Ecco di nuovo don Marco! Preciso e costante, ecco il suo "messaggio" di inizio mese che proviene dal Brasile, la terra in cui si trova in missione. Lo pubblichiamo e lo salutiamo caramente.
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Oi amici, mi sembra che il 1° del mese arrivi molto in fretta,…sto sempre scrivendo. Il bello è che quando vedete l'oggetto e il mittente sapete già di cosa si tratta e decidere cosa farne!
Sto bene ed è stato un periodo abbastanza tranquillo (si fa per dire); gennaio è il mese di ferie, almeno per chi lavora in ambito pubblico. Sono le vacanze estive, le scuole riprenderanno agli inizi di marzo (prima del carnevale neanche a parlarne). Molti parenti emigrati in San Paolo tornano a visitare le famiglie e i luoghi di origine e molte volte ne approfitano per battezzare i loro figli, matrimoni e via... in questo senso si lavora più che negli altri mesi.
Tanto per avere un'idea si calcola che gli emigrati in San Paolo solo qui di Ipirà siano più di 22.000 e i giovani continuano ad andare. Sognano una vita migliore: a volte riescono, a volte devono fare sacrifici incredibili. Difficilmente tornano indietro per abitare nella loro terra, anche quando non riescono a trovare un lavoro che permetta di vivere con dignitá.
Vi auguro un buon inizio del camino quaresimale e per noi inizia (il giorno delle ceneri) la Campagna della Fraternità, questanno dal tema "Economia e vita". Magari nella prossima lettera ve ne parlo.
Carissimi, vi auguro molta pace, un po' di sole e per noi chiedete sempre un po' di pioggia (qui il sole non manca).
Um abraço a todos
(Pe. Marco Ferrari)
