Riceviamo e pubblichiamo.
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La giunta comunale di Casina esprime la propria solidarietà ad Emergency, l’organizzazione umanitaria guidata da Gino Strada. Esprime preoccupazione per le sorti dei tre operatori italiani arrestati nei giorni scorsi in Afghanistan in circostanze ancora poco chiare.
Le accuse mosse ai tre ancora non sono certe. Neppure il Ministero degli esteri italiano è riuscito a dare spiegazioni. Inoltre agli arrestati non è ancora stata garantita assistenza legale e l’ospedale di Emergency è stato occupato dai militari. Si tratta di circostanze che non fanno altro che aumentare la preoccupazione e l’amarezza per una situazione che sempre più appare strumentale ad esigenze belliche e non dovuta a trame e progetti di attentati (come si era detto in un primo momento).
L’attività di Emergency, da molti anni, è sotto gli occhi di tutti. L’organizzazione opera negli scenari più complessi del mondo portando cure ed assistenza a tutti, senza distinzioni politiche o di altro tipo. Si tratta di un’attività che può dare fastidio a qualcuno ma che, dal nostro punto di vista, è ancor più meritevole. Il coraggio di operare in situazioni a dir poco drammatiche e l’accoglienza per tutti, a partire dai bambini, senza considerare questioni etniche, politiche o di altro genere sono tratti da apprezzare e da difendere sempre e in ogni sede.
Auspichiamo quindi un’azione decisa, da parte di chi ne ha la facoltà, perché la questione si risolva in maniera chiara e trasparente presto e per il meglio. Perché Emergency possa continuare la propria opera in regioni dove per molti rappresenta la sola speranza di assistenza. Siamo vicini ai tre operatori arrestati e a quanti, prima di tutto i familiari e i membri dell’organizzazione, restano in attesa di notizie sulle loro sorti.
(La giunta comunale di Casina)
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Da Castelnovo ne' Monti
L’Amministrazione comunale ed il gruppo di maggioranza "Castelnovo insieme" esprimono attraverso una nota il proprio sostegno all’associazione umanitaria Emergency, che offre assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Si legge nella nota: “Manifestiamo la nostra massima solidarietà e vicinanza all’Associazione Emergency, al suo fondatore Gino Strada ed agli operatori arrestati in Afghanistan. Da anni Emergency si spende in prima linea, con forti rischi da parte dei medici e del personale sanitario coinvolto, nei teatri bellici e negli scenari più difficili del pianeta, portando cure a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza guardare a colore, religione, censo, appartenenza politica ma solo all’uomo nella situazione di bisogno, malattia e disperazione. Spesso dove interviene questa Associazione rappresenta peraltro l’unica speranza di venire accolti e curati per gli abitanti. Auspichiamo quindi che il Ministero degli Esteri faccia davvero tutto il possibile per chiarire l’incidente venutosi a creare ed arrivare ad una rapida liberazione dei tre cooperanti italiani, visto che è davvero irrealistico ed assurdo paventare un loro coinvolgimento in attentati terroristici”.
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