Home Cronaca E se finissero le sponsorizzazioni nello sport minore?

E se finissero le sponsorizzazioni nello sport minore?

7
6

CASTELNOVO MONTI (16 febbraio 2010) - Che ne potrebbe essere del torneo della montagna, dello sport minore o… del rally dell’Appennino se scoppiare il panico?
La notizia diffusa ieri dai quotidiani di Reggio Emilia, secondo la quale la Compagnia delle Fiamme gialle di Reggio Emilia ha denunciato due imprenditori per frode fiscale attuata con false sponsorizzazioni sportive, rischia di gettare nel caos alcune delle manifestazioni sportive simbolo della nostra montagna ma, anche, il quarto settore dove le sponsorizzazioni sono uno dei principali strumenti di sopravvivenza.

Perché a quanto è dato a sapere il mondo delle fatturazioni gonfiate – la Gazzetta di Reggio in proposito porta anche un’intervista a un dirigente sportivo – è in alcuni casi una entrata economica certa che consente, ad esempio, di vedere in erba campioni di categorie importanti (tornei estivi), di rimborsare le innumerevoli spese dello sport dilettantistico o, si presume, di sostenere le grandi spese di piccoli team che intendo partecipare ai rally. Con fatturazioni gonfiate? Appunto, a volte, succede.

Secondo la Finanza questo sarebbe un meccanismo piuttosto diffuso che a Reggio Emilia attualmente coinvolgerebbe una trentina di aziende, che annotano in contabilità costi fittizi per la sponsorizzazione di eventi o associazioni sportive. Se si fa riferimento, però, a quanto letto (da 30.000 euro in su) forse però gli sport minori non rischieranno pericolosi accertamenti che, ci piace pensare, ad oggi sono stati volutamente evitati e, come è giusto che sia, a scapito di “pesci grossi”.

6 COMMENTS

  1. Non ho capito
    Scusate, ho riletto questo articolo alcune volte, ma non ho ancora capito bene. Si vuole giustificare l’evasione fiscale per finanziare lo sport? Se così è, qualunque sia l’importo, non mi sembra il sistema migliore. Si sapeva da tempo? Mi chiedo perchè non sono intervenuti prima! Secondo me, le regole vengono fatte per essere rispettate da tutti, sia a livello alto dove chi deve indagare purtroppo fa molta più fatica a causa anche di forti pressioni, che a livello basso. Oppure cambiamo le regole. Oppure la legalità si accarezza soltanto quando fa comodo?
    Grazie.

    (Elio Bellocchi)

    @CNOTA DELLA REDAZIONE Gentilissimo Elio, il suo commento è utile per aprire un interessante confronto in proposito. La parola ai lettori#C.

  2. Ma questo non è rubare?
    Secondo me siamo un po’ fuori strada. Innanzitutto queste tecniche contabili sono fattispecie penali (vedi false comunicazioni in assemblea, falso in documenti contabili, ecc.). Successivamente il messaggio che traspare è dei più vergognosi, beceri e machiavellici possibili. Non esistono ladri buoni perchè devolvono il bottino a cause giuste o di pubblica utilità e ladri cattivi definiti tali perchè si intascano il bottino. In nessun caso la frode ai danni dello Stato (collettività) può essere definita positiva. Inoltre non mi sembra proprio che alcune manifestazioni citate (vedi Torneo della montagna) siano proprio sport minori, visto che alcuni giocatori arrivano a percepire come compenso 1000 € a partita. E questi sport si reggerebbero bene anche senza queste sponsorizzazioni false visto che il nostro ordinamento ha previsto la possibilità di “scaricare” questi importi integralmente. Infine bisogna ricordare che gli eventi e le società sportive sono ampiamente sostenute dagli enti pubblici; basti pensare alle strutture necessarie, il loro mantenimento e i contributi a fondo perduto nei confronti delle società stesse.

    (Fabio Bizzarri)


  3. Concordo con chi sostiene che il capitolo sponsor dovrebbe essere più controllato perché molte aziende fanno da sponsor per fare dell’evasione fiscale. Concordo con l’operato della GDF che cerca di scovare prima i grandi evasori e poi i piccoli evasori come questi. Perfettamente d’accordo con l’intervento di Elio, le regole ci sono e vanno rispettate/fatte rispettare.

    (Luca Malvolti)


  4. Gestisco un’associazione culturale di promozione sociale e so che la consuetudine delle extra-fatturazioni è molto diffusa. Noi da anni siamo rispettosi della legge, anche se questo ci danneggia nei confronti degli sponsor, perchè soffriamo della “concorrenza sleale” di altre associazioni disposte a fare diversamente. Però penso che le associazioni di volontariato abbiano un obbligo morale di trasmettere anche valori di legalità. Per cui ben vengano i controlli della Guardia di Finanza.

    (Commento firmato)