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Bocco-Canala: la discussione in Consiglio provinciale

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Dell'inizio dei lavori da parte di Anas per l'attesa variante alla statale 63 denominata Bocco-Canala si è discusso in Consiglio provinciale, presieduto da Gianluca Chierici. L'assessore alle infrastrutture della Provincia Alfredo Gennari è intervenuto in aula esprimendo "soddisfazione per l'avvio di questo intervento a lungo atteso dal territorio provinciale". L'assessore ha poi illustrato all'aula i dettagli tecnici del progetto, su cui si sono poi espresse le parti politiche.

Il consigliere del Pd William Orlandini è intervenuto sottolineando che "la Provincia ha svolto un lavoro consistente per la realizzazione di quest'opera, compreso un progetto esecutivo inviato diversi anni fa ad Anas, oltre continui viaggi a Roma per portare a casa quanto spettante al nostro territorio". Il consigliere Orlandini ha anche ricordato che "la statale 63 ha sempre rappresentato una priorità per la Provincia di Reggio e che tutti gli attori che intendano impegnarsi per questa arteria continueranno a trovare in Palazzo Allende un interlocutore attento e pronto a intervenire". Orlandini ha anche colto l'occasione per richiamare l'attenzione sulla "Via Emilia bis, intervento che meriterebbe la giusta attenzione da parte di Anas e dello Stato".

Un "tratto molto corto, che costa troppo e forse non è nemmeno il più urgente" questa l'opinione di Romano Albertini, della Lega nord. Secondo l'esponente leghista "si tratta di un aspetto grave, che probabilmente esula le competenze della Provincia e che vede i costi per questa opera aumentati negli anni in maniera sproporzionata. Qualcuno dovrebbe fornirci delle spiegazioni in merito. Oggi, dopo tanti anni di lotte per questa variante, so che non possiamo destinare queste risorse altrove, ma conoscendo i problemi della viabilità della montagna quello sicuramente non è il più importante".

Su una linea analoga si è espresso il capogruppo dell'Udc Mario Poli: "La statale 63 è un'arteria strategica che negli ultimi decenni ha portato grandi disagi ai cittadini. È un bell’intervento, ma è un intervento su un tratto breve di statale e non rappresenta una soluzione complessiva ai problemi che quella statale presenta".

Per il consigliere del Pdl Vito Castellari invece "l'intervento è significativo sia perché è una razionalizzazione del tratto, sia perché sposta il traffico dal centro abitato". Castellari ha anche detto di "non comprendere le ragioni di quanti, a nome del comitato, hanno messo in dubbio questo intervento anche dal punto di vista tecnico. Ritengo che oggi dovremmo essere tutti soddisfatti, perché finalmente dopo tanti problemi una risposta finalmente si riesce a dare".

"Questo intervento rappresenterà un miglioramento notevole della viabilità in montagna", ha detto il consigliere del Pd Dumas Iori, aggiungendo che "sicuramente ci sono anche altri problemi da risolvere, ma questi fondi non potevano comunque essere portati su un altro tratto di statale 63".

Sulla questione è intervenuta anche la presidente della Provincia Sonia Masini, apprezzando le "valutazioni positive sull’utilità di quest’opera". La presidente Masini ha però anche definito "alquanto strano che dopo decenni di attesa, quando finalmente sono arrivati i fondi, qualcuno abbia iniziato a pronunciarsi contro quest’opera". Anche la presidente Masini ha infatti spiegato che "se fossero decaduti i finanziamenti per questa tratta non si sarebbe in alternativa potuto finanziare un altro intervento". La presidente Masini ha inoltre espresso "l'auspicio che il federalismo veda al più presto un'attuazione concreta, che lasci ai territori la piena possibilità di progettare i propri interventi infrastrutturali. Quando la Provincia è intervenuta, spesso anche sostituendosi ad un ente che si è rivelato ormai inadeguato a dare risposte ai bisogni dei territori, le opere sono state portate a termine con meno costi e in tempi più rapidi".

La presidente della Provincia ha infine ricordato i "dodici milioni di euro destinati alla viabilità in montagna, quale importante risultato di un impegnativo percorso che ha visto la Provincia di Reggio Emilia confrontarsi con Anas per definire una serie di interventi da effettuare sulla statale 63 attraverso un dettagliato studio". La presidente Masini a questo proposito ha sottolineato "come una volta completati questi interventi, la tratta Reggio Emilia-Castelnovo ne' Monti avrà tempi di percorrenza ridotti di 15 minuti". Infine, la presidente Masini ha detto: "Molto resta ancora da fare e penso che sia necessaria un’azione congiunta con i parlamentari, i consiglieri regionali e con tutti gli attori privati del territorio perché, al di là degli schieramenti politici, il beneficio di strade sicure e agevoli è collettivo".

Il consigliere della Lega nord Paolo Roggero è intervenuto per ribadire che "la cifra destinata a questo intervento è oggettivamente esagerata, si parla di 63 milioni di euro per poco più di un chilometro di strada. Tale progetto risale a vent'anni fa, ma nel frattempo le esigenze sono cambiate. Servirebbe un maggiore ascolto delle istanze dei cittadini". Il capogruppo del Pdl Giuseppe Pagliani ha detto di "vedere con favore appello all'unità da parte della presidente" e di "condividere l'auspicio che il federalismo porti davvero ad una risoluzione di certe problematiche locali, perché accorciare i tempi di intervento è un elemento a beneficio del territorio". Secondo il capogruppo del Prc Alberto Ferrigno "questo dibattito, su una comunicazione da parte dell'assessorato relativa ad un intervento di Anas, è inutile. Penso che dovremmo discutere e votare atti che hanno un riflesso concreto sul territorio e sui cittadini che rappresentiamo".

Di diverso avviso la capogruppo del Pd Ilenia Malavasi, che ha replicato: "La discussione è molto importante, stiamo parlando di una delle arterie fondamentali dell'intero territorio provinciale e delle risorse comunque pubbliche che a questa sono state destinate. Inoltre le infrastrutture sono una delle principali competenze della Provincia e lo dimostra la fetta consistente di investimenti dedicati a questo settore".

Infine, ha chiuso il dibattito la replica dell'assessore alle infrastrutture Alfredo Gennari, ricordando "il forte lavoro di programmazione che la Provincia ha fatto su questa strada, per cui questo tratto non è da considerare slegato al ragionamento complessivo sulla statale. Infatti, se la Provincia non avesse compiuto una progettazione organica su quel tratto viabilistico, oggi discuteremmo del nulla". Ed anche l'assessore Gennari ha ribadito: "Uno dei compiti prioritari della Provincia sono le infrastrutture, perciò è importante anche questo momento di approfondimento in sede di Consiglio provinciale".

3 COMMENTS


  1. Credo che chiunque sia libero da pregiudizi non possa non sottolineare che, pur essendo lontana la soluzione complessiva, i passi che si stanno facendo nella ristrutturazione della SS 63 vadano anche molto a merito della Provincia. Ciò però non può cancellare un dato di fatto esistente ed incontrovertibile e cioè che da Castelnovo ne’ Monti in su la situazione è inaccettabile. Valga per tutti il tratto di ripristino “provvisorio” tra Collagna e Cerreto. Qui purtroppo non si tratta di “guadagnare minuti”, come peraltro sempre molto importante, ma del fatto che le comunità di Cerreto Alpi e Cerreto Lago sono a rischio continuo di isolamento. Se non è questa la priorità delle priorità chiedo all’Anas se suo compito è intervenire solo a fronte di frane o catastrofi!

    (Claudio Bucci)

  2. A proposito…
    …prima delle elezioni si parlava anche del progetto di realizzare il prosieguo della variante da Collagna alla casa cantoniera in direzione Cerreto Alpi e qualcuno ri-parlava addirittura del traforo del passo per facilitare i collegamenti tra Emilia e Toscana attraverso la SS 63.
    Scherzando, scrissi su @CRedacon#C dicendo che mi sarei accontentato di vedere la rotatoria sulla variante all’ingresso di Collagna (lato Cerreto) finalmente illuminata… Ovviamente fino a pochi giorni fa era come sempre al buio più completo!
    Qualcosa si stà facendo, è vero, ma interi paesi e località anche a vocazione turistica come Cerreto Laghi non possono essere lasciati ogni anno isolati a giorni interi nel mezzo della stagione invernale: siamo nel 2010!!!
    Qualcuno si ricordi delle promesse fatte…
    Grazie.

    (Miriano, Cerreto Laghi)

  3. SS 63 Castelnovo ne’ Monti-Passo Cerreto
    Ieri ho espresso la mia soddisfazione per le notizie circa la razionalizzazione della SS 63 tratto Ca’ del Merlo/Croce e non ho citato, di proposito, il tratto Castelnovo-Cerreto per non mettere troppa carne al fuoco e soprattutto per stare sulla notizia. Oggi però che si parla della SS 63 nella sua interezza e letta la presa di posizione di Claudio Bucci che condivido pienamente, aggiungo, per amore di verità, che il tratto a monte Castelnovo-Cerreto dovrebbe avere la precedenza assoluta perchè non è in ballo la razionalizzazione ma, vista anche la stagione, il diritto dei cittadini residenti a monte di Castelnovo ne’ Monti a potersi muovere liberamente con i mezzi che il progresso mette loro a disposizione e non dover ricorrere al vecchio e caro mulo per recarsi all’ospedale S. Anna. E, già che ci siamo, a quando la soluzione delle code interminabili (in tutte le ore della giornata) per bypassare Rivalta? Saranno solo promesse? I cittadini sono stanchi e perciò si augurano di no. Non lamentiamoci dunque dei comitati perchè sappiate che sono una “gentile concessione”.

    (Sergio Tagliati)