PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO TOSCO EMILIANO (2 aprile 2010) - A migliaia di chilometri di distanza dalla nostra montagna, a Montevideo in Uruguay, si parla del Parco nazionale, dei paesaggi e dei prodotti d’Appennino tosco-emiliano.
Pilar Irureta e Andrea Bertocchi fanno parte del gruppo dei Giovani Ambasciatori del Parco nazionale nel mondo ed hanno voluto raccontare le montagne da cui emigrarono decenni fa le loro famiglie all’interno di un evento a cui ha partecipato la comunità italiana di Montevideo. Anche loro, così come gli altri giovani con cui hanno condiviso l’esperienza formativa di due settimane all’interno del territorio del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, hanno mantenuto molto il legame con la terra d’origine, di cui fino a pochi mesi fa avevano solo sentito parlare in casa, e sono impegnate in un’associazione che raccoglie molti emigrati e loro discendenti.
Pilar e Andrea hanno presentato il Parco raccontando il territorio attraverso le immagini che loro stesse hanno scattato dei luoghi più belli, dei paesaggi, dei prodotti dell’enogastronomia e delle persone. Nelle due settimane che hanno trascorso in Appennino grazie al progetto Orizzonti Circolari hanno studiato e ascoltato con attenzione ogni particolare, imparando a conoscere i nomi dei laghi e delle montagne, così come quelli dei piatti tipici che hanno potuto anche assaggiare, tutte informazioni che adesso trasmettono con gioia alle proprie comunità.
Non manca una buona dose d’emozione nel rivivere i ricordi: la fatica nel salire ai 1700 metri del monte Marmagna, lo stupore di trovarsi a spaziare con lo sguardo a 360° sulla Pietra di Bismantova, la bellezza delle fortezze della Garfagnana o la soddisfazione nel gustare il prosciutto di Parma o le tagliatelle impastate con la farina di castagne. Ma quello che ha colpito di più queste ragazze, come hanno evidenziato nella loro presentazione (pubblicata sul sito www.parconelmondo.it ), è stata la gente semplice dei paesi, che ha offerto loro caffè e torte fatte in casa, oppure il pane appena sfornato con un bicchiere di vino, quella dimensione familiare che secondo loro caratterizza ancora questo territorio.
“Il gruppo di Orizzonti Circolari si sta rivelando davvero un buon investimento”, dice il presidente Fausto Giovanelli, “Questi giovani negli ultimi mesi hanno lavorato per far conoscere la realtà del nostro Appennino nelle maggiori città del Sud America, in comunità che sono legate ai nostri borghi grazie alle radici familiari, ma che ne conservavano talvolta un’immagine legata al difficile periodo dell’emigrazione. Oggi contiamo sulle nuove generazioni, cittadine del mondo e abituate ad utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione, per dare nuova vitalità anche alla nostra montagna”.