“Aboliamo l’Anas”. Non usa mezzi termini, la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, per bollare un ente statale che “spende 2-3 volte quello che spendono gli enti locali per fare le stesse opere e con maggiore celerità”. E che è stata non meno affilata nel definire la pratica Bocco-Canala "un caso da Striscia la notizia". Sono stati alcuni dei momenti salienti dell’incontro pubblico svoltosi ieri sera nella sala del Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti, a cui ha partecipato una buona rappresentanza di cittadini. A parlare, con la Masini, il sindaco Gian Luca Marconi, che ha introdotto e concluso, l’assessore provinciale Alfredo Gennari e l’ing. Valerio Bussei, sempre della Provincia, che ha provveduto ad illustrare la variante di Ponte Rosso, cioè il motivo per cui la riunione era stata indetta.
Il pubblico è intervenuto con qualche osservazione, critica e/o richiesta di chiarimento. L’opera prevede la costruzione di due rotonde, in località Croce e all’altezza del Centro Coni, e lo svincolo disterà da quest’ultimo non più di un centinaio di metri (Bussei ha detto "150"), riparata – così almeno si evince dai grafici presentati – da vegetazione.
Roberto Malvolti, presidente del Comitato strada statale 63, è intervenuto per dire che per troppi anni quest'arteria è stata lasciata a se stessa. Ha inoltre contestato il calcolo fatto della Provincia circa il risparmio di minuti nella percorrenza dopo questa ed altre opere che - hanno detto dagli amministratori - prenderanno il via prossimamente, come ad esempio gli interventi nel tratto tra Croce e Ca' del Merlo.
Luca Tondelli ha chiesto se si prevederà una via "di sfogo" dal quartiere Peep, che rischia di rimanere intasato, come ha sottolineato nel suo intervento anche Federico Tamburini, ricordando la presenza anche delle scuole materne ed elementari. Piera Ruffini ha domandato lumi sulla questione inquinamento acustico. Al primo ha risposto il sindaco dicendo che la questione, anche se in un secondo momento, probabilmente si porrà; mentre alla seconda Bussei ha risposto che è prevista la posa di adeguate barriere ove necessario.
La pendenza media del nuovo tronco stradale, della lunghezza di 1250 metri, sarà – ha spiegato il tecnico – del 4,6%, in confronto al circa 10% attuale del Ponte Rosso. Dopo domanda pervenuta dal pubblico, è stato però precisato che nella parte terminale, dove la variante andrà a ricongiungersi al tracciato esistente, in corrispondenza della rotonda dell’Albiaccio, essa raggiungerà però l’8%. In quella zona comunque (se e quando mai si farà) è previsto l'inizio del tunnel (il secondo di tre stralci), che dovrà, nelle intenzioni di progetto, portare ad superare il paese senza più doverlo per forza attraversare. Qualcuno dei presenti ha infatti citato la situazione di viale Bagnoli, una strada che già ora presenta spess congestionamento del traffico. Ma il problema - come ricordato anche dalla Masini in apertura - è comunque anche quello, innegabile, dell'eccessivo numero di mezzi circolanti. Un tema, questo, comunque, di più ampia e sicuramente complicata portata.
Tempistica di realizzazione della variante: entro la primavera prossima inizio dei lavori e conclusione prevista all'incirca nell'arco di un anno.
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“I lavori al Ponte Rosso – hanno affermato sia la Masini, che ha introdotto con una panoramica d'insieme sull'impegno generale messo in atto dall'ente che presiede (ad esempio riferendosi all'inaugurazione, avvenuta nei giorni scorsi, della variante di Puianello), che il suo assessore Gennari – si inseriscono nell’ottica dell’intera Reggio-Cerreto. Per il tratto a monte di Castelnovo sono in corso studi del tracciato, che in certi punti presenta difficoltà. Non tralasciamo comunque l’idea del traforo, che collegherebbe finalmente in modo degno la nostra pianura al mare, al pari di altre province vicine”. I due amministratori hanno anche sottolineato che è necessario unità d'intenti, nei confronti degli enti terzi, se si vogliono raggiungere risultati. Invitando cioè ad evitare le polemiche inutili. Aggiungendo, sostenendo il lavoro portato avanti in questi anni: "I denari che spenderemo sulla nostra viabilità non è mica che siano a disposizione dappertutto, rendiamocene conto...".
La presidente ha infine inteso ringraziare tutti gli amministratori del comune che, "nel corso di decenni" (Vittorio Ruffini è intervenuto per ricordare che di questo argomento si parlava in effetti già negli anni '60), si sono spesi perchè quest'opera giungesse a compimento.
Abolire l’Anas
Sono d’accordo, se si vuole risolvere il problema della SS 63 bisogna abolire l’Anas! Dato che per abolirla come tutti gli enti inutili ci vogliono secoli o forse di più, allora bisogna togliere le competenze di Anas sulla SS 63 e passarle ad altro ente: Provincia o Regione, questo si può fare in tempi più brevi. Peccato che nessuno lo sostenga e si lancino i soliti slogan populiti-demagogici fini a se stessi del tipo “abolire l’Anas”. Quindi il problema esiste e non si risolve con slogan ma soluzioni realistiche! Poniamo il quesito in questi termini alla signora Masini e vediamo che risposta ci dà.
Grazie dell’ospitalità.
(M.G.)
Risparmiamo risorse eliminando enti inutili
La crisi attuale mette in evidenza che il debito pubblico dello Stato italiano è fra i più alti del mondo e nel contempo la pressione fiscale (carico tasse che i cittadini pagano) ha raggiunto livelli al limite della sopportabilità. Dobbiamo pretendere che i nostri soldi vengano spesi tempestivamente, bene passare dalle enunciazioni alle realizzazioni. Io personalmente sono d’accordo che si possa abilire l’Anas, ma sono convinto che vadano eliminati centri di costo inutili fra i quali annovero anche le province, compresa quella di Reggio Emilia. Il presidente di questo organismo prima di chiedere, ancorchè legittimamente, di eliminare altri enti, forse si dovrebbe chiedere se l’ente che presiede è proprio necessario. Per quanto riguarda la viabilità, nella nostra montagna e media collina, credo che ci siano parecchie ombre anche sulle strade gestite dalla Provincia. Sistemiamo prima questo aspetto, chiediamo l’eliminazione dell’Anas e poi… il traforo del Cerreto.
Cordialmente.
(C.V.)
Sguardo al futuro
Un paese che porta il traffico di collegamento tra pianura e mare, tra due regioni, tra montagna e pianura, nei pressi di una zona residenziale, di una scuola e nei pressi di un’area sportiva, di svago e relax, è un paese innovativo che guarda al futuro. Amministratori di vario ordine, prendete spunto, le polveri fini e gli altri regali del traffico sono altamente indicati per la salute umana.
(Fabio Leoncelli)