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I Centri territoriali permanenti

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Rappresentano un importante elemento di crescita culturale, di contrasto alla dispersione scolastica, di integrazione. I Centri territoriali permanenti (Ctp) sono stati istituiti in Italia nel 1997 con l’obiettivo di coordinare le offerte di istruzione programmate sul territorio e destinate alla popolazione adulta. Nel capoluogo montano il Ctp è attivo come realtà territoriale autonoma dal 2005 (prima per alcuni anni era stato una propaggine del Ctp di Scandiano), ed è gestito dalla Direzione didattica di Castelnovo. Da poche settimane può contare su una sede nuova, di proprietà del Comune, ed attrezzata, dopo che per alcuni anni si è faticato ad individuarne una adatta.

Spiega infatti il dirigente della Direzione didattica, Sergio Tamagnini: “Finalmente dopo diverse peregrinazioni abbiamo trovato un luogo ideale: siamo partiti alcuni anni fa a Palazzo Ducale, nelle sale al piano terra diventate poi spazi espositivi, per trasferirci al piano più alto della ex Pretura, e poi per due anni presso la sede Enaip, che ancora ringraziamo per la grande disponibilità dimostrata. Il lavoro del Ctp è stato sempre seguito e sostenuto dall’assessorato alla scuola, prima con Giuliano Maioli ed oggi con Mirca Gabrini. Insieme abbiamo a lungo cercato una sede stabile, che è finalmente stata individuata nell’edificio della Scuola media Bismantova”.

Sono davvero numerose le attività del Centro: “Innanzitutto abbiamo i corsi di italiano per gli stranieri: sono frequentati quest’anno da circa 40 iscritti, per la maggioranza donne, e si svolgono al mercoledì pomeriggio ed al venerdì mattina. L’insegnante è Normanna Albertini, che fa parte del nostro organico. Quello che teniamo a Castelnovo non è ovviamente l’unico corso di questo tipo: ne teniamo infatti a Casina, Cervarezza, Villa Minozzo, Carpineti, con moduli di 3 mesi in ogni sede. Viene proposto anche a Toano, e qui lo tengono tre insegnanti in pensione a titolo di volontariato. Nei nuovi spazi di Castelnovo svolgiamo poi anche dei corsi per l’ottenimento del diploma di terza media, rivolti agli adulti. Abbiamo per questi una ventina di iscritti, e le lezioni si svolgono al lunedì ed al venerdì pomeriggio con insegnanti della scuola Media, in particolare il professor Giovanni Monaco, per le discipline matematiche, e la professoressa Sabina Bedini per quelle letterarie. A metà maggio questi corsi si chiuderanno con l’esame per ottenere il diploma”.

Ed ancora conclude Tamagnini: “Da circa un mese è partito anche un progetto rivolto ai quindicenni, a seguito di un accordo tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale, teso a contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica in questa fascia di età. Passa attraverso la gestione del Ctp, che lo coordina insieme a tutte le scuole medie del territorio: è stato portato avanti un sondaggio tra i vari colleghi che ha portato all’individuazione di una dozzina di ragazzi in difficoltà, verso i quali saranno approntati interventi di aiuto personalizzati, con ore in più tenute dai docenti che si sono resi disponibili.

Si tratta dunque di numerose attività, alquanto impegnative che riusciamo ad affrontare grazie alla competenza del nostro personale. Ci troviamo a lavorare, specie per i corsi di italiano per gli stranieri, con studenti molto diversi tra loro, per provenienza, chi dal nord Africa, chi dall’Europa dell’Est, sia per livelli di istruzione: c’è chi era analfabeta già di provenienza, e chi invece nel suo paese aveva magari una laurea di alto livello. Il prossimo anno è prevista una riforma dei Centri territoriali permanenti, che dovrebbero diventare Centri per l’istruzione degli adulti, con una dirigenza provinciale che dovrebbe gestire con appendici territoriali ed uno staff amministrativo completo tutte le attività. Crediamo comunque nell’importanza di questi corsi, perché la formazione degli adulti è nel mondo di oggi un tema di grandissima importanza”.

Sull’attività e la nuova sede del Ctp di Castelnovo aggiunge l’assessore alla scuola Mirca Gabrini: “Siamo convinti dell’importanza e trasversalità delle attività, scopi e finalità del Ctp, e dunque ho seguito sin dall’inizio del mio mandato, su richiesta del Dirigente Scolastico Sergio Tamagnini, una sistemazione definitiva del Ctp presso locali del Comune. La scelta di adibire a tale scopo, dopo alcuni lavori strutturali e manutentivi, l’appartamento comunale affidato all’ex custode della Scuola Media Bismantova, non è stata casuale ma appositamente voluta per permettere sia agli adulti di vivere il loro percorso formativo in spazi indipendenti e dedicati, sia agli alunni della scuola stessa di poter utilizzare altre aule in caso di necessità e disponibilità.

I Centri territoriali permanenti per gli adulti stranieri, in particolare, si configurano come luogo primario per la formazione permettendo di acquisire gli strumenti utili ad orientarsi; una realtà per favorire e stimolare il dialogo tra persone provenienti da culture e Paesi diversi; una leva da implementare e sostenere per contrastare situazioni di marginalità e conflitto; un doveroso percorso per l’inserimento nel mondo del lavoro e nella quotidianità. Non nascondo tuttavia qualche preoccupazione derivante dalla “Ridefinizione dell’assetto organizzativo e didattico dei CTP” prevista dai nuovi regolamenti del Ministro Gelmini che prevedono la loro sostituzione, dal 1 settembre 2011, con Centri per l’istruzione degli adulti. Questi ultimi, presentano un assetto volto esclusivamente all’ottenimento di titoli di studio (secondaria di primo e secondo grado) o certificazioni relative alle competenze previste per la conclusione della scuola dell’obbligo. Se tale riassetto sarà quello definitivo, saranno proprio gli immigrati a non avere più la possibilità di frequentare corsi di formazione linguistica e socio-culturale a causa della riduzione di docenti, incaricati a tale mission, voluta dal governo. Inoltre, paradossalmente, si prevede la riduzione dell’offerta formativa dedicata ai cittadini stranieri mentre le nuove norme sulla sicurezza subordinano il rilascio del permesso di soggiorno al superamento di un test di conoscenza di lingua italiana”.