Riceviamo e pubblichiamo.
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Nel corso della seduta congiunta delle commissioni consiliari infrastrutture di Provincia e Comune di Reggio, che si è svolta ieri a Palazzo Allende, è stato illustrato il progetto complessivo di viabilità rappresentato da un sistema integrato di varianti alla statale 63, opere fondamentali di collegamento dalla montagna alla città in parte realizzate e in corso di realizzazione per un importo pari a 24 milioni di euro. A queste si aggiungono opere in fase di studio per altri 10 milioni di euro, per un totale di 34 milioni di euro. Si tratta di risorse messe in campo interamente a carico di Provincia e comuni, supplendo anche in questo caso alle carenze di Anas, con l'obiettivo prioritario di spostare il traffico dei centri abitati collocati lungo la statale.
Occorre poi ricordare che già dal 1999 la progettazione aveva individuato questo sistema, successivamente recepito dall'allora vigente Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e tuttora inserito nel nuovo Ptcp adottato dalla Provincia: si tratta dei due assi strategici di competenza di Anas - variante alla statale 63 e variante alla pedemontana - il cui costo stimato è di 120 milioni di euro. Ma a tutt'oggi ancora nessuna certezza è stata data Anas in questo senso e le opere non sono nemmeno state inserite nei piani fianziari dell'ente;, anzi sono perfino slittati tutti gli interventi previsti per il 2010.
Da allora la Provincia e i comuni non sono stati certo fermi ad aspettare ed hanno con tutte le proprie forze investito in opere pubbliche a favore della comunità.
Mentre Lega nord e Rifondazione comunista si svegliano soltanto ora, sostenendo a gran voce il sistema integrato del 1999 che, ad altrettanta gran voce, avevano allora contrastato, senza peraltro in questo modo contribuire in alcun modo ad offrire una soluzione adeguata ai cittadini che non possono assolutamente aspettare i tempi biblici ormai noti a tutti di Anas.
E chi è al governo di questo territorio - non all'opposizione - ha la precisa responsabilità di produrre interventi concreti volti a risolvere situazioni di emergenza nel breve periodo, ma pur sempre con una progettazione complessiva e coerente. Il resto sono solo chiacchiere, cosa non fa in alcun modo parte della cultura di questa provincia e di chi la governa. Prendiamo invece atto che Lega nord e Rifondazione dal 1999 ad oggi hanno completamente stravolto le proprie posizioni, senza apportare alcun contributo fattivo a favore dei cittadini, per giunta pretendendo di sacrificare i cittadini di Rivalta.
(Alfredo Gennari, assessore alle infrastrutture della Provincia, e Paolo Gandolfi,
assessore alla mobilità del Comune di Reggio Emilia)