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Interrogazione della senatrice PD Leana Pignedoli sui “comuni montani”

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La senatrice PD Leana Pignedoli ha presentato in questi giorni un’interrogazione relativamente ai criteri di individuazione dei comuni montani in osservazione ai dispositivi della Legge Finanziaria 2010. La legge finanziaria 2010, all'articolo 2, comma 187, ha infatti previsto che “sono considerati comuni montani i comuni in cui almeno il 75 per cento del territorio si trovi al di sopra dei 600 metri sopra il livello del mare”, dando ad intendere di aver modificato in senso restrittivo, il criterio di classificazione dei “comuni montani”.

"L'altitudine come unico criterio e' assurdo e in contrasto con quelli indicati nelle disposizioni normative che precedentemente hanno disciplinato l’attribuzione della qualità di comuni montani" commenta la Pignedoli. Per effetto di questa legge, moltissimi comuni non saranno più considerati montani, nella sola Regione Emilia Romagna ben 94 comuni su 125. Se questo dovesse essere l'unico parametro penalizzerà fortemente i cittadini e gli operatori economici.

I comuni non più considerati “montani”, i loro abitanti e le loro imprese perderanno infatti il complesso delle misure agevolative previste per i comuni montani a partire dai servizi: pluriclassi ed istituti comprensivi, misure di sostegno per anziani, disabili e giovani, per le imprese, indennità compensativa per agricoltori ed allevatori.

"E' proprio di questi giorni una sentenza della Corte costituzionale che conferma quanto stiamo sostenendo con forza come gruppo Pd, come stanno sostenendo i sindaci della nostra montagna. L’altitudine come unico criterio e motivo di esclusione dai finanziamenti è incostituzionale".

Così emerge dalla sentenza n. 27/2010 della Corte costituzionale in risposta ad un ricorso fatto dalla regione Liguria in merito ai tagli operati dalla stessa legge finanziaria 2010 sui trasferimenti erariali a favore delle comunità montane. L’adozione di un criterio altimetrico è infatti del tutto irragionevole, in quanto non dipendono dalla mera altimetria le condizioni di maggiore o minore isolamento, di maggiore o minore difficoltà di comunicazione ed ogni altra condizione che possa suggerire di sostenere determinate comunità invece di altre.

"Di fronte a questa situazione, anche alla luce di questa recentissima sentenza, abbiamo chiesto al governo quali siano i criteri uniformi per la classificazione dei comuni montani valevoli ad ogni effetto di legge e come di conseguenza deve essere interpretato l’art. 2, comma 187 della legge finanziaria".

6 COMMENTS

  1. Secondo me è giusto differenziare
    Villa Minozzo, Ligonchio, Collagna, Ramiseto sono comuni di montagna sia per distanza dai servizi principali (ospedali, scuole, ecc.) sia perche localizzati vicino al crinale e scomodi da raggiungere dalla città. Castelnovo ne’ Monti, Vetto, Casina, Toano, Baiso sono comuni di collina; non hanno gli stessi problemi e gli stessi disservizi, quindi è giusto differenziare.

    (Un montanaro che vive sui monti)

  2. X montanaro che vive sui monti
    Hai ragione, differenziamo, ma non i comuni; differenziamo le menti malate dei politici che non sanno o non voglio sapere come stanno le cose. Alcuni esempi.
    Secondo il tuo pensiero c’è differenza tra i comuni citati? Ti faccio alcuni paragoni: a Collagna cade la neve! Giusto! A Vetto/Casina/C. Monti no! A Collagna si accende il riscaldamento; a Vetto/Casina/C. Monti no! A Collagna si vive molti disagi dell’essere in montagna; a Vetto/Casina/C. Monti no! A Collagna ci sono i monti; a Vetto/Casina/C. Monti no! C’è forse il mare?
    Tanti ne potrei fare, ma serve solo ricordare che l’ETICHETTA montagna è quella che fa la differenza nei trasferimenti dallo STATO/REGIONE/PROVINCIA ed infine COMUNI. Se vogliamo parlare di montagna e di enti inutili e di seggiole scaldate, allora ben venga il dialogo, ma non ci prendiamo in giro, per cortesia!!! Quella di Calderoli è una trovata marcata Silvio, di dubbia trasparenza. Dimenticavo Sestola, rinomata stazione sciistica: non è più MONTAGNA.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)

  3. Mah…
    Per commento firmato, quello che dice che Castelnovo non è montagna…
    Mi sembra un po’ forzato dire che Castelnovo sia località di collina… Siamo a 700 metri, abbiamo la pietra a 1000. La maggior parte di noi per andare a lavorare si fa un’ora di macchina per andare tutti i giorni a Reggio; quando il tempo fa le bizze la neve si ricorda che siamo un paese di montagna e quindi decide di imbiancare le strade; anche il vetroghiaccio non si scorda mai di noi. Ma a parte queste piccole cose che possono dire che siamo montanari, credo che le persone si sentano tali. Io mi sento montanaro e dirò di esserlo anche se il Cavaliere dovesse dire che non lo sono! Poi se c’è chi è più montanaro di altri quello mi sembra evidente. Il commento firmato che si definisce montanaro che vive sui monti, rispetto a Mauro Corona risulterà sicuramente un collinare… Dipende sempre dai punti di vista.
    A Leana Pignedoli porgo invece i miei sinceri complimenti e ringraziamenti e aggiungo che per fortuna in Senato c’è una montanara che pensa a tutti i montanari.

    (Alessandro)

  4. Non credo ci sia bisogno di commentare
    E’ solo di pochi giorni fa che da qualche tg nazionale ci è stato propinato un servizio in cui si vedevano i parlamentari cimentarsi in una “gara” di sci a Sestola (primo fra tutti Tremonti); spero fra questi ci fosse anche Calderoli e spero abbia notato come si scia bene in collina o pianura… Non so come classificare ora la zona di Sestola… Forse bisognerebbe chiedere a lui? Scusate lo sfogo…

    (Elisabetta Marmiroli)