Poco dopo l’ora di pranzo, nella giornata di ieri, don Giordano Goccini è entrato ad Istanbul, la metropoli che rappresenta una vera e propria porta tra la società occidentale e quella mediorientale ed al cui interno convivono intrecci etnici, linguistici e religiosi. Per giungere fino alla città il “don” ha dovuto fare un vero e proprio slalom fra strade trafficatissime, piazze affollate di bancarelle e mercati di ogni genere e soprattutto centinaia di migliaia di persone in movimento (la metropoli ospita oltre 12 milioni di abitanti).
La meta principale è stato il convento dei frati cappuccini che provengono proprio dall’Emilia Romagna, che hanno accolto ben volentieri l’inconsueto pellegrino.
Anzi, hanno fatto di tutto per ristorarlo e permettergli di riposare al meglio, così gli hanno preparato una camera molto accogliente con “vista sul mare” e un lauto pranzo.
Menù del giorno: un abbondante piatto di pastasciutta italiana che don Giordano non ha certamente disdegnato, mentre fratel Alberto – 96 anni compiuti ed una parlantina da invidia – gli ha “sturato” una bottiglia di lambrusco proveniente da San Martino in Rio opportunamente contenuto in una bottiglia di… Coca-Cola! “Un pensiero davvero squisito – ha simpaticamente commentato il don – forse un poco di meno il vino…!”.
Per oggi è prevista una sosta a Istanbul per riposare, riprendere le energie ed anche pregare, perché più si avvicina quella “tomba vuota” e maggiore diventa la voglia di comprendere se stessi e quel che lo circonda. Il viaggio che ha portato don Giordano a Istanbul è stato comunque tranquillo, privo di grosse difficoltà e il tempo si è mantenuto bello. Secondo i piani di percorso, nella giornata di domani la marcia dovrebbe riprendere verso l’interno della Turchia per guadagnare altro tempo e conoscere la parte meno nota di questo grande e stupendo Paese.
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