La figura di Cristina, conosciuta ai tempi delle compagnie giovanili anche da alcuni redattori di questo giornale, rimane un esempio. Riceviamo e pubblichiamo questo ricordo da parte delle colleghe di lavoro.
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Vorremmo che la riservatezza e la discrezione che la contraddistinguevano e che hanno accompagnato anche le sue ultime volontà non ci impedissero di parlare di lei. Per un maestro, infatti, l’esempio è il modo più efficace per educare, perché i valori diventano esperienza, vita vissuta e non solo parole. E Cristina è stata davvero maestra, nella vita, nella malattia e nella morte. La voglia di mettersi in gioco, la disponibilità gratuita, senza enfasi, l’equilibrio del giudizio, il coraggio e la responsabilità di fronte alle scelte, il lasciare poco spazio alle chiacchiere, l’“andare al sodo”; la pazienza di fronte alle numerose prove, l’affrontare con grande lucidità e consapevolezza la malattia, il non perdersi d’animo, quasi mai, il condividere con dignità la sofferenza con chi le è stato vicino sono gli esempi che Cristina ci ha regalato. Molti altri ne conserveranno gelosamente i suoi cari, come gioielli preziosi. Ora che lei non è più qui, vorremmo che queste cose rimanessero, è un’eredità che ci ha lasciato e che dovremo proteggere e coltivare. Speriamo di esserne all’altezza.
Il Servizio Scuola e il Nido d'Infanzia comunale di Castelnovo ne' Monti
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Ci associamo con commozione e riconoscenza alle belle e toccanti parole delle colleghe di Cristina. Grazie, cara Cristina, per il tuo esempio di vita.
(La giunta comunale di Castelnovo ne’ Monti)