L’avventura è finalmente cominciata o per meglio dire il pellegrinaggio di don Giordano Goccini: ieri, poco dopo il sorgere del sole, il “nostro” don si è ritrovato con alcuni educatori della parrocchia di S.Giuseppe, ha recitato le lodi e insieme hanno poi consumato un’abbondante colazione. Subito dopo si è messo in sella alla sua bici super-attrezzata e si è diretto sulla via Emilia, dove ha dato avvio al suo avvicinarsi (si fa per dire) a Gerusalemme. Le difficoltà, però, non si sono fatto attendere e già a Modena una delle maglie della catena della “superbici” si è spezzata.
L’occasione è stata buona per mettere alla prova la capacità di riparazione di don Giordano, che senza nessun aiuto è riuscito a riagganciare la catena ed a riprendere il viaggio. Un paio di tappe non previste a salutare qualche amico e nel primo pomeriggio il suo “ingresso” in terra di Romagna.
A contrastare il sole alto un sottile vento ha ristorato gli oltre 180 chilometri compiuti dal don in un solo giorno e verso le ore 18 è giunto a Rimini. Da buon pellegrino ha chiesto ospitalità lungo la via ed è stato accolto dal rettore e dal direttore spirituale del seminario vescovile di Rimini, che gli hanno messo a disposizione una camera per potersi riposare. A sera immancabile un “salto” sul lungomare riminese per spurgare i polmoni dallo smog respirato lungo la martoriata via Emilia.
Nuova partenza questa mattina presto, dopo avere fatto colazione con la comunità del seminario, alla volta delle Marche. Tappa d’obbligo al santuario di Loreto e affondo ai pedali per riuscire a conquistare almeno 150 chilometri di statale adriatica.
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