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Stato e società, le esigenze della carità

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Il circolo di cultura “Giuseppe Toniolo”, l’Azione Cattolica della parrocchia di San Pellegrino (a Reggio Emilia), l’associazione “Giorgio La Pira“, in collaborazione con vicariato urbano, A.C.,Acli, A.Ge, AIMC, ALPI, CIF, FISM e UCIIM promuovono un incontro sul tema: “Stato e società, le esigenze della carità alla luce dell'enciclica Caritas in Veritate“. Interverrà la prof. Vera Negri Zamagni, ordinario di storia economica all'Università di Bologna, direttore scientifico dell'Istituto “ Veritatis Splendor“ dell'Arcidiocesi felsinea.

L’incontro avrà luogo giovedì 22 aprile 2010 alle ore 20,45, presso la sala parrocchiale di San Pellegrino, ingresso da via Rousseau. L’incontro, moderato da Marco Arduini, presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale, sarà aperto dagli indirizzi di saluti di don Giuseppe Dossetti, parroco di San Pellegrino; di Pierluigi Bertolotti, presidente dell’Associazione “G. La Pira” e di Alfredo Spaggiari, vicepresidente del Circolo “G. Toniolo”.
Alla relazione della prof. Vera Negri Zamagni faranno seguito il dibattito e le conclusioni della relatrice.

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Per rinquadrare la tematica che verrà affrontata nella serata, vengono proposti alcuni passi dell’enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate”. L'attività economica non può risolvere tutti i problemi sociali mediante la semplice estensione della logica mercantile. Questa va finalizzata al perseguimento del bene comune, di cui deve farsi carico anche e soprattutto la comunità politica. Pertanto, va tenuto presente che è causa di gravi scompensi separare l'agire economico, a cui spetterebbe solo produrre ricchezza, da quello politico, a cui spetterebbe di perseguire la giustizia mediante la ridistribuzione (n.35). Quando la logica del mercato e quella dello Stato si accordano tra loro per continuare nel monopolio dei rispettivi ambiti di influenza, alla lunga vengono meno la solidarietà nelle relazioni tra i cittadini, la partecipazione e l'adesione, l'agire gratuito, che sono altra cosa rispetto al “dare per avere”, proprio della logica dello scambio, e al “dare per dovere”, proprio della logica dei comportamenti pubblici, imposti per legge dallo Stato (n.39). Anche l'“autorità politica” ha un significato plurivalente, che non può essere dimenticato, mentre si procede alla realizzazione di un nuovo ordine economico-produttivo, socialmente responsabile e a misura d'uomo. Come si intende coltivare un'imprenditorialità differenziata sul piano mondiale, così si deve promuovere un'autorità politica distribuita e attivantesi su più piani. L'economia integrata dei giorni nostri non elimina il ruolo degli Stati, piuttosto ne impegna i Governi ad una più forte collaborazione reciproca. Ragioni di saggezza e di prudenza suggeriscono di non proclamare troppo affrettatamente la fine dello Stato. In relazione alla soluzione della crisi attuale, il suo ruolo sembra destinato a crescere, riacquistando molte delle sue competenze (n. 41).

(Luigi Bottazzi, presidente del Circolo “G. Toniolo”)