“Una generazione di fotografi dell’Appennino reggiano, per la prima volta insieme a 'Fotografia europea', interpreta quel momento privilegiato della vita che è l’incanto. Una sospensione del tempo in cui alberga l’eternità, che immobilizza lo sguardo e fa volteggiare l’immaginazione. Non esisterebbe alcun scintillare d’incanto senza un soggetto che sente e un oggetto che si dà a sentire. Qui, in questa relazione, trova il suo senso il medium fotografico. In un luogo di paesaggi incantevoli e incantati, emerge con più urgenza l’interrogativo: cos’è quel quid che c’incanta e non sappiamo spiegare?”.
La curatrice della mostra “L’enigma dell’incanto” Alessandra Azzolini chiama i fotografi a riflettere “per immagini” sul tema dell’“Incanto. Lo sguardo sul mondo”, proposto dalla quinta edizione della rassegna, che il domenicale del “Sole 24 Ore” ha definito di “straordinario livello internazionale”.
Dall’8 maggio al 13 giugno, nella GDarkness Art Gallery di Castelnovo ne’ Monti, sarà possibile fruire in un’unica esposizione delle opere di Giuliano Bianchini (Ramiseto), James Bragazzi (Casina), Vanni Francia, Paolo Ielli, Giandomenico Reverberi, Dante Simonazzi e Benito Vanicelli (Castelnovo ne’ Monti). Inaugurazione 8 maggio prossimo, alle ore 17, in via Roma, 63. La mostra, organizzata con il patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti, della Provincia e del Comune di Reggio Emilia, presenterà una selezione delle immagini dei fotografi, con le loro differenti sensibilità tecniche, stilistiche e predilezioni di genere
Così le parole del filosofo tedesco Ernst Bloch, nel testo intitolato Tema dell’incantamento e contenuto nel volume Tracce del 1930, ne colgono lo spirito: “Il giglio ha un profumo inebriante, eppure è l’immagine della purezza; la donna, intorno alla quale tutto è sempre in effervescenza, in fosforescenza, è – al pari della musica – la cosa più elevata e la più indecisa del mondo; l’enigma della montagna non è ancora stato sciolto, per tacere della notte”.
La Darkness Art Gallery è un’associazione di promozione sociale sottoscritta dagli artisti locali e opera senza scopo di lucro. Avviata nel 2004 con una mostra dedicata al pittore Antonio Ligabue, offre un luogo espositivo di libero accesso ad artisti e visitatori. “Fotografia europea 2010 costituisce un’occasione da non perdere, in particolare in un appennino che ha sofferto a lungo di isolamento culturale; per inserirsi nel contesto di produzione di un immaginario collettivo di respiro europeo”, commenta Azzolini.
Per informazioni: www.fotografiaeuropea.it
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