Si è svolta nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 nell'Agriturismo “La Latteria” di Sordiglio, la due giorni di venti ragazzi Civilisti presso la Caritas e casa Betania di Albinea. Sordiglio è un paese nel comune di Casina ubicato a pochi chilometri dalla celebre Votigno, centro spirituale tibetano presieduto da un buddista chen (possibile che picchio sempre lì, mah...). L'occasione molto trasversalmente ha permesso di conoscere prodotti montani, quali l'erbazzone col riso, il risotto coi funghi, prodotti in larga parte dalla suddetta cooperativa. La cooperativa, va detto, è tutt’altro che un semplice agriturismo, ma è inserita in una ben più ampia prospettiva. La famiglia che gestisce l'azienda è infatti la famiglia Gozzi, tra cui Pietro, figlio maggiore che da tempo ha fatto una scelta di servizio per il suo territorio. Pietro - ha spiegato nella serata - è stato servizio civilista in Kosovo, quando ancora c'era l'obiezione di coscienza. Questo l'ha aiutato a maturare un particolare tipo di percorso, tutto rivolto all'aiuto dei più bisognosi. “La Latteria”, infatti, è inserita nel contesto della Cooperativa sociale “Il Piolo”.
Parliamo di questa attività. La cooperativa “il Piolo” sceglie oggi di rivolgersi a ragazzi minori con disagi sociali, spesso immigrati con o senza genitori. La realtà punta sul territorio in quanto è ben radicata e al momento in cui il ragazzo deve scegliere il lavoro questo gli è facilitato, sia perché ha già delle conoscenze, sia perché la cooperativa lo indirizza verso l'ambito a lui più consono. E' insomma un passaggio di testimone che non avviene a livello singolo, ma la progettualità condivisa lo aiuta ad essere accompagnato. I minori sono senz'altro una delle categorie più importanti da difendere. Il sociale è un tema molto importante che va affrontato e a questo tende a convergere anche il mestiere dei ragazzi che, traslitterato, è la difesa “non violenta” della Patria.
I ragazzi in Servizio Civile della Caritas e di Casa Betania sono affiancati in questo anno di servizio dai formatori a partire dal settembre scorso quando è cominciato l’anno di Servizio Civile. I progetti finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui stiamo svolgendo servizio, prevedono infatti un periodo di “educazione al mestiere” (la formazione generale) che si svolge durante la prima metà dell'anno che è terminata con la due giorni. Le tematiche affrontate durante questo percorso sono quelle dell’educazione alla legalità, alla diversità, la difesa della patria, la storia del servizio civile.
Lo scopo della due giorni in cui i ragazzi delle realtà ecclesiali sono stati in parte affiancati dagli OLP (Operatori Locali di Progetto), i “capi dei vari dislocamenti”, è stato quello di iniziare la sensibilizzazione, che vedrà una sempre più presente e massiccia opera di informazione ed educazione ai valori del servizio da parte di noi ragazzi. In questo modo altri giovani potranno conoscere la proposta del Servizio Civile.
Le realtà su cui operano i ragazzi sono varie, ma tutte si occupano di valorizzare quelle persone, dal grande potenziale umano, che si trovano nelle realtà più disagiate, un esempio su tutti il Centro di Ascolto, rivolto alle persone più povere. Per non dimenticare nessuno, tra i progetti le Case della Carità, l'Oratorio Cittadino, il Granello di Senapa e Casa Betania. La sensibilizzazione interesserà l’intera diocesi, dal Po alla montagna. Purtroppo, per quanto coinvolto in prima persona in questa attività non posso fare azzardate previsioni, come si suole dire traducendo liberamente dall'inglese, è un lavoro in progresso.
Nota negativa: le precipitazioni nevose hanno interessato soprattutto la collina reggiana e quindi la due giorni è stata resa difficoltosa dal maltempo. Ma non sottovalutate la sensibilizzazione…