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Abbattere diecimila capi tra cervi e caprioli

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"Tramite l’ultimo censimento sugli ungulati si è arrivati finalmente alla decisione di abbattere tramite selezione almeno 10.500 capi, tra cervi e caprioli, per assicurare l’equilibrio della fauna in montagna e non solo. Esiste però una deroga in cui viene concessa la possibilità ai selezionatori di vendere la carne di cervo direttamente ai ristoranti, senza passare tramite i controlli igienico-sanitari obbligatori per tutti gli altri tipi di carne, creando così allarme sociale".

E' quanto afferma in un'interpellanza il consigliere provinciale della Lega nord Romano Albertini, che sottolinea inoltre come "non esista in montagna un macello autorizzato dalla Provincia per ovviare al problema di cui sopra, nonostante la materia riguardante gli ungulati sia di competenza dell'ente".

Secondo Albertini "lo smaltimento degli scarti della selvaggina in oggetto, quantificabile in svariate tonnellate, non sia possibile rintracciarne lo smaltimento, se non in modiche quantità rinvenute nei cassonetti della spazzatura, consapevoli degli obblighi onerosi a cui debbono sottostare per legge, tutte le macellerie autorizzate per ogni tipologia di animali, riguardanti lo smaltimento degli scarti". Pertanto l'esponente della Lega nord nell'interpellanza chiede di "trovare una soluzione adeguata, al fine di tutelare la salute dei cittadini come priorità ed allo stesso modo far sì che gli scarti dati dalle pelli nonché dalle ossa, sia portato nelle sedi opportune per lo smaltimento adeguato, essendovi già stato in passato un rapporto con una macelleria in zona montana, munita di tutti i regolari permessi di legge. Si auspica la possibilità di restaurare di nuovo un rapporto nell’interesse di tutta la cittadinanza".

6 COMMENTS


  1. Sarebbe ora di intervenire anche sul fattore ittico, in quanto i CORMORANI stanno svuotando i nostri laghi e i fiumi. La Provincia deve intervenire, rilasciando
    i permessi per abbattere questi uccelli che non fanno parte del nostri habitat. Si sono stabiliti nei nostri fiumi in quanto nessuno li caccia, causando danni in futuro irreparabili.

    (Rossel Ferrari)

  2. Sulla base dell’ultimo censimento
    Sulla base dell’ultimo censimento… “per assicurare l’equilibrio della fauna in montagna e non solo” propongo la restituzione dei compensi percepiti da chi qualche anno fa ha deciso per l’introduzione degli ungolati nel nostro territorio. Hanno svolto un pessimo lavoro non considerando il fattore riproduttivo dei POVERI animali. Propongo altresì la restituzione dei compensi percepiti ad oggi di tutti coloro che hanno deciso il massacro senza vagliare altre alternative. Se io non faccio bene il mio lavoro mi licenziano. Questo per salvaguardare la fauna in montagna e NON SOLO!

    (Commento firmato)

  3. Metto il fischio ai caprioli
    Salve a tutti. Sono Merensio di Bebbio. Anche se sono di Bebbio vi ricordo che non sono matto. Torno a scrivere su questo bello sito, perché il quesito dei caprioli mi sta tanto dentro il cuore che altri non ce ne è.
    Ora, io sono contadino e mi sveglio il mattino assai prestino non senza un bicchiere di vino. E’ il mio cicchetto per inissiare la giornata. Guerno e mungo le vacche e poi tornerei volentieri a riposare, ma quando Guido il casaro se è ne è andato dalla stalla esco e cosa ti vedo? Vedo che là, nel rivale della camporella, c’è un branco di caprioli che manco te lo pensi. Sapete cosa fanno? Mangiano che si ingossano, defeceno e urinino (per non parlare male) sulla mia terra. Voglio essere chiaro: io lavoro dalle 24 alle 25 ore al giorno e d’istate anche di più. Una mattina qui mi viene l’Aesselle per l’Accacipì, l’altra i i carabinieri del naso per il biofisico, l’altra la forestale per le matrecine del bosco, l’altra i vigili per il sisso e, ora, anche i caprioli con le zecche. Eh no, cari mie tutti. Io non ci sto.

    Io quando avevo meno anni il babbo mi aveva impartato ad andare al parmone. Sono ancora capace vè. Prendo due painelle robuste, ci metto il fischio e mi acchiappo i caprioli come si fa coi merlottini. Non me ne frega proprio niente che poi ci vado in galera, ma almeno la smettano di pissiare sul fieno che porto a casa che la Stella, che è la mia vacca preferita, poi non mangia e mi cala di latte. Anzi, sinceramente ci faccio pure l’arrosto che la mia povera mamma mi aveva insegnato.

    L’Albertini leggo che ha fatto l’interepellansa. Beh? Lo si scopre ora che non esiste un macello e i calciatori o noi parmonisti vendiamo in nero alle trattorie? Dovrebbero invece darci un premio che, almeno, ci caviamo le zecche di indosso e le diamo ai turisti che, sinceramente, mi fiaccano (non dico cosa) quando vanno le sere d’estate (ti ricordi le sere d’estate?) in camporella a mirare le stelle. E io lavoro.

    Detto questo volevo approfittarmi di questo sito, che in pianura uguali non ce ne è, per fare un’istanza. Gò cinquanta anni ormai, che non sono tanti perché si inciampa di più oggi, con le medicine e le diavolerie della conoscenza. Anche se mi manca un dente indavanti, c’ho un callino nel pollicione del piede e un poco temprato in zucca, sono robusto e molto sano come un pesie del Dorgola. Tutte le mattine ho scoperto che nel paese vicino c’è una bella badante e, penso, ogni tanto la guardo. Quando ero più bambino di ragasse così mica gliene erano.

    Ora se c’è una di queste che vuole una sicuressa robusta e non pagare le spese per il dormire, io mi candido come ospitalità. Magari ci metto, oltre all’alloggio, anche il fitto (ma di affitti non ne paga). Poi se sa fare la minestrina la sera, io la preferirei. Al mattino il caffelatte col pane lo preparo io, a pranso mi piace la cheresenta o i tortelli nei dì di festa (ma mai la sera). E se sono rose rosiranno. Già che ci sono vi lassio la mail: [email protected]

  4. Scoprire oggi che esiste il problema fauna selvatica in montagna è ridicolo
    La Lega monta su tutto e senza conoscere il lavoro che da anni altri amministratori hanno fatto anche in Comunità montana. Smettiamola di caratterizzarci con il colore verde (padano) e iniziamo a guardare dentro ai problemi… per risolverli. Mi risulta che Albertini sia anche un imprenditore. Ebbene, perchè non creare un macello per la selvaggina abbattuta, controllato, che crea occupazione nel territorio montano? Ad Albertini va ricordato però che la battaglia sulla fauna selvatica che distrugge il territorio montano è e sarà sempre secondaria alla battaglia che dovrebbe riguardare tutti, quella del riportare in montagna la vita e la presenza dell’uomo.
    Cosa fa la Lega nord, cosa fa il Pdl, cosa fanno a tale scopo le forze politiche che governano i comuni della montagna? A tale proposito sarebbe interessante analizzare il voto amministrativo ultimo, per capire se sono avvenuti travasi elettorali tra chi si dichiara padano o del centrodestra e chi invece vincendo i comuni del crinale ora li governa!!! Ovviamente la verifica va fatta in modo congiunto con tutti i soggetti presenti attorno ad un tavolo. Mi rendo conto che il voto e libero e segreto e come tale va rispettato. E poi smettiamola con questi saluti padani. Accetto solo quelli montanari. Il resto ognuno se lo tenga per sè i per i propri intimi.

    (Marino Friggeri)

    PS – Prima di lui altri hanno saputo fare il loro dovere. Vada in Comunità montana e chieda le interpellanze presentate dall’opposizione. Allora unita e coesa.


  5. Va bene il macello, va bene la vedita ai ristoranti, vanno bene pure i congelatori belli pieno di selvaggina dei cacciatori. Ma dei danni causati ai contadini ecc. ecc. non frega proprio a nessuno? Quando vendete la carne i soldi ricavati dovrebbero andare a chi ha subito la selvaggina. Ma questo sarebbe troppo onesto in un mondo di “furbi” come l’attuale.

    (Commento firmato)


  6. …scusate… Voi della Provincia, mi fa proprio piacere di sentire che gli ungulati sono di vostra competenza… E allora… già sono inc…..to nero, adesso mi inc…..o ancora di più dopo che sento certe cose… Sono 5 anni che ho una causa in piedi per il risarcimento danni subiti alla mia vettura causa di queste bestie… che ormai ce le troviamo anche in camera da letto… Il consigliere Albertini piuttosto intervenga presso gli uffici competenti e dica agli avvocati delle assicurazioni che la Provincia paga profumatamente con i nostri soldi di mettere mano al portafoglio e pagare i danni agli onesti cittadini che si alzano la mattina alle 4 e tornano la sera alle 18 dopo una giornata di lavoro magari anche al freddo con i piedi zuppi, quando a 1 km da casa si ritrova la macchina sfasciata e addio stipendio di due o tre mensilità per aggiustarla (se va bene)…
    Consigliere, il prossimo 1° marzo sono a Reggio in tribunale per un’ultima udienza davanti al giudice di pace, se vuole la invito a presenziare e magari prendiamo anche il caffè… Così sentirà con le sue orecchie le aberragini che tirano fuori gli avvocati delle assicurazioni per non pagare… Io per andare a lavorare ho fatto riparare la vettura, ho speso più di 2.000 euro (dico duemila euro e non duecentomila) che ho anticipato di tasca mia mia grazie all’acconto anticipato sullo stipendio dalla ditta… Se non verrò risarcito sicuramente prenderò delle iniziative… Poi ogni mattita porterò un ungulato davanti l’ufficio della presidente della Provincia, visto che abita in montagna ed è a conoscenza delle problematiche e degli incidenti che si verificano costantemente…
    Cordiali saluti.

    (Commento firmato)