Iniziamo con la pubblicazione di una serie di interventi in merito ai risultati delle ultime elezioni. Il Pd elegge due consiglieri: Beppe Pagani, contro tutte le previsoni, e Roberta Mori. Al momento non è certa l'elezione di un eventuale terzo consigliere. Il Pdl conferma (e anche qui non era scontato) il consigliere Fabio Filippi che, di fatto, stacca la temuta concorrenza dell'avvocato Pagliani.
-----
Riccardo Bigoi (Ligonchio):
"La prima cosa evidente è la sonora sconfitta del centrosinistra, che perde il governo di 4 regioni e soprattutto perde la maggioranza ed il Presidente della Conferenza delle Regioni.
Infatti ora 11 regioni su 20 son governate dal centrodestra ed i 2/3 della popolazione italiana risiedono in esse.
Ciò dimostra, una volta di più, che la tattica delle sinistre di demonizzare Berlusconi e la Lega porta solo a rafforzare le posizioni della coalizione di Governo.
La Lega avanza in maniera evidente, mentre il PdL arretra, segno che anche all'interno del centrodestra l'elettorato ha voluto dare un segnale forte al Governo, pur confermandogli un consenso enorme.
Chi pensava ad un effetto Francia anche in Italia è rimasto deluso.
Altro dato macroscopico è l'astensionismo diffuso, figlio della peggior campagna elettorale mai vista, basata solo su urla ed accuse e non su programmi e proposte.
Venendo allo specifico della nostra Regione la vittoria del centrosinistra è di proporzioni molto inferiori (11 punti in meno ) rispetto a 5 anni fa : il Pd in particolar modo perde consensi a favore dell Idv ed ora anche del Movimento 5 Stelle, che ottiene un risultato lusinghiero, segno di un elettorato che protesta, stanco di chiacchiere sterili e di una cronica assenza di proposte concrete.
Non si può non notare la sparizione dell'Udc dal consiglio regionale: ove l'Udc non si presenta in coalizione sparisce (Puglia esclusa).
Concludendo auspico che questi risultati portino ad un nuovo clima politico, meno avvelenato e più propositivo, che possa aiutare a risolvere la crisi che sta attanagliando l'economia italiana e mondiale".
-----
Giulio Fantuzzi, segretario provinciale del Pd:
"Un nuovo successo per la nostra città, un dato confortante che ci pone in testa alle province emiliano-romagnole. La conferma che il nostro partito, ed i nostri cinque candidati, hanno saputo dare nuove speranze all’elettorato del centro sinistra. Già primi nei voti raccolti per la coalizione regionale di Errani (circa 58%), siamo riusciti anche ad essere il partito provinciale con il consenso più alto (quasi 46%).
Certamente il dato più negativo rimane l’astensione, che segnala una preoccupante disaffezione alla politica la cui responsabilità primaria va addebitata alla campagna elettorale basata dal centro-destra sulla distrazione di massa, studiata per sviare l’attenzione dai problemi reali del paese.
E’ innegabile che continua, soprattutto a scapito del Pdl, la cavalcata della Lega Nord. Gli esponenti del popolo della libertà si sono visti cannibalizzare punti percentuali dai cugini del Carroccio. La nostra principale battaglia dovrà diventare, come già detto, lo smascheramento della grande bugia leghista, federalista nei festivi e romana nei feriali.
L’unica vera sorpresa è la forte affermazione del movimento dei grillini, capaci di sottrarre voti alla politica tradizionale e di attrarre particolare simpatia tra i giovani. Dovremo essere in grado di riparare a questo voto di protesta, coniugando maggiormente la nostra tradizionale capacità di Governo con uno spirito maggiormente innovatore.
Ringraziamo tutti i candidati, i volontari e i simpatizzanti, per il lavoro svolto e le energie spese. Abbiamo saputo dimostrare di non essere secondi a nessuno nel radicamento sul territorio, dando prova di essere tra la gente, con la gente e per la gente. Un ringraziamento speciale, ovviamente, anche ai nostri elettori per la loro fiducia".
-----
Fabio Filippi, consigliere regionale confermato nella fila del Pdl:
+4 -4!! Il centrodestra vince e governa anche in Piemonte, Lazio, Campania e Calabria, che si aggiungono a Lombardia, Veneto e alle altre regioni a statuto speciale.
48milioni di italiani sono amministrati da governi regionali di centrodestra, 18milioni dalla sinistra che sperava nell’effetto “francese”; l’effetto c’è stato ma ha riguardato la stessa sinistra.
E’ ora che qualcuno capisca che quando in Italia si fa un referendum su Berlusconi il risultato è scontato.
Nella nostra regione l’esito è per noi soddisfacente, Errani che ha perso 10 punti in percentuale si dichiara soddisfatto. Contento lui, contenti tutti.
La politica fallimentare dell’Udc ha fatto sì che questo partito sia stato doppiato persino dai grillini. A Reggio il Pdl si conferma il secondo partito e il nostro alleato leghista ha avuto un’affermazione più che positiva, questo è per noi motivo di ulteriore soddisfazione.
Sono poi estremamente soddisfatto del risultato personale, 2.200 preferenze in più rispetto al 2005. Mentre diminuisce il numero dei votanti, per Filippi aumentano le preferenze. Ho vinto in 30 comuni della provincia (alcuni con percentuali bulgare), compreso il comune capoluogo (primo con 2.540 voti di preferenza).
Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i candidati del Pdl per il loro impegno. Ho fatto la campagna elettorale, coadiuvato da un’ottima squadra, con mezzi relativamente modesti.
Sono consapevole di essere coerente con il mio slogan elettorale “io sto con la gente”. Ho scarpinato tra i mercati, nel porta a porta, casa per casa, con la gente e tra la gente. E la gente, che ringrazio, mi ha abbondantemente premiato con 8.648 voti di preferenza personali.
-----
Margherita Salvioli Mariani, segretario della Cisl di Reggio Emilia:
I migliori auguri di buon lavoro a Beppe Pagani, neo eletto Consigliere Regionale con la più alta percentuale di preferenze in provincia. L’elettorato l’ha premiato per la coerenza dimostrata in tanti anni di rappresentanza sociale nel difendere, anche in campagna elettorale, l’autonomia e la pluralità del mondo sindacale, e ha riconosciuto il suo impegno per il mondo del lavoro con una visione caratterizzata dalla centralità della persona.
La Cisl nella sua autonomia chiede con forza al Presidente Errani e a tutti i consiglieri eletti di porre al centro della loro azione due questioni fondamentali:
1) il tema del lavoro, che è drammatico anche nella nostra Regione. Chiediamo di operare con urgenza per dare risposte concrete ai giovani, ai precari ed alle donne, che sono i più colpiti dalla crisi.
2) il tema della coesione sociale, con il rilancio dei servizi come risposta collettiva ai bisogni, affinché nessuno si senta solo di fronte ai drammi che vivono le famiglie (casa, lavoro, scuola, non autosufficienza).
Chiediamo alle forze politiche di passare dallo scontro e dagli insulti all’assunzione di scelte mirate al bene comune. La politica deve salvaguardare la coesione nazionale e la difesa dei valori della costituzione, così come ci ricorda in continuazione il nostro Presidente Napolitano.
Su questi temi la Cisl non farà sconti a nessuno.
* * *
Correlati:
- Il voto regionale (1 aprile 2010)
Situazione allarmante: la politica siamo anche noi
La situazione che si presenta dopo queste elezioni è surreale. Da un lato, gli sconfitti del Pd non ammettono, dati alla mano, il drastico calo di consensi a tutti i livelli. Se volessero essere diversi dal centrodestra non dovrebbero soggiogarsi al teatrino televisivo senza contenuti e senza valori. E, prima di tutto, avere l’umiltà di rinnovarsi e cedere la poltrona, semplicemente dimettendosi in nome del “bene comune” che dovrebbe essere sempre perseguito da tutti.
D’altro canto il centrodestra aumenta i consensi nonostante tutte le vergogne del governo e dei suoi componenti. Sarebbe opportuno eliminare il relativismo politico, smettendo una volta per tutte di sostenere che “tanto l’altro è peggio”.
Scegliere di votare Lega nord, un partito che sventola l’odio razziale come propria bandiera, è profondamente allarmante e privo di ogni speranza verso il raggiungimento di un “bene universale”, di valori positivi e condivisibili. Stessa incondivisibilità (per altri motivi) per il Pdl e il Pd.
Molti giovani, come me, si ritrovano a dover scegliere se non votare o votare non partiti (movimento 5 stelle, ad esempio) in quanto esterefatti dalle logiche politiche e dagli stessi personaggi (talvolta discutibili) che si propongono da decenni.
Ritengo necessario consapevolizzarsi che la politica la determiniamo noi, non additare le responsabilità solo a livelli alti, ma essere consci che le nostre decisioni personali sono fondamentali(dalla nostre scelte alimentari ai nostri acquisti…).
(Giovanni Costi)
Ha vinto l’astensionismo!
Secondo me ha vinto l’astensionismo! Chiedo agli storici se ci troviamo di fronte ad un record dell’astensionismo e avrei piacere che comunicassero anche la percentuale delle schede annullate o non valide. Grazie.
(Elio Bellocchi)
Rettifica…
Rettifico la mia affermazione riguardante l’Udc: non sparisce dal Consiglio regionale ma elegge un consigliere a Bologna. Una domanda: sul sito del ministero degli interni vedo 4 eletti per Reggio Emilia: ma non eleggeva 5 consiglieri il nostro collegio reggiano?
(Riccardo Bigoi)
Per Giulio Fantuzzi
La propaganda del Pdl sarà stata come dici tu basata sulla distrazione di massa ma non trovi che la propaganda del Pd sia stata alquanto RIDICOLA?… Che proposte hanno?… Sono due anni che non fanno altro che puntare sulla distruzione della persona di Berlusconi senza proporre nulla di nuovo. Ci sono montanari eletti in Senato, in Regione e in Provincia (presidente compresa) e cosa fanno per noi?… SE NE FREGANO, TANTO LO STIPENDIO LO HANNO GARANTITO!!!… E’ UNO SCANDALO!!!!!!!!!!!
(Fabio Bizzarri)
Vergognoso?
Non smetterò mai di stupirmi. Come ho sempre pensato, c’è un limite all’ignoranza. E qui in Italia questo limite tende a più infinito (chi gesticola con la matematica, mi avrà già capito). Gli italiani hanno ignorato le elezioni, hanno completamente ignorato i programmi (soprattutto in Piemonte) e hanno votato per pura tendenza. In Piemonte Beppe Grillo ha preso 80k voti. Ma da chi? Ssicuramente da persone che giustamente si sono stufate di un’opposizione inesistente come quella che ci ritroviamo, ma la maggior parte da chi Idv forse non l’ha neanche segnato in nota come coalizione del centrosinistra. La Bresso ha perso per 10k voti. Ha vinto il cristianissimo leghista (un ossimoro, sì, lo so) Cota che rivoluzionerà la scuola piemontese rendendola più cristiana possibile. Cota che insisterà nella Tav, con i suoi relativi costi. Ha vinto anche la sindacalista Polverini, la quale grazie alle ultime uscite della Chiesa ha dato una leggera spallata alla radicale Bonino. Speriamo si impegni di più di quanto ha fatto per Alitalia quando appoggiava pienamente Berlusconi, ricordate no? “Ho pronta una squadra di 11 imprenditori italiani disposti a prendersela, la compagnia rimarrà italiana!”. Evidentemente parlava di altro, dato che Alitalia ha fatto la fine che ha fatto. A queste persone non farei neanche pulire le scale di casa; immaginatevi governare una regione. La mafia al sud ha subito un’inversione di tendenza. De Luca è stato sgobbato dai suoi e in Calabria la ‘ndrangheta non si è lamentata più di tanto. Qui ho citato molte volte la parola “vittoria” ma di vittorioso c’è poco. La sinistra (eh?) mantiene il vantaggio del quale nessuno se ne fa niente. Ciò che preoccupa è la Lega, la quale fra qualche anno saluterà i propri “amici” del Pdl in nome di che cosa? Questo sarà la storia a dircelo, ma ho paura nel ripetersi di un movimento non tanto diverso da quello pre-annunciato. Auguri comunque a tutti i vincitori. Con una popolazione così vi auguro veramente il meglio.
(Asmir Lalic)
Luca Malvolti
Signor Fantuzzi, lei giudica una vittoria un calo di 10 punti percentuali? Errani è un buon amministratore, ma se fossi del PD rifletterei su questa pesantissimo calo perché piano piano state perdendo pezzi di elettorato traditi dalla vostra presunta superiorità morale. Bersani ha detto che Grillo ha danneggiato la sinistra? Io non capisco perché usi queste parole (Bersani è una persona fantastica che ha delle qualità straordinarie) dato che Grillo ha fatto un ottimo lavoro nelle 5 regioni dove era candidato e se in Piemonte la Bresso non è stata rieletta ci sarà un motivo, no? La Lega in Emilia incomincia a spaventare, è in continuo aumento perché usa le stesse strategie che usava il partito comunista 60 anni fa, cioè è tra la gente, fa il porta a porta e piace.
Cari amici del PD, il vostro è un risultato scontato perché vincere qua non è difficile, anzi… Un ottimo risultato l’hanno ottenuto i candidati in Toscana, Marche, Umbria e Basilicata dove si sono riconfermati con ampio successo.
Rifletteteci, qui le cose stanno cambiando.
(Luca Malvolti)
Bravo Giovanni!!
Molto bello e, secondo me, azzeccato il commento di Giovanni. Per quanto riguarda il non voto, personalmente sono sempre dell’avviso che bisogna sempre e comunque votare, anche quando il quadro è desolante come questo… Anzi, “la casta” sotto sotto è pure contenta se non vanno in tanti…
(Domenico Dolci)
Per Fantuzzi e per Filippi
Carissimo Fantuzzi, da iscritto al Pd le posso assicurare che mai come questa volta mi sono soffermato tanto tempo nella cabina elettorale, ho guardato quella scheda più volte e non sapevo dove porre la CROCE; non che la mia fede “di sinistra” VACILLI, ma vacilla molto la fiducia nei componenti del MIO partito. Alla memoria mi è venuta la sua presenza alla commemorazione di CRAXI, Del Bono, Marrazzo, ecc. ecc. Sempre più spesso mi chiedo come sia possibile che questo partito che prende SCHIAFFI a destra da un burattino di 75 anni sia sempre GOVERNATO dai soliti, non un cambiamento, sembrate tutti messi dentro un frullatore che quando si ferma a caso VI fa sedere nelle poltrone!!! Quello lì e questo la! Ma mi chiedo quando capirete che è ora di andare a CASA, che la vostra presenza sta facendo morire la sinistra, partito DELLA MORALE e del BUON governo, scalzato dal BURATTINAIO e dalla LEGA. Mi passi lo sfogo, ma se questa è la strada che Voi vorrete perseguire, tra 5 anni vi aspetta il sorpasso anche nell’EMILIA rossa.
Per Filippi, un plauso alla tua ricandicatura, ma attenzione sei un osservato speciale dei MONTANARI; dovrai in questi 5 anni far capire se la tua è FEDE POLITICA per il territorio o se è solo per il lauto stipendio, per la montagna nei 5 anni passati meriti un 6-, rimandato a settembre.
Altra cosa per concludere. Non capisco come si fa a gioire quando avete perso 2500000 (duemilioni e mezzo) di voti rispetto alle europee. IL partito maggiore in Italia è L’ASTENSIONISMO, vorrà pur dire qualcosa!!!!!!!! Forse sì, è ora che andiate tutti a casa, la gente non crede in voi, forse che sia grazie anche alla legge elettorale che permette al BURATTINAIO di mettere in lista chi vuole…
Grazie come sempre.
(Roberto Malvolti)
e ora?
e ora che le elezioni ci sono state qualcuno ha vinto e qualcuno ha perso cosa succederà? si spegneranno i riflettori elettorali sulla nostra montagna o manterranno le promesse Errani che ha vinto in primis? direi che spariranno con la saccoccia (elettorale) e per 3 anni lo riprenderemo….
(cristian)
Meditate, gente, meditate…
Il quadro mi sembra abbastanza chiaro: la destra, pur con molti difetti, acquisisce consensi sulla scorta di risposte concrete alla popolazione (penso in particolare alla Campania con la risoluzione del problema rifiuti). La sinistra affonda perchè non è in grado di formulare proposte, sa solo fare una campagna denigratoria nei confronti di Berlusconi. Questa è l’unica cosa che si sente uscire dalla bocca dei suoi esponenti e a quanto pare anche dei suoi sempre meno elettori (ne è conferma il commento del sig. Malvolti che lo definisce a più riprese burattino). L’Udc ha perso ogni credibilità, schierandosi a destra e a manca a seconda di come tira il vento, o forse di come girano i soldi. Aumentano i voti di protesta ma soprattutto l’astensionismo, figlio di un disinteresse diffuso nei confronti dei modelli che ci vengono proposti (vedi Marrazzo, Del Bono e compagnia). Sono parzialmente d’accordo con Giovanni, anche se purtroppo sono meno fiducioso sul fatto che la politica viene determinata da noi. Ormai è diventato solo un gioco di potere (e lo vediamo anche nel nostro piccolo) e non più un servizio alla comunità.
(Gianni)
Astensionismo e scusate se è poco
Sono giunto a una conclusione che vorrei condividere. Bisogna anzitutto pensare alla propria comunità. Fare tacere chi sbraita, chi offende il Bene. Votare il sindaco. Agire nel sociale. Difendere il debole. Io mi sento l’anima in pace se non me ne frega niente di regionali e statali. Da noi gli omini verdi hanno perso… Io ho votato Attolini che stimo e sono così contento. Personalmente non credo nei grandi numeri. Anzi, penso che le opinioni forti derivino dalla volontà di cambiare il mondo, ma non si cambia niente. Non vedo persone concrete che sbraitano al Turco o all’Utopia. Solo piccole teste calde. Se sto sbagliando mi corriggerete.
(mn)
Per Gianni
Mi scusi, Sig. Gianni, le chiederei cortesemente di leggere meglio, io non mi permetterei mai di chiamare mister B. burattino; io l’ho definito burattinaio, cioè colui che tira I FILI!!! Le chiedo, Gianni, se Lei si dimentica di pagare le tasse, prima o poi le paga con l’aggiunta di una MULTA oppure può farsi una legge per spostare i termini? Mi perdoni, da uomo di sinistra definisco un grande POLITICO Fini, ma non definisco tale colui che sfugge alla legge e poi va da Vespa alla presentazione di “Donne di cuori”; e qui mi fermo.
Dal canto mio, mio padre mi ha isegnato che UNO è INNOCENTE quando lo è ma essere innocente per PRESCRIZIONE o per decadenza dei termini non è essere innocente!!! Le leggi per pochi sono la DITTATTURA e non il bene del POPOLO. Non voglio convincerla, ma essere gli zimbelli del mondo dovrebbe far riflettere anche Lei!!! Concludo dicendo che sono fortemente convinto che i VERTICI del Pd sia locali che NAZIONALI dovrebbero mettersi da parte per ASSODATA incapacità dimostrata.
La saluto cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Considerazioni oggettive sulle Regionali 2010
I risultati delle elezioni regionali 2010 fotografano una realtà sicuramente molto differente da quella delle precedenti, relative al 2005. In quest’ ultime infatti il centrosinistra si aggiudicava ben 11 regioni, il centrodestra solamente 2.Oggi, di fronte ai risultati regionali 2010, è evidente l’ avanzata del centrodestra che 5 anni dopo conquista 4 regioni in più, a scapito dell’opposizione.Molti notiziari televisivi hanno giustamente rilevato questo importante recupero del governo Berlusconi. L’analisi politologica dei risultati non è andata oltre, salvo osservare una crescita dell’astensionismo del 13% rispetto alle regionali 2005 e del 6% circa rispetto alle europee 2009.E’ stato utile rilevare solo questo? Da cinque anni a questa parte molto è mutato nel panorama politico italiano, chiaro è che è legittimo e doveroso confrontare i risultati tra le regionali del 2010 e quelle del 2005, si tratta naturalmente di una necessaria valutazione sull’andamento dei singoli governi delle regioni.Tuttavia prima di queste elezioni si è parlato molto di “referendum sul governo in carica”.Ora, la coalizione Pdl-Lega guida il paese dal 2008, la valutazione sul “governo in carica” avrebbe perciò avuto un senso con un confronto a partire da tale data. Nel 2005 era invece ancora in carica il precedente governo Berlusconi, che avrebbe perso successivamente le elezioni del 2006, per poi tornare a conquistare un nuovo mandato nel 2008, dopo il crollo del governo Prodi.Il panorama “regionali 2005″ era perciò totalmente diverso: dal confronto 2010-2005 possiamo estrapolare solamente una valutazione -per quanto ponderata- sul governo regionale, ma si tratta di una forzatura cercarvi una effettiva valutazione sul governo in carica (anche considerando l’enorme astensionismo).Il dato in realtà più impressionante e rilevante, confrontando i risultati elettorali di queste elezioni con le europee dello scorso anno, è: la perdita del 9% da parte del Pdl, la relativa stabilità di Pd e Idv, l’importante crescita della Lega Nord, infine la comparsa sulla scena politica del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo che, candidandosi in sole 5 regioni sulle 13 in questione, ha ottenuto ben l’1,77 % su base nazionale.Guardando invece al confronto con le politiche del 2008, vediamo un Pd al 33% circa, che ci fa osservare una perdita di voti del 7% rispetto alle successive elezioni 2009 e 2010; vediamo una Lega più debole del 2%, una Idv con metà dei voti (“percentualmente” parlando) rispetto agli attuali; l’Udc ha invece, nel corso delle tre elezioni in questione, un andamento altalenante.Bisogna comunque osservare che nelle politiche 2008 molto ha contato anche il così detto “voto utile” che probabilmente ha spostato parte dei voti dell’Udc verso il Pdl (che infatti ha poi recuperato un 2% nelle europee); per la stessa ragione è spiegabile anche il 7% in più del Pd derivante probabilmente da un voto utile dell’ elettorato di partiti più a sinistra.Complessivamente il Pd è perciò rimasto in una posizione stabile, il Pdl ha in realtà perso molto dal 2009 al 2010, ed i reali beneficiari di queste elezioni sono state la Lega, il Movimento a 5 stelle e l’astensionismo.Probabilmente il Pdl ha pagato il suo evidente allontanamento dalle problematiche economico-sociali del paese (a favore di altri temi in agenda, quali giustizia ecc..), in un momento davvero difficile a livello di economia reale. Il Pd è rimasto fondamentalmente stabile e ha mantenuto un suo elettorato senza ottenere niente in più.Chi ha veramente vinto queste elezioni? Non certo il Pd quindi, nè il Pdl: un fallimento evidente del bipolarismo.La crescita della Lega Nord e del Movimento a 5 stelle testimonia invece una esigenza diversa respirabile nel Paese, un bisogno di politica che parli con le persone, che non si chiuda nei palazzi del potere, che cammini per strada radicandosi e crescendo nel cuore pulsante della società civile.
Questi due partiti -naturalmente- sono nettamente diversi in termini di idee ed ideali, ma entrambi sono riusciti ad intercettare nuove tendenze e nuove aspirazioni: la Lega sostiene il suo “popolo”, lo nutre con proclami e propaganda di buon governo a livello territoriale e convince anche nelle regioni tradizionalmente rosse intercettando il voto di molti operai (guardando anche alla progressiva perdita di voti dei partiti di estrema sinistra), optando da sempre per risposte semplici e fin troppo dirette -ma elettoralmente efficaci- a problematiche sociali di vario genere. Il Movimento a 5 stelle nasce invece dalla demonizzata “antipolitica” di Grillo, un’antipolitica che dall’inizio ha cominciato a parlare alle piazze e nei new media, ad urlare la sua rabbia e frustrazione, e che con l’ 1,77% in sole 5 regioni ha avuto un suo legittimo e inaspettato successo.Successo che ha tolto probabilmente spazio e voti ad un partito altrettanto “arrabbiato” e “mordace” quale l’Idv di Di Pietro: ciò spiegherebbe la sua leggerissima flessione rispetto alle europee 2009 (dal 7,99 al 7,27).Infine, chi è stato danneggiato dall’astensionismo? Probabilmente più il centrodestra (Lega esclusa): se guardiamo alle europee 2009 vediamo infatti che chi ha perso più voti sono Udc e Pdl, gli altri hanno tutti mantenuto una posizione stabile e un loro elettorato costante (alcuni accrescendolo). L’asse Udc-Pdl che perde voti di fronte ad uno sfrenato astensionismo testimonia una confusione sempre maggiore e una sfiducia di fondo da parte di un elettorato non ancora conquistato dal Pdl e che sta fondamentalmente tra centro e centrodestra. Non così convinto dal governo in carica per recarsi alle urne confermandogli la fiducia, nè dall’opposizione dell’Udc piuttosto assente e vacua nell’ultimo anno.Ma allora, alla fine chi ha vinto? Non la politica tradizionale, nè gli “old” media broadcasting. Ha vinto la comunicazione a due, quella diretta, quella di strada, quella dei new media e dei blog. Piaccia o non piaccia, ha vinto la realtà.
Alessandro Pignedoli
Vincitori
Leggendo vari commenti, sia su questo sito che in generale, si può evincere che tutti si considerano vincitori, oppure meno perdenti di altri… Complimenti per l’autostima! L’unica considerazione che mi sento di fare è che ormai la maggioranza della gente, me compresa, non riesce più ad identificarsi in un partito, ci sentiamo presi in giro sia da destra che da sinistra; l’unica cosa che interessa ai nostri politici è tenersi bene incollata la sedia e non certo il bene del nostro paese… Da qui parte l’astensionismo e il poco interesse dei cittadini, tanto in tutti i modi non è mai cambiato e non cambierà mai nulla chiunque sia il vincitore…
(Silvana Aguzzoli)