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“Decreto ‘salva liste’: è di una gravità enorme”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Trovo questo ennesimo fatto del decreto “salva liste” di una gravità enorme. Grave perché sancisce definitivamente (se ancora ce ne fosse bisogno) la logica di questa maggioranza di centrodestra, ovvero “se ho un problema mi faccio un provvedimento ad hoc per risolvermelo”. Questo si chiama abuso di potere, manipolazione delle regole, scardinamento dei principi costituzionali, non c’è altro nome. Certo, questo del decreto, anche per l’arroganza inquietante con cui si è costruito, è il più eclatante perché va ad alterare il sistema elettorale, il punto più alto degli strumenti della democrazia.

Capisco il grande enigma che si è trovato di fronte il Presidente della Repubblica, come salvaguardare l’equilibrio, sottile, fra i “due beni” come lui li ha definiti: il rispetto delle norme e il diritto dei cittadini di scegliere con il voto. Capisco il suo alto senso di responsabilità, il suo ruolo, che lo spinge a tutelare i diritti di tanti. Ma cosa succederà “da qua in avanti” se tutto è piegabile, anche la regola prima del sistema democratico, anche le regole per partecipare alla partita elettorale, come faremo a dire ai nostri ragazzi, senza imbarazzo, che le “regole devono essere uguali per tutti”?

E’ come se aprissimo una nuova fase, un tempo in cui tutto è opinabile, in cui tutto può modificarsi sulla base della forza acquisita, delle minacce (vedi la Russa - non risponderemo delle nostre azioni) della furbizia. Proprio dentro questa stessa logica domani al Senato si aprirà la battaglia sul legittimo impedimento, la legge proposta dalla maggioranza che, se verrà approvata, permetterà al premier e ai ministri di “saltare” le udienze penali. E dopo continueremo a dire “la legge è uguale per tutti”? Mi auguro che tutto questo non venga demandato solo agli scontri parlamentari, non è sufficiente. Mi auguro che ci sia un sussulto delle coscienze che non si sprofondi nella delusione silenziosa.

Mi auguro che in tanti facciano sentire la loro voce, che siano anche in piazza sabato 13 marzo, anche se non sono del PD, anche se non sono di sinistra ma hanno a cuore il senso profondo del vivere democratico.

(Sen. Leana Pignedoli)

46 COMMENTS

  1. La stessa cosa è capitata a Reggio Emila
    La stessa cosa è capitata a Reggio Emila anni fa o te ne sei dimenticata? Non ti dico altro perchè non ne vale la pena visto che non replicano neanche i tuoi amici di partito…
    Ciao da un amico.

  2. Cara Leana
    Leggo la tua lettera, la rileggo e la condivido, ma cerca di capirmi o cerca di capire la mia perplessità che ti vado a scrivere. Sicuramente questo governo, o se preferisci “questo padrone”, non perde occasione per calpestare le regole, per creare leggi e leggine su misura, come si sul dire che “calzano come un GUANTO”, ma, permettimi, la colpa non è solo sua è anche di un’opposizione SFALDATA e fine a se stessa. Solo pochi cantano fuori dal coro, solo pochi fanno sentire la loro voce (vedi Di Pietro); gli altri canticchiano una litania stonata. La verità, Leana, che non vi è un LEADER, la nostra (di sinistra) piramide è costituita non dalla BASE ma dai soliti che decidono sulle spalle degli altri (VEDI LA CANDIDATURA DI MAIOLI GIULIANO, ha subito il veto dei SOLITI). Questo per farti capire che anche NOI abbiamo solo il nome di democratico. Tu sei persona che fa politica da una vita, mi auguro che avrai capito che il PD così strutturato è destinato ad un LENTO ed INESORABILE DECLINO, non vi è rinnovamento ed, ancor peggio, non c’è la volontà di farlo ed in questo PERIODO di regime mediatico e di lavaggio di CERVELLO può andare solo peggio. Non dimenticare che SILVIO è colui che ha DESIDERATO il legittimo IMPEDIMENTO e che però il tempo per andare alla presentazione del libro “Donne di cuori” di Vespa lo trova!!! Questo è il nostro avversario…
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)

  3. Vincere facile
    Certo che definire una gravità enorme il dare a tutti gli elettori la possibilità di esprimersi si commenta da sola. Da tempo infatti l’opposizione in Italia ha smarrito qualsiasi argomento convincente, quindi avrebbe visto di buon occhio la non partecipazione alla competizione elettorale del Pdl ed il fatto che anche il Presidente Napolitano abbia firmato il decreto deve essere veramente frustrante per i dirigenti del Pd. Grazie al Presidente Napolitano, cara Pignedoli, possiamo dire ai nostri ragazzi che è stata data a tutti la possibilità di esprimersi, quindi di essere liberi.

    (Lorenzo Ferrari)

  4. Quale il male peggiore
    Vorrei rispondere alla Senatrice PIGNEDOLI in questo modo: stante il fatto che si possano CERTAMENTE definire INQUALIFICABILI IMBECILLI INCOMPETENTI gli sprovveduti che, per qualsivoglia motivo, arrivino negli ultimi minuti per presentare i candidati in lista alle elezioni REGIONALI (mica per il circolo dello scopone), vorrei chiederLe, signora Senatrice, se è peggio per la DEMOCRAZIA accettare un ritardo nella presentazione delle liste o se è peggio eliminare la lista che rispecchia attualmente la maggioranza nel Paese e quindi privare i cittadini di poter SCEGLIERE con il proprio voto chi eleggere in modo DEMOCRATICO. Le chiedo quindi in maniera davvero molto semplice: sarebbe davvero stata contenta di vedere la sua lista “vincere facile”, come dice una certa pubblicità, quindi senza democratico confronto elettorale? Credo che le regole vadano sempre SEGUITE ma che le leggi, come ho sempre detto e sostenuto, vadano interpretate a favore dei cittadini e della democrazia. Posso garantirLe di essere d’accordo con Lei sul fatto che chi si presenta in codesto modo alle elezioni regionali in Lazio non meriti certo di essere votato, quantomeno per la scarsa affidabilità istituzionale dimostrata; ma credo altresì che questa decisione non spetti nè a Lei nè a me nè ai vari giuristi e stucchevoli burocrati, ma ai soli CITTADINI. Ricordi sempre che la burocrazia e la stucchevolezza delle norme italiane sono il fardello peggiore che ci viene imputato da tutti i paesi CIVILIZZATI. Non è bello “vincere facile” e bene ha fatto il Presidente della Repubblica a firmare, perchè così ha ridato in mano il metro del giudizio ai soli aventi titolo, che non siete voi politici di sinistra o di destra, ma siamo noi CITTADINI. Accetti il confronto elettorale e VINCA IL MIGLIORE (nel Lazio credo siate voi).
    Per il legittimo impedimento convengo con Lei che ci si sta arrampicando sugli specchi per salvare il presidente del Consiglio ed altri, ma credo anche che se voi dell’opposizione aveste accettato di spostare per legge tutti i provvedimenti giudiziari a carico di TUTTI i politici attualmente iscritti nei vari registri degli indagati a FINE DELLA LEGISLATURA IN CORSO, forse non si sarebbe dovuti arrivare a tanto. In Francia, in Spagna ed in altri paesi DEMOCRATICI si sospendono tutti i procedimenti fino alla fine della legislatura, al termine della quale i processi riprendono normalmente. Anche questo sarebbe stato un bell’esempio di democrazia applicata alla logica della semplicità.

    (Fabio Mammi)

  5. Democrazia
    Una pessima forma di governo, ma è la migliore che fino ad oggi abbiamo trovato. Così gli antichi greci bollavano la democrazia. Etimologia della parola: il prefisso demo sta per popolo, crazia sta per governo. Escludere la libertà di voto della maggioranza degli elettori nelle prossime elezioni sarebbe stato un attacco alla democrazia ben maggiore rispetto a questo decreto. Certamente le scuse sono doverose: in primis da parte di chi ha commesso l’errore che ha portato all’esclusione e contemporaneamente di tutto il partito. Mi dispiace per il Pd, che già pregustava una facile vittoria, ma non si vincono le elezioni a suon di noie burocratiche.

    (Alessio Zanni)

  6. Se la legge è uguale per tutti…
    Ho pagato una giusta multa con un giorno di ritardo per ingresso in zona a traffico limitato (per mia negligenza non ho visto le segnalazioni); conseguenza importo raddoppiato. Cavaliere Silvio, non è che con un DECRETINO INTERPRETATIVO anch’io riesca a recuperare la differenza visto che ero passato, entrando, dall’ufficio postale il giorno prima e c’era coda: posso presentare le testimonianze!
    Grazie per la risposta.
    Saluti.

    (Enzo F.)

  7. Esclusione da gara d’appalto
    L’azienda dove lavoro è stata esclusa da una gara d’appalto perchè al posto di un documento originale è stata presentata una copia autenticata: quindi giusta esclusione, anche se la copia autentica dimostrava la veridicità del contenuto del documento. Si potrebbe fare un decreto “interpretativo” anche per questi casi, visto che si tratta di procurare lavoro?
    Cordiali saluti.

    (L. Mariani)

  8. Ma i bipartitismo non era l’unico modo per governare?
    Quanto sta avvenendo nel Paese è gravissimo. La democrazia è a rischio. Il Parlamento è diventato il luogo dove si discute del colore dei lacci delle scarpe di Berlusconi. Ma coloro che hanno teorizzato che il bipartitismo, poi il bipolarismo, poi ancora il voto utile fosse l’unico sistema per governare ora debbono fare opera di espiazione e penitenza (SIAMO IN QUARESIMA). Peccato che questo sia avvenuto anche nelle elezioni comunali sulla pelle della gente e penalizzando persone capaci di governare ed innovare la nostra montagna. E’ arrivato il momento di riflettere su quale politica per il nostro paese? Spero che inizi con rapidità un processo politico riformista, fatto da forze nuove che vogliono creare un’alternativa seria e pluralistica a Berlusconi. Peccato che si arrivi a ciò dopo aver commesso errori politici gravissimi sia a livello generale che locale.

    (Marino Friggeri)

  9. Senza precedenti
    Cara Leana, qua il rischio è che ci si abitui a tutto ma per fortuna in questi giorni ho avvertito in tanti commenti di gente comune il desiderio di ribellarsi, di dire basta. Questi si sentono i padroni d’Italia e pensano davvero di poter fare ciò che vogliono, ma stavolta hanno esagerato. Di cosa discutono, su cosa legiferano i vari organi competenti: della lista che non c’è, che non è mai stata presentata… Se non fosse che si tratta del nostro Paese, della nostra vita, mi verrebbe quasi da ridere. E la Lega? La Lega che fa della legalità la sua parola d’ordine, che la usa spesso a sproposito quando parla di immigrati, che fa adesso? Tace, fa le battutine… Ma quando scadono i termini di presentazione della domanda per ottenere il permesso di soggiorno, alle ore x del giorno x, visto che c’ero anche io per la badante di mia madre a fare la fila di notte per il giorno dopo, si è mai saputo se, a chi non c’era, a chi non si è presentato nei termini previsti, hanno concesso deroghe? Proroghe? Hanno mai scomodato, visto che la “sostanza vale più della forma”, qualcuno in alto…? Che stiano zitti e che si vergognino.

    (Paolo Ruffini)

  10. Non solo…
    L’articolo 15 della legge n. 400 del 1988 IMPONE che NON vengano utilizzati decreti legge per norme che riguardano materie elettorali e costituzionali (ovvero le materie trattate dall’articolo n. 72, comma 4, della Costituzione). Il prossimo passo del governo sarà abrogare questa legge? Forse no… Oramai nessuno fa più caso a chi non rispetta le leggi vigenti… Una gran tristezza e un pessimo esempio di correttezza per noi giovani. E dire che Napolitano (proprio lui…) all’apertura dell’anno scolastico, a settembre, aveva chiesto alle istituzioni di dare ai giovani il… buon esempio…

    (Laura Bagnoli)

  11. Come al solito
    Ma la gente non l’ha ancora capito che essere del Popolo delle libertà non significa poter fare tutto quello che “UNA” persona vuole? Quella faina di Milioni è stato sorpreso come un tonno ad inserire nomi alle liste all’ultimo momento, cosa fuorilegge; in più è arrivato con un ritardo mostruoso… Questo paese ha le pezze al culo e pensa a non spettinarsi…
    Vedremo.

    (Mattia Rontevroli)


  12. Questo governo di colpi di mano ne ha fatti tanti ed ha dimostrato una elevata arroganza di potere, ma il Pd che cosa sta facendo? Si è chiuso nella sue stanze ad organizzare giochetti politici; se vogliamo che la vera politica si riappropri del suo ruolo deve parlare alla gente con un linguaggio nuovo, con persone giovani e non le solite facce. Guardiamo nel nostro piccolo: i politici dismessi hanno ricevuto cariche molto importanti e amministrano risorse ingenti. D’accordo, scendiamo in piazza contro questo governo, ma il Pd dimostri di cambiare, dia il buon esempio di correttezza, trasparenza e moralità.

    (Maura)

  13. La democrazia è un’altra cosa
    Leggendo alcuni commenti mi sono chiesto cosa dovranno combinare ancora Berlusconi e i suoi perché l’elettorato del PDL e della Lega apra gli occhi. Oggi sul “Fatto” ho letto di pesanti pressioni su Napolitano per indurlo a firmare il decreto “salva liste”: se vero sarebbe un atto grave, compiuto da una persona incapace di capire la differenza che corre tra governare e comandare. Che io sappia nessuno ha smentito “Il Fatto”. Forse in questa occasione, così come nel caso del Lodo Alfano, il Presidente Napolitano si è dimostrato debole: sarebbe stato più giusto, ho letto nei giorni scorsi, rinviare il decreto accampagnando il rinvio con un messaggio alle camere. L’eventuale debolezza del Presidente, però, non assolve in alcun modo il governo.
    In democrazia le regole contano e nel Lazio così come in Lombardia il pasticcio se lo sono confezionati da soli. Nessuno li ha esclusi, si sono esclusi con le loro mani, quindi se la prendano con se stessi, che c’entrano l’opposizione, i giudici, i cittadini? E che c’entra il governo? Le regole c’erano e gli altri concorrenti le hanno osservate, cosa ha impedito alla destra di fare altrettanto? Solo l’incapacità e le divisioni interne.
    Se io parcheggio e non metto il disco orario non posso poi chiedere al consiglio comunale di varare un provvedimento che posticipi di un tot l’esposizione rispetto all’arrivo così da avere cancellata la multa: mi farei ridere in faccia. Perché ciò che è impossibile per un comune cittadino, dovrebbe invece essere permesso a questa destra? Faccio inoltre notare che mentre il paese va a rotoli, oggi il Senato è stato impegnato a varare la legge che consentirà a Berlusconi di rinviare per diciotto mesi le udienze dei processi che lo vedono coinvolto. Chi di noi comuni mortali potrebbe invocare un legittimo impedimento se coinvolto in un processo? Perché noi no e lui sì? E non tiratemi fuori le “toghe rosse”: questa giustificazione ormai fa ridere anche i polli!
    Un’ultima riflessione. Nessuno è colpevole fino a condanna definitiva, ma se sei convolto in un processo e ti devi difendere da accuse precise è in tribunale che puoi dimostrare la tua innocenza. Così è per tutti i cittadini, che prima lo fanno, prima si tolgono il peso. E se il motivo per cui uno si fa approvare una legge che gli consente di rinviare l’appuntamento con la giustizia fosse quello di non ritenersi in grado di provare la propia innocenza? E’ solo una domanda, ognuno cerchi la sua di risposta.
    Quanto sopra esposto testimonia di una concezione padronale del potere. La democrazia è decisamente un’altra cosa.

    (Armido Malvolti)

  14. Brava Maura….
    Condivido pienamente quanto detto da Maura, è una vergogna!! Il Pd deve rinnovarsi e dimostrare ai suoi elettori che non sono solo le poltrone e gli ingenti compensi da perseguire. Sorrido quando sento chi mi dovrebbe rappresentare parlare di crisi economica, perchè poi leggo sui giornali i loro stipendi. E’ veramente difficile spiegarlo a mia madre che percepisce circa 480,00 euro al mese.

    (Nadia P.)

  15. Forse non ci siamo capiti…
    Io come partito rappresento i cittadini che mi garantiscono il voto. Se esiste una organizzazione elettorale che mi impone di consegnare la mia lista entro una certa data e io faccio saltare il tutto, facendo anche il furbo (ho letto di tutto sui giornali indipendenti quali “Libero” e “Il Giornale”, da manifestanti comunisti che hanno impedito l’ingresso in orario delle liste a cecchini del KGB che bersagliavano i poveri candidati), non posso che rinunciare alle elezioni.
    Cosa significa perdere la democrazia? Questa è già andata persa da anni, il bello è che non ve ne siete neanche accorti. Se parte dei cittadini romani non possono andare a votare il loro partito non è colpa dei cattivoni che gli impediscono di votare ma perchè sono rappresentati da gente incompetente. E’ bellissimo vedere come il PDL cerchi di girare la frittata. Et voilà!
    Meglio non spendere parole sul decreto, è la solita fanfara pidiellina.

    (Asmir Lalic)

  16. Ah, quasi dimenticavo!
    Berlusconi ha indetto una manifestazione in piazza il 20 marzo! Ci sarò! Casomai si ripetesse la scena della distribuzione della pasta di tre anni fa, non posso mancare! Che poi, contro chi/cosa pensa di manifestare? Che partito geniale!

    (Asmir Lalic)


  17. Leggendo alcuni commenti mi sembra che la parola democrazia sia associata con troppa facilità ad un governo che ha come obiettivo principale la lotta alla magistratura e la malainformazione dei cittadini attraverso i media. Qui stiamo parlando di gente che sembra voler scardinare questa democrazia a piccoli colpi di costituzione. Secondo me tutto ciò è molto preoccupante e credo che la senatrice Leana Pignedoli abbia fatto bene a sottolineare questo ennesimo colpo al nostro sistema democratico… Davvero c’è chi crede che varando il decreto salva liste si sia ragionato strettamente in termini di diritti legittimi dei cittadini??Io credo invece che anche in questo caso ben focalizzato nella mente dei nostri attuali governatori vi era la Costituzione e il forte desiderio di mettervi sopra le mani piuttosto che il popolo… Inoltre associare la parola popolo a Berlusconi mi sembra come voler avvicinare i due poli omologhi di una calamita. Spero che le coscienze si sveglino… Anzi, forse ormai risulta difficile anche sperare…

    (Andrea Romagnani)

  18. Cerchiamo di ragionare….
    La sen. Pignedoli ha esposto considerazioni che mi trovano pienamente d’accordo. Tuttavia, oggi, siamo tutti bravi ad analizzare quello che succede, ma pochi (o nessuno) riesce a dare soluzioni largamente condivisibili. Anche molti commenti sono interessanti. La mia più grossa preoccupazione è l’ormai assoluta mancanza di regole, norme, principi morali, etica democratica che per decenni sono stati patrimonio di tutto il Paese. L’idea che qualsiasi ostacolo legislativo che intralci l’agire di chi sta al governo con leggi, leggine, articoli, ecc. in nome del “sacro mandato degli elettori”, scardina di fatto l’equilibrio dei 3 poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) che faticosamente, ma meritoriamente, i nostri padri costituenti hanno introdotto oltre 60 anni fa e che per tanto tempo sono stati garanzia di vita democratica e di progresso. Se fossi un elettore laziale non voterei mai la Bonino (neanche se fosse da sola!), ma pensare che qualcuno sia candidato a dispetto delle regole mi spaventa, perchè si toglie ogni limite al governo dei potenti. Giustamente molti fanno rilevare le divisioni delle opposizioni che non giovano a nessuno. Il cammino più duro ma inesorabile penso che sia sempre quello del dialogo, dell’ascolto, il parlare e confrontarsi con la gente, combattendo (ad armi impari) l’unilateralità della televisione. Ho partecipato ad alcuni consigli comunali a Castelnovo, ma non ho trovato niente di tutto questo: la maggioranza decide, vota e ogni proposta delle opposizioni viene cassata in modo sbrigativo. Se gli esempi sono questi c’è poco da sperare…

    (Domenico Dolci)

  19. Perchè in ritardo??
    Vorrei poter esprimere il mio parere circa la mancata possibilità (o presunta tale) di togliere ai cittadini di esprimersi col voto per eleggere i suoi candidati… Sono ormai mesi che si parla di elezioni, forse la foga di fare politica e di far credere cose non vere o di vendere fumo e non cose concrete che il partito di governo, il Pdl, ha omesso (o meglio non ha portato in tempo utile la presentazione delle liste) almeno così si legge da parte dei giornali e dai numerosi telegiornali di tutte le reti televisive (io non c’ero e dico solo quello che si sente dire e che si legge); se qualcuno scrive qualche cosa di vero ci sarà. Non stiamo lì a dire è meglio fare o meglio dire, ci sono regole che tutti noi dobbiamo rispettare. Perchè i nostri politici trovano sempre il modo di bypassare le leggi e con un appiglio fanno ciò che non si può fare. Si è cercato di scomodare il Presidente della Repubblica per far sì che venga annullata una mancanza da parte di qualcuno. E ancora si è dovuto scomodare il Tar per ricevere parere negativo. Non paghi di questo si sta ora scomodando addirittura la magistratura… Per far che? Certo che un partito di maggioranza tralascia e trascura un banale episodio come (non presento le liste in tempo) cosa possono pensare i comuni mortali, che tempismo questo partito… Caspita. Personalmente credo che sia una manovra strumentale per far parlare; insomma, un modo nuovo per far politica in modo poco chiaro e inusuale.

    (Eros Tamburini)

    P.S. – Ti piace vincere facile?? Ma per vincere facile bisogna iscriversi in qualsiasi gara; se non ti iscrivi poi puoi dire: se c’ero io vincevo certamente, a me capita tante volte alle mie gare.

  20. Leggi e costituzione inutili…
    Legge 400 del 23/08/1988 art. 15, comma 2: “Il governo non può, mediante decreto legge, provvedere nelle materie indicate nell’art. 72, quarto comma, della Costituzione”.
    Art. 72 della Costituzione italiana: “La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi”. Il popolo Pdl ormai non riconosce nè la legge nè la Costituzione italiana… Non parliamo poi delle regole… Diciamoci la verità, quelli che hanno presentato le liste in regola sono degli emeriti cog….i, passare giorni e giorni a raccogliere firme, avanti e indietro per uffici per apporre timbri e certificati ed addiritture presentare il tutto entro la scadenza… Roba sorpassata!! La prossima volta i nominativi si prendano direttamente dall’elenco telefonico… Se per far votare i propri adepti si infrange la legge, la Costituzione e le regole non sarà poi così grave…

    (Pierpaolo Prandi)

  21. Una gravità di parte…
    Sarebbe molto più grave che i cittadini romani non potessero scegliere di votare il Pdl, rispetto ad un decreto che è stato controfirmato dal Presidente della Repubblica. Il quale Presidente (appartiene ad un ben preciso schieramento, mi sembra…) non era costretto a firmare, ma ha reputato più democratico dare ai cittadini la possibilità di votare che preferiscono. L’alternativa era forse quel Pd che è stato così ben rappresentato dal signor Marrazzo, il quale andava a trans con l’auto della Regione? Insomma, tra gravità e gravità mi sembra che qui si stia a guardare la famosa pagliuzza nell’occhio del prossimo, senza accorgersi del “travone” nel proprio.

    (Massimiliano Coloretti, Popolo della libertà)

  22. L’Udc non scenderà nelle piazze che non risolvono i problemi del Paese
    Continuiamo ad assistere alla politica dei tifosi invece della buona politica. L’Udc non sarà “nelle piazze perchè il Paese non ha bisogno di piazze che fomentano l’odio per l’avversario politico e il prossimo ma di buona amministrazone”. In una campagna elettorale dove sono assenti i problemi delle persone e dei territori e ci si occupa solo dei problemi del premier o solo di ricorsi contro ricorsi per giustificare errori nel presentare le liste, l’Udc continua a sostenere che bisogna occuparsi dei problemi irrisolti del Paese, che ha bisogno di grandi riforme strutturali, di un disegno riformatore che metta al centro la persona, la famiglia con il quoziente familiare che agevola le famiglie con i figli, una gestione della sanità che aumenti la qualità dei servizi e tolga potere alla gestione dei partiti nelle nomime ospedaliere, garantisca una prevenzione del territorio così da evitare calamità naturali. I dati del Pil di questi giorni richiamano la politica alla soluzione dei veri problemi delle persone dai lavoratori, ai giovani che hanno un futuro sempre più incerto. Se non sapremo fare questo anche per la scelta delle elezioni regionali avremo perso l’ennesima occasione per fare Buona Politica.

    (Robertino Ugolotti, membro direzione provinciale Udc)

  23. Alessandro…
    Dove avrebbe vinto sicuramente? 18 regioni appartengono alla sinistra già da quando al governo ci stava Berlusconi & co. Questa sicurezza nelle vittorie da curiosa è diventata allarmante. Comunque bellissimo commento, in una riga hai riassunto il concetto di italiano medio. Nel caso io abbia indovinato il soggetto in questione, torna a distribuire letterine, ti prego.

    (Asmir Lalic)

  24. Sapessero poi quali leggi trattare…
    Come ha detto Marco Travaglio ieri sera, quelli del Pdl sono talmente preoccupati della Costituzione che si son dimenticati che le elezioni regionali sono gestite/regolate da leggi regionali e non costituzionali. Volevate che ne uscisse fuori qualcosa di pulito e applicabile dal decreto salvaleggi? Qui si parla anche di soluzioni, le soluzioni sono due:
    – o si aspetta di crollare definitivamente (e tranquilli che ci manca poco) per poi ricostruire il tutto;
    – o si agisce; sì, fraintendete pure.

    (Asmir Lalic)

  25. 18 regioni governate dal centrosinistra?
    Scopro con curiosità dall’intervento di Asmir Lalic che le regioni italiane sono 25. Infatti lui afferma che 18 sono governate dal centrosinistra. Visto che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna sono governati dal centrodestra, 18+7, non resta altra possibilità che le regioni italiane siano 25… Mi piacciono le persone che ritengono che solo loro e chi la pensa come loro sia dalla parte del giusto… Mi pare una bizzarra forma di democrazia, molto più simile al totalitarismo, solamente intellettuale, grazie alle libere menti degli elettori… E, come per magia, le regioni governate dal centrodestra, alla fine di questa tornata elettorale amministrativa, saranno molte più di 7, chissà perchè… Che orrore dover accettare che ogni cittadino italiano possa votare per lo schieramento che più gli aggrada e che gli altri cittadini debbano accettare questa aberrazione!
    Ma per piacere! Impariamo ad avere più rispetto verso chiunque e se un governo non ci piace utilizziamo il voto per farlo cadere, è questa la base della democrazia.
    Perdonatemi il voluto sarcasmo ma di fronte ai “depositari della verità assoluta” o mi scappa da ridere o uso questa arma retorica.

    (Riccardo Bigoi)

  26. Chi devono votare i Pdl romani?
    Reputo che il decreto interpretativo emanato dopo ampie consultazioni al vertice sia stato fatto per permettere ai cittadini romani di poter avere ampia scelta nell’esercitare il loro diritto di voto. Ciò dal punto di vista democratico non fa una grinza; se l’avesse fatta il Presidente della Repubblica l’avrebbe rilevata ed il decreto non sarebbe passato. In questo caso il Presidente Napolitano ha mostrato di essere veramente un democratico tutore della Repubblica italiana e della Costituzione. Democrazia significa anche partecipazione e se non si dà la possibilità che partecipazione è?!

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana Appennino reggiano)

  27. Chi devono votare?
    Questa domanda se la doveva porre il sig. Milioni, presentatore della lista Pdl a Roma, mentre si trastullava con i nomi e perdeva tempo a mangiarsi un panino, invece di presentare la lista entro i termini prescritti dalla legge elettorale. Se qualcuno non rispetta le regole stabilite dalla legge, il problema è lui stesso, non le regole.

    (Commento firmato)

  28. Chi devono votare?
    Già, il problema è chi doveva presentare la lista in tempo, peccato che a causa sua, secondo i commenti di molti, devono rimetterci gli elettori… Il diritto di voto è un diritto inviolabile di ogni cittadino, ma che scherziamo?

    (Commento firmato)

  29. Per Massimiliano Coloretti
    Bravo Massimiliano, se avessi letto con attenzione in questo articolo si parlava del decreto, non di Marrazzo, di veline, della D’Addario & C. Tu esprimi alla perfezione l’idea del tuo PADRONE di partito, che si è fatto la villa in SARDEGNA con i soldi dello Stato, che ha fatto dormire nel lettone di “PUTIN” la FORD Escort, che è ASSOLTO per prescrizione grazie ad una legge fatta da lui, da colui che aveva Mangano come stalliere. Qui mi fermo perchè tutte le pagine di REDACON non sarebbero sufficienti per elencare quanto il PADRONE ha fatto per sè. Il calpestare le regole non deve essere fatto nè da destra nè da sinistra; ricorda, così funziona in democrazia.
    Grazie.

    (Roberto Malvolti)


  30. E’ molto interessante e apprezzabile il botta e risposta on line sulla politica e sui politici, ma mi viene da chiedere se chi fa attualmente politica prende atto di ciò? Sarebbe gradita una risposta e non con vocabolario politichese, ma con quello semplice e diretto dei comuni mortali.

    (Maura)

  31. Caro Roberto…
    Carissimo, ho letto con attenzione, tanto è vero che io ho parlato del Presidente della Regione Lazio in un articolo nel quale si parla di un decreto fatto per inserire le liste della Polverini nella competizione elettorale di tale regione. Ed in base alla situazione ritengo in buona fede, e senza padroni, che sia meglio dare la possibilità agli elettori di scegliere un’alternativa alla coalizione che ha guidato la regione nel quinquennio precedente. Infatti non dare ai cittadini romani la possibilità di mandare a casa la coalizione che ieri sostenne Marrazzo ed oggi la Bonino perché un pirla consegna in ritardo le firme è una mancanza di democrazia. Così non funziona la democrazia, ma la burocrazia. Se tu avrai la possibilità di mandare a casa Berlusconi ed i suoi seguaci non vedo perché un romano non debba avere la possibilità di mandare a casa quelli che hanno sostenuto Marrazzo; oppure la possibilità di confermare la coalizione se ritengono comunque positiva la gestione della regione.

    (Massimiliano Coloretti)

  32. Vincere grazie ad un arbitro è così democratico ed edificante?
    Al sottoscritto sembra proprio che sia un problema diverso quello che non dà la possibilità ai sostenitori del Pdl di esprimere il loro voto nella capitale e di conseguenza tanto casino per un atto che riconosce la possibilità a la maggior parte dei cittadini di esprimere la loro preferenza, siano di destra o di sinistra! Lo giudico un comportamento che riporta a quanto accaduto in paesi poco democratici anni addietro, dove la lista era una e il vincitore era già deciso a priori. Per quanto riguarda il problema della capitale mi pare che una circolare del ministero competente obbliga chi preposto a registrare la lista che i responsabili, che in quel momento pare fosse rimasto uno, si erano recati negli uffici preposti per protocollare e di conseguenza segnalare le annotazioni contestate. Dal momento che questi documenti in mano ad uno dei due incaricati non sono stati protocollati segnalando quanto mancava e le conseguenti motivazioni la giustizia amministrativa a mio avviso si è trovata a giudicare “il nulla” in quanto pare che qualcuno abbia disatteso la circolare ministeriale e con il suo comportamento abbia negato il voto democratico di tanti onesti cittadini. Vincere senza avversari credo che sia una diabolica sciagura! Lascio ad ognuno il suo pensiero.

    (Marino Rivoli, “Per la Libertà”)

  33. Rivoli
    Rivoli, sono pienamente d’accordo che tutti abbiano diritto ad esprimere la loro preferenza elettorale, ma devono essere messi in condizione di farlo da parte dei propri rappresentanti… se ne sono capaci. La democrazia è tale dal momento che consente a tutti di convivere nel rispetto delle leggi (dura lex sed lex). Senza leggi non si chiama più democrazia ma… dica lei il nome. Se la legge non va bene si cambia ma fino a quando è in vigore la si rispetta: questo dice la democrazia! Si riconosce in questo concetto? Se cominciamo tutti a considerare le leggi un optional pensi un po’ quanti “decreti interpretativi” possono essere fatti! Risultato: caos totale. Detto questo condivido pienamente il concetto del diritto di tutti ad esprimere il voto ma allora insegniamo ai nostri rappresentanti a svolgere le loro funzioni con diligenza e non con pressapochismo. Il tempo e i mezzi li hanno!
    Saluti.

    (Enzo F.)


  34. Vincere senza avversari non è vincere, non è neanche gareggiare. Non è democratico e non è rispettoso dei cittadini, nè di destra nè di sinistra. Ma anche aggirare per decreto le regole a cui gli altri hanno pazientemente e debitamente sottostato è l’ennesimo sfregio ai diritti-doveri di tutti noi, cittadini comuni i cui errori non verranno sanati che con il pagamento delle inevitabili conseguenze. Si voleva rimediare ad un disastro causato dall’idiozia di qualcuno? Ci si sedeva al tavolo delle trattative, assumendosi tutta la paternità dell’idiozia, e si chiedeva in che modo condiviso poter ovviare al problema, passando la responsabilità al Pd, che allora avrebbe dovuto fare scelte responsabili (probabilmente per responsabilità istituzionale, non certo per fiducia nei propri mezzi). E invece siamo qui a sentirci raccontare dei soliti comunisti ostruzionisti, ma ancora non ne avete abbastanza?

    (Davide Marazzi)

  35. O mio Dio…
    Sentire queste continue filippiche che difendono “il buon governo” e questa filosofia di cambiare le regole dopo le stesse hanno bloccato degli incapaci e destabilizzante per l’equilibrio psichico di una società non è il punto di vincere le elezioni senza avversario; il punto è che alcune liste sono passate perchè han seguito le regole e altre no, ed è ingiusto che dopo vengano cambiate le leggi per permettere agli incapaci di passare. E poi facciamo pure le elezioni democratiche visto che Berlusconi democraticamente gestisce e dirige 6 televisioni e le maggiori testate giornalistiche; facciamo pure le elezioni democraticamente visto che Berlusconi democraticamente voleva bloccare l’informazione di Santoro e Floris… Votate pure il vostro re che ha fatto tanto per la povera gente in questo periodo di crisi!!!!

    (Commento firmato)

  36. Scusi sig. Marazzi
    Il problema è che gli errori della politica li pagano comunque i cittadini. L’errore suo lo paga lei come cittadino, mentre l’errore della politica lo paga sempre lei come cittadino. Ma anche un suo errore come amministratore viene pagato dai cittadini del suo comune: ed in sostanza ella proverebbe a rimediare. Dunque di cosa stiamo parlando?

    (Massimiliano Coloretti)

  37. La solita lagna
    Come al solito il Sultano fa la vittima, ma allora perchè chi vuole partecipare a gare d’appalto se si presenta fuori orario massimo non viene accettato? Idem per i concorsi e altre cose. Esistono le regole, vanno rispettate da tutti e invece di gridare sempre al “complotto della sinistra” bisognerebbe guardare chi ha sbagliato e lavare i panni a casa propria.

    (Antonio)

  38. O mio Dio
    Primo, dimostri quello che sei vali tanto come la tua firma (sconosciuto). Secondo, io premetto che non sono per Berlusconi ma mi è stato detto che in democrazia qualunque cittadino (se non interdetto di legge al voto) può presentarsi come candidato. Terzo, mi sembra che la stragrande maggioranza degli italiani non la pensino come te: o tu sei una mente soprannaturale o la stragranza degli italiani sono degli stupidi… Trova tu una alternativa valida e vedrai che noi siamo pronti a votarlo.

    (Luciano Franchini)

  39. Lo statuto
    Carissimo signor nessuno, io non ho mai pagato il canone delle televisioni private e non sono interessato alla pubblicità; lo si è pagato invece di quella pubblica dove qualcuno ha a mio avviso tirato troppo la corda. Comunque ribadisco quanto sopra e cioè che a mio avviso se la lista della capitale veniva registrata, “in parte” o completa, gli organi della giustizia amministrativa potevano giudicare; in questa maniera hanno giudicato “il nulla”; in questo caso a mio avviso ancor prima di pensare a decreti che dovrebbero salvaguardare il sacrosanto diritto di votare “l’arbitro” ha deciso oppure ha applicato la direttiva in vigore del ministero competente? Per quanto riguarda le vostre allusioni circa una sorta di regime dell’attuale governo vi comunico che io faccio parte di una amministrazione comunale dei nostri territori, quella di Collagna, dove l’attuale maggioranza è di riferimento del Pd e al mio gruppo non vengono nemmeno garantite tutte le commissioni previste da Statuto comunale: che pena questa democrazia!

    (Marino Rivoli, “Per la libertà”)

  40. Per Max Coloretti
    Io credo ci sia una differenza sostanziale, Max: se io sbaglio da amministratore pubblico democratico, oltre ad una opposizione che sottolinea l’errore troverò al varco delle urne un elettorato che non mi rielegge o che mi riduce le preferenze(questo almeno in un paese in cui l’informazione esiste…). Stessa cosa (senza le urne) se sbaglio da cittadino: prima o dopo sono destinato a pagare. Ma se da amministratore pubblico, dopo aver sbagliato, pretendo di cambiare le carte in tavola per trasformare l’errore in non-errore, allora abuso della mia posizione di potere per motivi non democratici, perchè non servono al paese (che tra l’altro mi paga per pensare a lui, non a me stesso), ma a me per porre rimedio a ciò che avrei dovuto far bene fin dall’inizio. Violerei il diritto del cittadino alla “par condicio”, perchè le regole, se ci sono, devono valere per tutti, e toglierei ai miei oppositori il merito di averle rispettate, facendoli diventare gli stupidi di turno.
    In sostanza, credo che non si possa ridurre tutto a “tanto hanno sempre ragione loro”, perchè ci stiamo scavando la fossa da soli!

    (Davide Marazzi)

  41. E intanto…
    E intanto c’è chi manifesta. Il Pdl scenderà in piazza. Sono già partite le chiamate delle agenzie per invitare tutti noi cittadini a manifestare per il Partito dell’amore in piazza a Roma. Il viaggio è spesato, ma la cosa più importante è questa. Vi verranno assegnati 100 euro per indossare la maglia con scritto “meno male che Silvio c’è”. Non so dove troveranno i soldi dato che il nostro premier ha dichiarato che ci saranno centinaia di migliaia di persone. A chi non fanno comodi 100 euro a giorno d’oggi, se il viaggio è spesato poi…
    Forza, popolo della montagna, accorriamo!

    (Asmir Lalic)