Home Cronaca Cala il sipario di TeatroLab, ricca di eventi l’ultima giornata

Cala il sipario di TeatroLab, ricca di eventi l’ultima giornata

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Mattinata brillante per il liceo D'Arzo. "Il Sogno di noi topastri" chiude in allegria con ritmo e divertimento la rassegna per le scuole. Passa il testimone al Merulo che conclude la serata con gli allievi di canto moderno diretti da Orianna Riccò.

Ma nel frattempo la giornata si srotola con ancora tanti eventi dentro agli eventi.

Le vetrine del paese si sono vestite per due settimane con in colori del Festival, verde e grigio. Ogni negoziante ha partecipato con la propria interpretazione del tema Sogni (Im)perfetti.

E' tempo di bilancio anche per gli studenti dell'Istituto Motti, classe 5B, che hanno partecipato come stagisti professionali creando un team di accoglienza e di assistenza in sala. Hanno lavorato per dieci giorni, instancabilmente, sempre presenti impeccabili facendo anche dodici ore consecutive.

Il Festival quest'anno era costruito in modo simile a scatole cinesi e i progetti si molteplicavano dentro ai progetti.

Così non solo gli studenti del Motti Alberghiero si sono cimentati in sala come progetto di terza area, ma hanno anche recitato nello spettacolo internazionale "Il Mago di Oz".

Come bambole russe, ogni impegno ne implicava un altro e poi un altro ancora. Sono gli stessi ragazzi che hanno ospitato gli studenti di Francia e Olanda. Il coinvolgimento pertanto è stato professionale, artistico, culturale e umano. Un ingranaggio enorme, una macchina potente, con ricaduta a cascata su numerose realtà.

Nel pomeriggio alla riunione finale con Daniele Franci, regista e responsabile di progetto c'era commozione, gratitudine. I ragazzi sono stati invitati a esprimere dubbi, a far domande sulla organizzazione dell'evento, della gestione, delle scelte registiche. Bel dibattito, sentito, partecipato.

Alla domanda "Cos'è per te il teatro ora dopo questa esperienza?", un coro di voci commosse: "Io lo rifarei subito. E' stata un'esperienza stupenda,soprattutto per il fatto di vivere dalla mattina alla sera insieme, e condividere momenti belli, brutti, di divertimento e di lavoro, di risate e anche di pianto (molto anche quello)dato che è l'ultimo anno che ci vediamo...o meglio che abbiamo la possibilità di vederci così spesso...perché dopo, si sa, per quanto siamo una classe unita, ognuno prende la sua strada e si finisce per perdere i contatti con la maggior parte dei compagni di classe... " dice Alessandro Tagliavini.
"Nonostante la stanchezza ricomincerei domattina", si unisce Jason Pizzarelli.

Cosa ti ha lasciato il Festival? "A me ha fatto crescere, adesso siamo ancora più uniti di prima", Alessia Torri.

"Io non ho mai dormito", Patrick; "io mi sono emozionato con gli applausi, l'internazionale è stato un'emozione enorme", Cerego.

"Abbiamo visto che ce la possiamo fare", Maria.

Lo spettacolo sarà riproposto a Bordeaux, al Festival dei Licei, dal 3 al 10 Maggio. Sarà un'ulteriore opportunità, in questo caleidoscopio infinito di esperienze.

Tra loro c'è grande affiatamento, collaborazione, gioco di squadra, eleganza e bei modi nel ricevere, sempre sorridenti, pieni di energia.

Soddisfatto Daniele Franci, orgoglioso: "Ragazzi avete l'esame di maturità. Non tornate a scuola a fare i fenomeni, siate umili, studiate perché la cultura serve ad abituare il pensiero alla risoluzione dei problemi, anche pratici nella vita. Ricordatevi che rappresentate il Festival anche fuori di qui, ricordatevi l'impegno, la concentrazione di cui avete dato prova. Siate fieri di voi, io lo sono!".

Entusiasta anche Maria Grazia De Marco, responsabile senior dell'accoglienza: "Siete stati fantastici, il miglior staff, umanamente parlando ,che io abbia mai avuto".

Positivo anche il bilancio per la scelta dello staff junior: "Sono stati sempre propositivi, hanno fatto i salti mortali per conciliare scuola e Festival. Apposta abbiamo scelto ragazzi che studiano qui ma anche Irene Ferri che studia a Reggio: un obiettivo era quello di azzerare le distanze montagna città, la contrapposizione crea separazione, non c'è su/montagna, giù/città, c'è soltanto l'intento di incontrarci, dove non importa. E le idee si sono incontrate, sono nate e proliferate insieme, moltiplicandosi. TeatroLab è stato coinvolgimento di tutte le realtà territoriali, anche quelle meno visibili. Lab Urbano è stato il gioco per fare conoscere le strade del paese agli studenti da fuori, proposto in collaborazione con Eleonora Grasselli e Valerio Conchet di "Fraises de Bois", partner del Festival. In atto anche un concorso fotografico, la miglior foto del Festival verrà premiata, assieme al miglior spettacolo che riceverà il premio Sonaglio d'Argento, il 17 aprile; in quella data sarà previsto anche un forum aperto a tutta la popolazione dove si potrà dibattere sul valore del Festival in questa realtà".

E i "Labbini", i mini direttori, cosa ne pensano?
"Bello, bellissimo, indimenticabile, grazie a Etoile", dice Elia Tapognani. "Per aver pensato a noi giovani e per creare continue opportunità".

Continuano i giovani direttori: "Speriamo davvero che tutto questo venga visto come risorsa fertile. Noi ci abbiamo messo l'anima, in questi giorni abbiamo studiato in corriera, portandoci dietro i vestiti in cartella, condividendo le idee per sms, sostenendoci tutti a vicenda. Siamo un gruppo bellissimo, si sono create amicizie profonde, scambio, condivisione, ci siamo incontrati nell'arte, negli abbracci, nelle risate, cercando di essere propositivi, creativi, cercando soluzioni sempre nuove. Speriamo che tutto questo venga visto, riconosciuto e considerato un'opportunità importante, abbiamo imparato tantissime cose. Quando stasera si è chiuso il sipario ci siamo abbracciati, molti di noi in lacrime. E' stata un'esperienza forte. Sul palco, a luci spente, è salita Mirca Gabrini, ci ha fatto i complimenti, a ognuno di noi, per tutto il lavoro svolto. Lei ci ha visti. Speriamo che questo Festival sia stato apprezzato e valorizzato anche da chi non c'era".

Grazie Etoile, per tutto quello che generosamente avete dato a questi giovani, al paese, al pubblico. Avete creato emozioni, connessioni, movimento, vivacità culturale. Sicilia, Calabria, Toscana, Cuneo, Trieste, e tutte le scolaresche che si sono mosse e hanno fatto tanta strada per partecipare. Più di 4000 presenze. Questo dato non può essere ignorato. In epoca di tagli e di recessione, tutto ciò non deve scomparire ma deve essere sostenuto, difeso, apprezzato e lodato.

Arrivederci, a presto.

2 COMMENTS

  1. LABirinto di sogni
    Abbiamo sognato davvero un po’ tutti. Il paese si è acceso, riscaldato dal calore di queste migliaia di giovani provenienti dal posto, da tutta Italia e pure da Francia e Olanda. E questi sogni imperfetti sono riusciti ad accumunare pensieri, culture e tradizioni differenti, nell’unica passione del Teatro. Una condivisone concreta, uno scambio avvolgente: percepibili ed immediati
    entrando a teatro. Queste sono le iniziative su cui occorre investire, energie e tempo, oltre al denaro.
    Grazie all’impeccabile staff di accoglienza, all’interminabile resistenza e creatività della direzione Junior, al Teatro Bismantova, alle scuole, ad Etoile e a tutti coloro che, in qualunque modo, abbiano partecipato.
    Grazie a questo festival abbiamo costruito imperfettamente un LABirinto di sogni, nuovo, internazionale ed ambizioso, da veri uomini. Ora il sipario è calato, ma il pubblico è già in attesa del secondo atto.

    (Giulia Bedini)

  2. Un’iniziativa da premiare!
    Grazie, grazie di cuore, come genitore e come spettatore. Un’iniziativa che ogni anno si rinnova, importante per i ragazzi e per tutto il paese. Era bellissimo nei giorni del festival arrivare in centro a Castelnovo e vedere tutto quel movimento di ragazzi; mai come in queste giornate il paese è VIVO e proprio di sentirci vivi abbiamo bisogno! Complimenti a tutto lo staff di Etoile, Senior & Junior, e arrivederci al prossimo anno.

    (Monica Belli)