Due commenti (alla fotonotizia di ""Mai visto nulla di simile" e all'articolo "Abbattere diecimila capi di caprioli") di Merenzio da Bebbio apparsi su Redacon hanno destato stupore tra i lettori per la loro insolita (in)genuinità. A Merensio ha risposto, con questa lettera, un personaggio molto conosciuto: la Cesira (L'Oca di Cavola). A entrambi i due nuovi lettori diamo il benevenuto su questo sito (che, ribadiamo, non è un sito in pianura).
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Caro Merensio da Bebbio, me intanto sono la Cesira - L'Oca di Cavola- e se te sei esperto di stalle, me, me ne intendo di polari e di tutti i polastri che ci stanno dentro. Adessa presempio sono adietro fare un esperimento con le mie galine: dal primo giorno di quaresima, le guerno con la cioccolata per vedere se tra un mese cominciano a farmi le uova di Pasqua.
Siccome ero in giro a sbalocciare per questo sito dei montanari tutti, mi sono imbattuta nel tuo solchetto indove hai seminato un brisinino di letterata allegria (...che ce ne cala dimondi a tutti...) e mi hai fatto venire ascra di risponderti.
Per taccare dal'inisio, devo dirti che te sei dimondi fortunato che ciai almeno la tersa lementare, me inveci vado con la ridotta, perchè ciò solo la prima; mi hanno fatto andare in seconda classe solo in treno, quando sono andata a servissio a Milano, ma non è brisa servito perchè sono arrivata là gnoranta come quando sono partita... e adessa che ho suonato tanti anni, mi sono convinciuta che anche se siamo gnoranti, l'importante è che non siamo anche coiioni.
Te presempio hai mangiato la foia di longa e hai capito che il gioco di Ugo potrebbe non essere brisa una coionata. Infatti sensa scomodare i consulenti di marketing abbiamo catato la manera di fare pubblicità a tutti i nostri caselli di montagna. Il mio ce l'ho propio a L'Oca, sotto il naso, con anche le stambiare, che una volta, se anche non le vedevi, le sentivi. Adessa inveci non te ne adai neanche che ci sono dentro i nimali, perché, secondo me, da quando è saltata fuori “la suina” tutte le mattine prima di darci la giotta, mi sa che ci fanno fare la toiletta dai sampetti di dietro fino a quelli davanti.
Tornando a UGO, me credo che abbiamo catato la manera dare un cuccio al mercato delle “forme” e a noi che abbiamo solo la coltura agricola.
Merensio ti lancio una proposta così la porti a Reggio quando vai all’associasione dei bovini e ce la spieghi meglio (te ciai la tersa!) a quelli che comandano.
Dunque: Sendo che UGO si è beliche allenato a traslocare con le forme di un casello, e sendo che transita le forme con due dita che non ci è neanche daviso, adesso Lui si dovrà mettere al servissio di tutti i caselli della montagna per pareggiare la questione della concorrenza e dovrà portare due forme di ogni casello davanti a un fotografo della zona. Un casello alla settimana… e il gioco di UGO da una coinata potrebbe diventare …..!!! Quante cose potrebbe diventare?!!!!
Caro Merensio, ti saluto perché devo andare a pulire la gallinella nel polaro e sempre per via che dai diamanti non nascono le rose, se percaso ti finisce il sisso, me ti regalo anche tutta la mia galinella e facciamo concorrensa a Sanremo... e se il mercato del formaggio non migliora apriamo il mercato dei fiori.
Se passate dal mio casello dell’Oca, anche noi come quelli di Bebbio...e tutti gli altri, un tochino del nostro grana non lo neghiamo nemmeno al migliore nemico.
Mi scordavo che mi viene da dire grazie a Ugo e a Merensio che con una coionata han fatto registrare 1500 e passa letture...da una qualche banda un motivo ci sarà !
Firmato
L’Oca di Cavola