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La FIOM CGIL discrimina i lavoratori CISL

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Riceviamo e pubblichiamo.

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E’ successo in una nota azienda metalmeccanica del comune di Ramiseto, in occasione di una assemblea dei lavoratori convocata in preparazione ai congressi della CGIL. Come di norma la FIOM CGIL aveva richiesto un’ora e mezzo di permesso retribuito per lo svolgimento della assemblea, permesso che doveva riguardare tutti i lavoratori a prescindere dal sindacato di appartenenza, visto che l’invito distribuito dalla CGIL era rivolto a “TUTTI I LAVORATORI”.

Giunti in assemblea la funzionaria FIOM CGIL, che la guidava, invitava però i lavoratori CISL ad allontanarsi dicendo che “la loro presenza non era gradita”, privandoli quindi dell’ora di permesso sindacale retribuito previsto per tutti i lavoratori dal CCNL. In qualità di responsabile Cisl, vorrei esprimere il mio dissenso e la profonda delusione per l’accaduto.

Troppo spesso sento utilizzare parole e concetti che richiamano alla democrazia sindacale e al pluralismo, ma questo episodio evoca tutt’altro: ”discriminazione” e “intolleranza”. Credo che, soprattutto in questo particolare periodo di profonda crisi del mondo del lavoro, il sindacato dovrebbe essere unito e operare in modo costruttivo per garantire al meglio le tutele e i diritti dei lavoratori.

(Nazarena Marastoni, responsabile CISL zona montana)

5 COMMENTS

  1. Sconfortante
    Brava Nazarena, doveroso il tuo intervento. Certo che è veramente sconfortante apprendere di discriminazioni nei confronti dei lavoratori. Non solo per l’atto in sè, non solo per il fatto che stiamo vivendo un momento di crisi economica, ma anche per come la CISL si è posta, si pone e si porrà nei confronti di iscritti di altri sindacati. Non c’è che dire, il fatto che riporti è semplicemente SCONFORTANTE.

    (Alessandro)

  2. Un grave errore
    Di certo la funzionaria Fiom-Cgil ha sbagliato. Perché è vero che gli iscritti Cisl non hanno diritto di voto (ovviamente) riguardo al congresso Cgil ma non permattergli di partecipare all’assemblea è un grave errore. Tra l’altro sarebbe stata un’ottima occasione per illustrare ciò che la Cgil propone e farli avvicinare alla Cgil stessa, allontanandoli dal quel sindacato di servizi e filo-aziendale della Cisl… Mi auguro che quella funzionaria venga redarguita a dovere e a dirlo è un iscritto Cgil.

    (Commento firmato)

  3. Cisl, sindacato dell’autonomia
    Sorprende leggere giudizi affrettati e non firmati sulla Cisl, un sindacato che ha fatto dell’autonomia dalla politica e della tutela di tutti i lavoratori e le lavoratrici indipendentemente dal loro orientamento una bandiera. Mi pare che nel reggiano il collateralismo “a prescindere” con un certo tipo di politica e di impresa (es. coop e non solo) sia un problema più di altre sigle sindacali… Per quel che riguarda i servizi, essi costituiscono una dimensione oramai imprescindibile per stare vicini e dare risposte alle persone e alle famiglie (pensioni, infortuni sul lavoro, malattie professionali, accesso agli ammortizzatori sociali, diritto a ricevere i rimborsi fiscali…). Peraltro, anche la Cgil pare molto impegnata su questo terreno…

    (Claudio)

  4. In che pianeta vivi…?
    Ma in che pianeta vivi, Sig. Claudio (come se ci fosse differenza tra un commento “anonimo” e un nome senza cognome…)? La Cisl autonoma dalla politica…? Quell’organizzazione sindacale che tramite il proprio segretario generale andava a cena con l’amato presidente del Consiglio…? Quella Cisl il cui segretario (ex) provinciale è candidato alle regionali… (fino a dieci giorni fa la politica non esisteva nella sua mente…)? Stiamo parlando della “democratica” Cisl che non ritiene opportuno far votare i propri iscritti riguardo le piattaforme contrattuali…? O quella che firma l’accordo separato mercanteggiando diritti dei lavoratori in cambio di una manciata di euro…? Suvvia, un po’ di ritegno… Riguardo i servizi, benissimo, sono importanti ma ogni tanto bisognerebbe anche pensare ai lavoratori scendendo in piazza e “scontentando” i vostri amati imprenditori (e i vostri fratelli di Confindustria)… Sarebbe opportuno smettesse di chiamarsi sindacato ma bensì agenzia di servizi, a quel punto non avrei più nulla da ridire.

    (Il sig. Paolo)

  5. Chi è senza peccato scagli la prima pietra…
    Viviamo uno strano momento in cui il “parlare” diventa più importante del “fare”. L’unità sindacale è importante per i lavoratori e per il Paese, che ha tanto bisogno di programmi e lavoro. Assistiamo a discussioni di metodo mentre l’importante, in questo momento, è la sostanza. Come si può essere sereni quando si va ad accordi separati e a disdette contrattuali ancor prima della scadenza? Quando si invitano i lavoratori a non appoggiare (“tenete le mani in tasca piuttosto che firmare”) accordi utili per tutti i lavoratori solo perchè proposti da un’altra sigla sindacale (nel caso specifico la proposta era CGIL)? Vale per la CISL il passo evangelico “Vedi la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio”.

    (W. Orlandi)