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“Ma dov’è l’attenzione della Lega nord per la montagna reggiana? Il ministro Calderoli non ha nemmeno 5 minuti per parlare con i sindaci”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Abbiamo letto con attenzione e curiosità la missiva pre-elettorale che Romano Albertini, consigliere provinciale della Lega Nord e candidato alle prossime elezioni regionali, ha scritto a tutti gli abitanti del Comune di Carpineti. Albertini conclude ricordando “alla sinistra che non dare mai l’opportunità ad un montanaro di rappresentare il proprio territorio, avendo 5 candidati a Reggio per le elezioni regionali, questo sì denota un certo menefreghismo verso la montagna e i montanari stessi”.

Prendiamo spunto da queste parole per alcune considerazioni, premettendo prima di tutto che i 5 candidati del Pd alle regionali rappresentano anche la montagna. È davvero surreale vedere oggi Albertini ergersi a paladino della montagna; lo stesso Albertini che non molto tempo fa è stato il primo a congratularsi con il ministro leghista Calderoli per aver tentato di cancellare buona parte dei comuni montani del nostro Appennino. Ci riferiamo alla riforma degli enti locali contenuta nella Finanziaria 2010, e ora fortunatamente ferma per dubbi di costituzionalità, che prevedeva nuovi criteri, quasi esclusivamente altimetrici, per considerare un comune come “montano”. Una legge che trascurava completamente gli Appennini, non valutava minimamente i territori e le loro esigenze e nel reggiano avrebbe tolto la qualifica a 8 Comuni degli attuali 13, fra cui Carpineti, con pesanti conseguenze a livello di risorse e servizi. E a oggi, comunque, il 70% dei fondi per la montagna rimangono bloccati.

Albertini è stato il primo a congratularsi con il ministro per questa proposta e ora si propone come il rappresentante della montagna? Davvero surreale, ripetiamo. Ma d’altra parte non abbiamo dimenticato l’attenzione che il centro-destra ha dimostrato alla montagna nella scorsa legislatura in Provincia e in Comunità montana, quando gli esponenti del centrodestra hanno votato contro all’ordine del giorno che si esprimeva a favore del secondo anno di cassa integrazione straordinaria per i quasi 120 dipendenti della ceramica Dual di Carpineti, in procinto di cessare l’attività. Un momento di crisi fortissima per l’intero territorio montano, e il centro-destra non trovò di meglio che opporsi a un ordine del giorno in cui si richiedeva uno strumento di supporto per un anno in più per quasi 120 famiglie.

D’altronde, il Pd la montagna la vive, la difende e vi opera quotidianamente. La Lega Nord, invece, pare ignorarla. Oggi pomeriggio il ministro Roberto Calderoli sarà a Viano per visitare un’importante azienda del paese, e alcuni sindaci avevano chiesto la possibilità di incontrarlo per 5 minuti, per discutere dei problemi della montagna. Il ministro ha fatto sapere di non avere tempo.
Questa è l’attenzione che i più alti esponenti leghisti mostrano verso il nostro Appennino. Forse sulle Alpi avranno più fortuna.

(Silvana Telani, coordinatrice Circolo Pd Carpineti, e Alessandro Govi, coordinatore del Pd zona montana)

10 COMMENTS

  1. Calderoli non fa promesse elettorali
    Di questi tempi in cui la campagna elettorale è in pieno svolgimento sarebbe stato poco credibile se Calderoli avesse fatto delle promesse o avesse finto di ascoltare i sindaci. Egli è una persona schietta ha preferito quindi non far perdere tempo a nessuno. Le promesse elettorali si rivelano quasi sempre fallaci e credo che lui abbia preferito non farle. Sui problemi della montagna ci si deve tornare subito dopo le elezioni e insieme cercheremo di portarli avanti rappresentandoli in Provincia, in Regione, al Parlamento.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)

  2. Concordo ma direi 1 a 1
    Concordo con Silvana e con Alessandro, sul punto inerente alla “pubblicità” a spot della Lega, incoeerente con se stessa, promotore del federalismo fiscale e poi supporto per Silvio per la Banca del Sud, già esperienza fallimentare anni or sono, ma ora determinante a sentir loro per lo sviluppo del sud. Ma non posso che concordare con Albertini che non vi è un candidato della montagna ed, ancor peggio, il candidato Maioli è stato CASSATO con il veto dei soliti. Una cattiva dimostrazione di politica voluta dall’alto caduta sulle spalle dei cittadini della montagna. Ricordo a Govi che adesso ha 5 anni di tempo per esprimere alle prossime elezioni del 2017 un candidato “vincente” della montagna.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)


  3. Calderoli non ha trovato 5 minuti nemmeno per noi lavoratori di Electric 80, ha fatto praticamente scena muta; figuriamoci per i sindaci dell’Appennino. E’ uno scandalo essere governati da questi politici.

    (Commento firmato)


  4. Surreale davvero è invece che i rappresentanti di quella sinistra che amministra Regione, Provincia e pressochè tutti i comuni della montagna da decenni attribuisca la responsabilità dei proprii insuccessi all’opposizione.

    (Francesco Tondelli)

  5. La politica dovrebbe servire ad affermare la verita?
    Non è vero che all’interno della Comunità montana i consiglieri del centrodestra votarono contro la richiesta a favore del secondo anno di cassa integrazione alla Dual. E’ vero che ci fu una discussione in Consiglio comunitario tra chi, ed io tra questi, affermava che era necessario denunciare lo stato di crisi del sistema economico-produttivo locale, e all’interno di ciò dell’azienda DUAL, e chi, miope come sempre, intendeva negare ciò e stabilire che esisteva solo la crisi alla DUAL.
    A distanza di tempo spiace constatare che la crisi ha caratteristiche generali e qualcuno a firma del Pd locale montano denuncia fatti e eventi falsandone la veridicità. In ogni caso esistono documenti in Comunità montana protocollati che rappresentano ciò che le forze di opposizione hanno detto e fatto e sostenuto con argomentazioni forti e trasparenti. Probabilmente esiste anche la registrazione degli interventi fatti in consiglio. Ognuno li può leggere ed esaminare. AL Pd locale e montano credo debba essere rivolto l’invito a guardare in casa sua e chiedersi come mai non sarà possibile eleggere un montanaro vero in Consiglio regionale. Sono orgoglioso di avere in 5 anni sempre denunciato tutte le situazioni di crisi e di emergenza, ad iniziare da quella drammatica del lavoro che non c’è. Non intendo entrare nella polemica con la Lega perchè le differenze con il mio modo di pensare sono tante, quanto quelle che mi dividono dal Pd. Voglio sfuggire, anche se la tentazione è grande, alla logica del fare campagna elettorale sulle falsità e sul nulla. Sarà però mia cura fare qualche ragionamento politico e di comparazione dei dati delle ultime elezioni amministrative a Busana con la comparazione dell’esito dei dati delle prossime elezioni regionali. Forse una analisi attenta potrà svelare sorprese per tutti. Avrò modo di farmi risentire.

    (Marino Friggeri)

  6. A Bruno Tozzi
    Vorrei sapere se secondo lei è normale far passare una legge come quella sulla montagna fatta da Calderoli venire da noi e non aver tempo per parlarne, anche senza far promesse ma far capire alla gente che non è sbagliata, ma c’è del buono e che non sia un “nuovo porcellum” scritto dal ministro. Alla gente basta spiegare… se si hanno gli argomenti altrimenti si scappa senza parlare!!!!

    (Enrico Romagnani)

  7. Ascoltare e prendere inpegni… meglio rimandare
    “Non fare oggi quello che potresti fare domani”: parole sante. Ha fatto proprio bene Calderoli a non ascoltare i sindaci, basta con le solite lamentazioni che mettono di cattivo umore. Prendere impegni e dare spiegazioni poi è noioso, poco prudente, inutile e affaticante. BISOGNA AVERE FIDUCIA! “Dare soldino vedere cammello”, ovvero prima i voti poi le promesse, da galantuomini!

    (Commento firmato)

  8. Gli impegni elettorali sempre poco credibili
    E`mia opinione che gli impegni elettorali siano sempre poco credibili perchè tendenti ad avere o strappare voti. Preferisco che un politico visiti un paese, ascolti gli amministratori, prenda seri impegni, quando i tempi non sono sospetti. Non sono il difensore d’ufficio di nessuno, ma mi risulta che la Lega stia dando una svolta all’Italia del nord ed altrove proprio per la serietà con cui lavora. I consensi elettorali crescenti lo dimostrano.

    (Bruno Tozzi)


  9. Ho letto il commento del signor Bruno Tozzi e mi è venuto un qualche dubbio. Quale è infatti la svolta che la Lega starebbe dando al nord? La realtà purtroppo ci parla di un paese in crisi: al nord est succede quello che i tg non dicono, cioè aziende che chiudono e lavoratori lasciati a casa. Cosa ha fatto la Lega per queste persone? Piuttosto che impegnarsi nell’aumento degli ammortizzatori sociali fondamentali in tempi di crisi, ha sostenuto il governo che ha destinato fondi per lo stretto di Messina e ai comuni indebitati come quello di Catania, tagliando risorse proprio agli enti locali; tra l’altro i comuni virtuosi sono ancora più penalizzati con il patto di stabilità perchè non possono nemmeno investire. Inoltre il paventato taglio alle comunità montane, sbandierato come una grande riforma, porterebbe enormi difficoltà proprio a molti comuni del nord. Mi fermo ma ci sarebbe molto altro ancora da scrivere.
    Dove è dunque questa riscossa del nord?

    (Simone Ruffini)