comprensivo “Giorgio Gregori”.
La prestigiosa esposizione di diverse sue opere, quasi tutte a soggetto matildico, era stata inaugurata sabato 15 marzo 2008 alla presenza del sindaco di Casina Carlo Fornili, della dirigente Maria Alberta Ferrari, con la partecipazione di numerosi ospiti, diversi studenti ed alcuni insegnanti curatori dell’iniziativa.
In riconoscenza verso la scuola che lo aveva ospitato e come segno di gratitudine nei confronti dell’Amministrazione, il pittore reggiano ha successivamente fatto dono alla municipalità di Casina di un suo quadro raffigurante l’antico castello di Sarzano. Il quadro si trova ora esposto stabilmente presso una sala riunioni del Municipio.

Pittore nato a Reggio Emilia, ma forse ancora poco conosciuto dai suoi stessi concittadini, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha partecipato a numerose mostre, esposizioni e concorsi riportando importanti riconoscimenti e premi di carattere nazionale ed internazionale.

Tra le mostre ci limitiamo a menzionare: l’esposizione alla prima Quadriennale Europea di Arte Contemporanea di Roma; la personale tenuta al Parlamento Europeo di Strasburgo; la partecipazione all’Artexpo di New York; le esposizioni alle collettive di Philadelphia ed alla Fiera Internazionale: Tias di Tokyo; la mostra personale a Lussemburgo, sotto il patrocinio dell’On. Nicolas Estgen (ex vicepresidente del Parlamento Europeo); dell’Ambasciata d’Italia a Lussemburgo; del Circolo Culturale delle Comunità Europee; dell’Istituto Italiano di Cultura a Lussemburgo. Ha esposto successivamente alla Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea: Atlanta Art Buyers Caravan, ad Atlanta. Un suo grande quadro raffigurante la contessa Matilde di Canossa è esposto alla Missione Permanente di Osservazione della Santa Sede, presso la Fao e gli altri organismi delle Nazioni Unite, a Roma. la partecipazione alla Mostra Internazionale di Grafica Contemporanea di Vignola (Modena); Nel 2006, la Fondazione Rotare del Rotare International, gli ha attribuito il titolo di Paul Harris Fellow. Nel 2007 ha tenuto una mostra personale all’Archivio di Stato di Reggio Emilia con i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs - Distretto 108 Tb e della circoscrizione Centro Storico del Comune di Reggio Emilia. Personalità e critici di chiara fama si sono occupati della sua opera; ricordiamo: Remo Brindisi, l’On. Nicolas Estgen, Mario Monteveredi, Massimo Mussini, Joseph Paul Schneider. Nel 2009 ha partecipato all’Esposizione Internazionale Imagine book di Barcellona, con un racconto da lui scritto e illustrato. Nel 2010 ha esposto alla VIII Biennale d’Arte Internazionale di Roma. Sue opere sono presso importanti raccolte e musei in Italia e all’estero. Conta un’ampia bibliografia.

L’opera manifesto di Tiradini che sarà presentata a Bergogno, nella serata inaugurale, durante il Convivio storico, organizzato per venerdì 4 giugno 2010 alle ore 20.30 nei locali del Ristorante “Borgo Antico”, raffigura la grancontessa Matilde di Canossa, su cavallo bianco, che attraversa il borgo medievale mentre si levano i pani dai rustici e fumanti forni a legna.

Quel pane frugale e semplice, frutto del sacrificio e del duro lavoro di servi e contadini, che ha sfamato nei secoli tutte le sue genti: notabili, dame, cavalieri, monaci, armigeri, giullari e musicanti.
Quel pane di Matilde, fragrante, con la croce affiorante, che ha permesso, anche al piccolo borgo di Bergogno, di contribuire ai grandi fasti dell’epopea canossana e che lo hanno fatto conoscere, grazie al Gemellaggio, nel cuore stesso dell’Europa.