Home Cronaca Carpineti / “La nostra principale via di comunicazione? E’ la fondovalle Tresinaro...

Carpineti / “La nostra principale via di comunicazione? E’ la fondovalle Tresinaro (e non la statale 63)”

10
2

“Molti servizi qualificano il nostro comune”, dice il sindaco di Carpineti, Nilde Montemerli, introducendo il punto del Consiglio comunale con cui, l’altra sera, è stato approvato, a maggioranza (11 favorevoli e 5 contrari), il bilancio 2010. E li accenna: biblioteca, micronido, servizio di trasporto disabili, scuola di musica, impianti sportivi vari…”. E manifestazioni di grande richiamo: “Come ad esempio ‘Mongolfiere innamorate’, che porta tra l’altro lavoro alle nostre aziende; come il metato di Marola, che ha visto in pochi anni la visita di migliaia di scolari”.

“Nessun aumento di tariffe – assicura il primo cittadino – tranne il caso dei rifiuti (del 2,9%) che però ha visto un consolidamento del servizio di raccolta”.

L’esponente della minoranza Luisa Bezzi ha osservato che “c’è un aumento di 190.000 euro nelle spese per l’ente pubblico, cioè ‘il palazzo’”. “Troppo pochi, poi, i fondi destinati alla protezione civile, circa 3000 euro: o facciamo un progetto serio o ci prendiamo in giro”. Ha detto ancora la Bezzi che “sul Parco Matilde vi è da intervenire sia sull’acustica che sugli impianti di regolazione della temperatura”.

Per la questione aumento spese per l’ente il sindaco ha delegato ai chiarimenti la responsabile dei servizi di ragioneria, Mara Fabbiani, la quale ha affermato essere dovuto ad un incremento delle prestazioni di servizio. Circa la questione protezione civile, la Montemerli ha ricordato che si tratta di un servizio in rete, che si svolge in collaborazione con altri enti pubblici: “E prima di tutto viene la formazione, dato che mezzi e strumenti si trovano già a Casina e Vetto, a disposizione anche nostra”. Parco Matilde: “Ci stiamo occupando dell’aspetto dell’acustica, ma non ho invece alcuna intenzione di spendere soldi per un condizionatore d’aria per le calure estive. Per quello basterà, quando necessario, fare un po’ d’aria aprendo le porte…”.

“Fondovalle Tresinaro, non statale 63”

E’ quindi intervenuto il capogruppo di minoranza, Mirco Costetti, che ha affermato, perentorio, che “la nostra principale via di comunicazione per allacciarci alla pianura e ai distretti produttivi, alla quale dovremmo dedicare la maggiore attenzione, è la fondovalle Tresinaro, piuttosto che la statale 63”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del collega di schieramento Corrado Ovi, che ha sostenuto: “Occorre una prova di forza con la Provincia, con cui non dobbiamo mantenere un atteggiamento passivo”. Cui fa appunto capo la fondovalle.
Il sindaco ha risposto: “Non era pervenuto al finanziamento al tempo della giunta provinciale presieduta da Roberto Ruini, poi solo qualche soldo destinato allo studio del tracciato da farsi insieme ai comuni di Viano, Scandiano e Baiso. E comunque con gli altri sindaci si è deciso di puntare sulla 63. Ciò non toglie che sappiamo che molti nostri concittadini utilizzino tale strada”. Ovi: “Di lì passano 50 tir al giorno, con pericolo per i mezzi più leggeri, la Provincia deve interessarsene”. Nuova replica del sindaco, che alza il tiro: “Se lo Stato avesse messo i soldi dove doveva, cioè sulla 63, che è di sua proprietà e competenza, la Provincia dal canto suo avrebbe risparmiato i suoi, se essa investiti in sostituzione. E forse molto risorse si sarebbero così liberate…”. Ancora Ovi: “Sì, ma sulla 63 vediamo che confusione c’è. A Casina è pure sorto un comitato contro la Bocco-Canala…”.

“Carpineti è un paese in coma”

E’ l’opinione espressa, ancora, da Costetti. Duro: “Tirando le somme, il nostro è un voto molto contrario. Carpineti ha preso credibilità politica, posti di lavoro. Non si cura una situazione di coma come la nostra con l’aspirina come fate voi. Occorrono decisioni forti e impopolari, bisogna cambiare passo”.

* * *

In conclusione in sindaco ha informato l’assemblea che sono stati chiesti finanziamenti per l’edificazione della nuova caserma del Corpo forestale a Carpineti, in località Poiago. “Ne riparleremo prossimamente”.

2 COMMENTS

  1. Ma complimenti
    Adesso scopriamo che seppur Carpineti disti pochi chilometri dalla galleria del Seminario, si vorrebbe realizzare una NUOVA fondovalle, nuovo tracciato, nuove spese, altro territorio consumato. Siamo al patetico, al ridicolo; e poi si pretende che qualcuno investa in montagna, quando neanche i politici hanno un’idea comune. Per assurdo se ci fossero le risorse si vedrebbe la nascita di queste opere:
    – NUOVA FONDOVALLE di CARPINETI
    – NUOVA FONDOVALLE SECCHIA
    – NUOVA SS 63
    – NUOVA STRADA DI COLLEGAMENTO Castelnovo ne’ Monti- CEREZZOLA
    – NUOVA FONDOVALLE RAMISETO-CIANO.
    Così abbiamo accontentato tutti e viviamo felici e contenti!!! Immersi nel cemento… Siamo seri, per cortesia: come asserire che a Casina nato un Comitato contro la BOCCO-CANALA solo perchè dei cittadini hanno espresso il loro pensiero a mezzo stampa. Cari politici, che questa sia l’ennesima dimostrazione del perchè siamo fermi da 20 anni con le strade… Non sappiamo neanche noi cosa vogliamo.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)

  2. Davvero complimenti… con qualche distinguo
    Mi consola vedere che la richiesta viene dalla minoranza e che il sindaco di Carpineti ha ben presente le leggi del ben governare e del volere davvero le cose. E’ innegabile che le buone strade che servono in montagna sono molte, ma proprio per questo è importante avere chiari gli obiettivi, metterli in successione e unire le forze per tutti. L’asse principale oggi è la statale 63 ed è ancora la 63 ad essere al centro dell’impegno degli ultimi anni: per portare davvero a casa il risultato è prioritario concentrare su di essa e sul suo completamento l’impegno, anche quello progettuale, per evitare i molti errori del passato, soprattutto dal punto di vista ambientale e di capacità di risposta alle crescenti esigenze del territorio. Dividerci su questi temi è lavorare contro la montagna, è abbandonare per primi le sue sorti. Di parola in parola poi siamo già a un nuovo comitato; forse conviene tornare ad ascoltare, parlare, leggere e scrivere con attenzione e responsabilità.

    (Partigiana 2010)