Ora Vasco abbraccia due figli in cielo

VETTO (8 marzo 2010) - Nel pomeriggio di doemica 7 marzo si sono svolti i funerali di Vasco Giansoldati, e l’insistente fioccar della neve non ha scoraggiato i tanti che hanno voluto portargli l’ultimo saluto, assistendo alla S. Messa nella chiesa parrocchiale di Vetto, officiata da don Giancarlo Denti, per accompagnarlo di lì al cimitero locale.

Anche questo è un segno dell’ampia stima che Vasco riscuoteva tra i compaesani, e RedAcon, nel dar notizia del suo decesso, lo ha ritratto come persona mite, di estrema educazione e bravura nella sua attività.

Chi lo ha conosciuto porterà il ricordo del suo sguardo franco e solare, che non gli era venuto meno neppure quando la salute cominciò a vacillare, e passando per Sole di Vetto continuerà a immaginarselo seduto sulla soglia di casa, lungo la via provinciale, come capitava di vederlo nelle giornate d’estate, sul far della sera, talvolta in amabile conversazione con gli avventori dell’attiguo negozio di generi alimentari e tabacchi, gestito dalla famiglia; la suocera Zelinda, spirata centenaria due anni fa, lo aveva condotto per oltre mezzo secolo.

Ma non erano soltanto i clienti del negozio a fermarsi per scambiare quattro chiacchiere in amicizia, perché lì si veniva sempre accolti con calore e simpatia, e vi si respirava il senso di una famiglia molto unita, che in passato aveva superato prove difficili e dolorose come la perdita di un figlio sedicenne e di una femminuccia spirata a pochi giorni di età.

Ultimamente capitava di vedervi sempre più spesso anche la sorella Vanna, che gli è stata particolarmente vicino negli anni della malattia.

Ora che anche Vasco riposa nel cimitero di Vetto, accanto ai due figli scomparsi e che avrà riabbracciato in Cielo, la casa del Sole è diventata un po’ più vuota, ma a custodirne la memoria restano la moglie Elda, il figlio Danilo con la consorte Tiziana, e gli amati nipoti Matteo e Giulia.