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Alfabeto di una medaglia olimpica

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A. come Appennino: Giuliano Razzoli medaglia d’oro (unica per l’Italia) alla Olimpiade di Vancouver è anche una splendida vittoria del nostro Appennino. Ma anche A come papà Antonio, metalmeccanico maestro di sci… prima fucina del Razzo.

B. come Baldini Stefano, Atene 2004: altra medaglia reggiana olimpica. Ora con la pianura siamo… 1 a 1, palla al centro! Viva Reggio Emilia nel mondo.

C. come cordialità, campione, cappelletti. La cordialità è quella della famiglia di Giuliano in questi giorni ripresa da numerose troupe televisive (dalla Rai a Mediaset) salite a Razzolo. Dalla cantina al trattore: tutto fa notizia all’insegna del campione. Anche se alcune tv, però, si ostinano a dire “cresciuto a tortellini”. Eh no, qui si mangiano i cappelletti e a casa Razzoli li offrono anche ai giornalisti.

D. come delirio. La pazzia che contagia la piazza quando si ha la certezza che 16 centesimi ci mettono davanti al… resto del mondo!

E. come evviva: a Villa Minozzo 1.000 persone in piazza. C’è chi esagera e scrive 4.000. Poco importa. E’ qui la festa.

F. come Fenomeno. Fenomeno davvero questo Razzo.

G. come Giordana e Gaetano. La splendida sorella di Giuliano e il di lei marito (presidente dell’associazione dei supporter) hanno organizzato il Razzo fan club. Di fatto l’unica vera rappresentativa di tifo azzurro organizzato sulle piste dei mondiali di sci e, ora, anche alla Olimpiade.

H. come habitat. Le nostre montagne, no?

I. come Italia: Razzo è il portabandiera del nostro Paese nella cerimonia di chiusura. Poteva essere diversamente?

L. come livore: parola sconosciuta. Razzo, con il suo modo e la sua genuinità, unisce tutti.

M. come montanari: lo eravamo prima del Razzo, lo siamo oggi, lo saremo domani. Con la differenza che ora possiamo gridarlo al mondo. L’Appennino passa di qui.

N. come Napolitano, ma anche B come Berlusconi: tra gli auguri ricevuti anche quelli dei massimi vertici dello Stato.

O. come oro e Olimpiade. Che altro dire?

P. come presenzialismo. Ora è una gara a farei complimenti al Razzo, politici in testa. Ma chissenefrega. E’ giorno di festa. Ma P anche come… Parmigiano Reggiano: il Consorzio ha scommesso su di lui quando era poco più che una promessa. E ha fatto centro.

Q. come qualità. Quella del campione.

R. come Razzolo: ora l’Italia e il mondo sa che esiste questo paese nell’Appennino. Meglio di 1000 agenzie di viaggi messe assieme.

S. come Superenalotto e spot. Nel Parco, a Bagnone hanno vinto il superenalotto dei record: 147,8 milioni lo scorso fine agosto. Fu uno spot clamoroso per il comune intero. Ci spiace, noi preferiamo questa medaglia…

T. come Tomba Alberto: Giuliano ne è la versione del 2010. 22 anni fa, sempre di 27 febbraio, sempre sulle nevi canadesi, fu l’altro oro emiliano olimpico. Segni del destino? Ne farà il ragazzo di strada. Ma, soprattutto, T come Tiziana, la mamma che lo aspetta a casa ed è scesa tra i villaminozzesi per tifare il figlio.

U come ugola: quella che hanno usato (e assai presto perso) i tifosi sabato notte… Tanti fan montanari si son presi una settimana di ferie per essere in Canada a fianco del Razzo: sono davvero d’oro.

V. come Vancouver + Villa Minozzo = Vittoria: queste tre V ce le ricorderemo per un pezzo.

Z come Zeno Colò, compianto campione di sci degli anni Cinquanta che nell’Appennino emiliano ha fatto palestra prima e da testimonial poi. Del Razzo ne sarebbe orgoglioso.

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