Un progetto di sviluppo triennale per rilanciare il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, come motore di sviluppo del territorio e delle comunità locali, oltre che come strumento di tutela e salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
E’ questo l’impegno unitario che hanno assunto oggi, a Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Province di Reggio e Parma, Ente e Comunità del Parco, firmando un Protocollo d’intenti che individua otto diversi settori di intervento:“Questa firma, che segue di due giorni il Protocollo sottoscritto con Liguria e Toscana, contribuisce a fare del sistema dei parchi uno dei punti di forza di una idea di sviluppo rivolta al futuro, che punta su Appennino e mare, su ambiente e turismo sostenibile per dare nuove opportunità ai nostri territori – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli - In particolare, con questo Protocollo, sosterremo il progetto dell'atelier Acqua ed Energia avviato tra Parco nazionale e Reggio Children a Ligonchio, che rappresenta una eccellente traduzione di questa idea”.
Con l’assessore Zanichelli hanno firmato il protocollo l’Assessore a Cultura, Paesaggio e Ambiente della Provincia di Reggio Roberto Ferrari, l’assessore al Turismo della Provincia di Parma Gabriella Meo e il Presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli, presenti i rappresentanti dei Comuni e Comunità montane del territorio.
"I parchi rappresentano una delle eccellenze d'Italia ed è fondamentale incrociare le politiche territoriali anche per utilizzare al meglio le risorse sempre più esigue messe a disposizione dal Governo", ha detto Giovanelli, mentre l'assessore Ferrari ha sottolineato "come questo Protocollo rientri nella politica di area vasta che caratterizza l'azione della Provincia di Reggio" e l'assessore Meo ha affermato che "i parchi ricoprono un ruolo centrale per la Provincia di Parma nell'opera di innovazione del governo del territorio".
Il progetto triennale 2010-2012 prevede - oltre ad azioni per migliorare il patrimonio naturale del Parco, in linea con le strategie dell’Onu e della Unione europea - la promozione del turismo dentro al Parco e nei Comuni limitrofi, in una logica di vero e proprio distretto turistico integrato; l’ammodernamento e la promozione della filiera agro-alimentare di qualità (il primo riferimento è alla produzione del Parmigiano Reggiano); il sostegno a progetti innovativi e di eccellenza per le attività di formazione, ricerca e didattica, quali quello dell’Atelier delle Acque e delle Energie di Ligonchio per la realizzazione di un laboratorio della pedagogia della scienza rivolto a educatori, insegnanti, bambini e ragazzi per apprendere in modo innovativo le tematiche legate all’acqua ed alle energie rinnovabili; la valorizzazione dei legami tra i cittadini emigrati dall’Appennino Tosco-Emiliano ed i loro discendenti.
Di particolare importanza l’impegno a sostenere il progetto “Parchi di mare e di Appennino”, che vede unite le Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Marche nel rilancio di un’area molto estesa (50 km di raggio) di grande pregio e potenzialità naturalistiche, storiche, culturali, enogastronomiche.
Oltre a Regione, Province ed Ente Parco, quali enti promotori, il progetto coinvolgerà diversi Comuni, le Comunità Montane reggiane e parmensi, i protagonisti sociali ed economici delle aree interessate.
L’impegno infine è individuare tutti i finanziamenti entro sei mesi dalla firma di oggi.