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La mina: “Ai cittadini reggiani chiediamo scusa. Anche a nome dei dipendenti Anas”. MA LA LETTERA E’ FALSA. Le scuse del Comitato 63 per averla diffusa. LA NOTA “VERA” DEI SINDACATI

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Timori a sinistra. Bordate al governo. Di questo passo il tema della ss 63 potrebbe diventare una mina pronta a esplodere nelle mani dell'ultimo che la prende...
Anticipiamo una clamorosa lettera nella quale i sindacati regionali dei lavoratori, in maniera unitaria, anche a nome dei dipendenti Anas si dissociano dall'ingegner Russo ed esprimono solidarietà al Comitato...

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"Egregio Signor Roberto Malvolti
Presidente Comitato Strada Statale 63
Inviata a mezzo fax

Gentile Presidente,

Le scriventi organizzazioni sindacali desiderano con la presente inviare a Lei e a tutti i cittadini del reggiano, le proprie sentite scuse per l’ingiustificabile comportamento dell’ING. Lelio Russo e per la gravità delle sue affermazioni dalle quali, anche a nome dei dipendenti del compartimento ANAS di Bologna, ovviamente ci dissociamo nella maniera più forte e decisa.

Nella speranza che Lei possa comprendere la situazione di profondo imbarazzo e di vergogna con la quale è stata appresa l’ultima infelice iniziativa dell’ING. Lelio Russo, ci complimentiamo con Lei per la determinazione APOLITICA con la quale invece TUTELA gli interessi dei cittadini.

Confidiamo nell’autorevole intervento delle ISTITUZIONI politiche locali e Regionali presso la Presidenza di ANAS SPA affinché l’ING. Lelio Russo venga chiamato a ricoprire ruoli ed a svolgere funzioni più adeguate alle sue capacità UMANE e PROFESSIONALI.

(I responsabili Regionali sindacali Emilia-Romagna FILT CGIL - FIT CISL - UILPA ANAS - SADA FAST CONFSAL – SNALA CISAL - UGL)

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E di seguito la replica del Comitato

"FILT CGIL
FIT CISL
UILPA ANAS
SADA FAST CONFSAL
SNALA CISAL
UGL
Gentilissimi referenti delle sigle sindacali all’indirizzo, riceviamo con immenso piacere la vostra missiva, ove riportate le scuse a tutti i cittadini del reggiano.
Ci faremo portavoce delle vostre a tutti i cittadini delle nostre zone.
Vi ringraziamo del riconoscimento ed apprezzamento del nostro operato e del nostro coordinatore, visto la corrispondenza allegata alla vostra missiva, ci pare inutile rimarcare il motivo per cui è nato il comitato.
Ci va di sottolineare il fatto per cui riteniamo INOPPORTUNO la permanenza dell’ING. Nella sede di comando del compartimento Emilia Romagna, non per la esternazione di carattere “politico” sulla quale possiamo soprassedere, ritenendola di carattere “personale”, ma non possiamo sorvolare sul fatto che l’ING. permette a suoi concittadini di circolare su una strada INSICURA ED OBSOLETA, priva di una benché minima manutenzione (prima della nascita del Comitato) di aver ignorato la nostra segnalazione sullo stato della strada SS63 Al Km 43,800 inviata in data 23/11/2009, situazione che ha contribuito alla frana del 08/12/2009, quanto è costato riaprire la strada? Quanto sarebbe costato pulire le cunette?
Dello stato di abbandono delle Case Cantoniere con notevole danno al patrimonio IMMOBILIARE dell’ANAS e di conseguenza dei cittadini ITALIANI.
Del danneggiamento causato alla strada causato dalla non manutenzione.
Dall’aver raccontato ad ONESTI cittadini che tutto era colpa dei POLITICI locali e Regionali.
Questo è quanto, nulla di più o di meno, tutto documentato, per concludere auspichiamo che “qualcuno” chieda conto dei danni materiali e ambientali, visto che le GALLERIE continuano ad essere illuminate a “GIORNO” 24 ore su 24, le ventole girano e noi paghiamo!!! E quanto paghiamo.
Con l’occasione porgiamo distinti Saluti

(Comitato strada statale 63)

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MA LA LETTERA DEI SINDACATI E' FALSA. LE SCUSE DEL COMITATO 63

Riceviamo dal COMITATO 63 e pubblichiamo

Apprendiamo telefonicamente dal Sig. Petrucci del sindacato FIT Cisl che la missiva pubblicata da REDACON a firma di tutte le sigle sindacali è FALSA, lettera da noi ricevuta a mezzo fax. Sconcertati chiediamo scusa a tutti i lettori di REDACON ed anche all'Ing. Lelio Russo. Riteniamo IGNOBILE e VERGOGNOSO che si cerchi di strumentalizzare il Comitato SS 63 per combattere una FAIDA interna ad ANAS, in nessun modo possiamo avvallare una battaglia PERSONALE condotto con mezzi subdoli come lettere false. Il comitato ha sempre "giudicato sul piano lavorativo" l'Ingegnere, ma mai attaccandolo sul piano personale, per nostra cultura inviolabile. Supporteremo con tutta la documentazione, QUALSIASI azione che le sigle sindacali vorranno intraprendere per individuare il o i colpevoli di un gesto così vergognoso.

(Roberto Malvolti, per il Comitato strada statale 63)

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LA NOTA "VERA" DEI SINDACATI

"Con la presente le srganizzazioni sindacali dichiarano la propria totale estraneità al contenuto della nota inviata in data 25.1.2010 a codesto Comitato e pubblicata oggi su Redacon, nella quale è stato fatto un uso non autorizzato e strumentale delle loro sigle sindacali da parte di sconosciuti. La stessa nota, inoltre, riporta firme non apposte dai responsabili delle medesime organizzazioni sindacali. Pertanto, dissociandosi nel modo più ampio dal contenuto della nota in questione, le scriventi organizzazioni sindacali condannano il gravissimo episodio, teso evidentemente e unicamente a gettare discredito su di loro, sull'Anas e sul capo compartimento, strumentalizzando il Comitato Strada Statale 63. Queste organizzazioni sindacali, inoltre, si riservano di tutelarsi anche in sede legale.
Si coglie l'occasione per porgere distinti saluti.

(Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilpa-Anas, Ugl, Sada Fast Confsal, Snala)

3 COMMENTS

  1. Responsabilità…
    Io credo che la cosa più importante, come sempre, sia l’azione: più tempestiva è e meno problemi si hanno in futuro. Riguardo la SS 63 questa “azione”, ovvero la messa in sicurezza del tracciato, la rettifica di alcuni tratti, la pulizia delle cunette, la sistemazione dei guard rails, la pavimentazione, NON c’è stata. Questo fatto è sotto gli occhi di chiunque percorra questa arteria. Di chi sono le colpe? Dell’ANAS certamente, visto che di strada statale si tratta; della Regione ugualmente, visto che detta la priorità degli interventi. Ritengo che ciò che ORA, non tra 10 anni, si debba fare è agire in tempi rapidi per supplire alle carenze del passato e dotare finalmente la nostra montagna di una statale moderna e sicura!
    E’ veramente stucchevole e controproducente questo rimpallarsi le colpe, specialmente quando i colpevoli si trovano da ambo le parti in causa (ANAS e Regione). L’uscita dell’Ing. Russo è stata senza dubbio infelice, così come intollerabile è l’arroganza con la quale la presidente Masini apostrofa chiunque non sia perfettamente allineato al suo “pensiero illuminato ed infallibile”. Quello di cui tutti i responsabili politici di questa vicenda dovrebbero interrogarsi (e vergognarsi…) è che ci sia bisogno di un COMITATO DI CITTADINI, volontari, non pagati, senza interessi economici personali, LEGITTIMATO dal consenso popolare di migliaia di firmatari (ci spieghi la signora Masini cosa intende lei per legittimazione popolare: Le ricordo che il suo nome sulla scheda era già prestampato, nessuno lo ha scritto come preferenza…), il quale PORTI ALLA LUCE la terribile incuria di questa vitale arteria.
    Se i politici ed i tecnici non sanno fare il proprio lavoro, piuttosto che cambiare rappresentanti, nel senso di colore politico, bisognerebbe cambiare l’intera classe dirigente… ma questa è utopia, purtroppo…
    Esprimo quindi il mio sostegno al Comitato Popolare (nel senso originario e genuino del termine) ed auspico l’inizio di una stagione di fatti ed il termine di quella delle chiacchiere inutili.
    Cordialmente.

    (Riccardo Bigoi)

  2. La “bufala”
    Apprendo solo oggi della notizia della “bufala”, già avevo letto della lettera dei sindacati. Mi domando: possibile che il comitato abbia preso per buona questa comunicazione senza accertarsi prima della sua veridicità? Come mai @CRedacon#C non ha chiesto garanzie al comitato sul documento da pubblicare? Di questo sono veramente sconcertato! Ho paura, e spero di non tirarmi addosso l’ira dei 10000 aderenti al comitato e del suo presidente, per i quali nutro stima per la strada difficile intrapresa, che un pizzico di ingenuità e senso di rivalsa abbiano prevalso sulla ragione e la lucidità.
    Grazie.

    (M.S.)

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    @CCi siamo fidati di una fonte di cui finora non abbiamo mai avuto, e non avevamo motivo, di dubitare. Fonte che comunque ha mostrato correttezza, appena appreso del qui pro quo, nell’avvisarci di quanto accaduto, rimanendo per prima costernata ed emettendo una nota al riguardo. Stessa cosa che hanno ritenuto di fare i sindacati “millantati”. Ci scusiamo comunque con lei e coi lettori.

    (red)#C

  3. Grazie
    Rispondo personalmente a M.S. ammettendo la mia ingenuità a posteriori. La lettera è un fotomontaggio che riporta le firme “ORIGINALI” dei referenti regionali, riconosciute in parte dagli stessi interessati. Il formato della lettera riporta tutte le sigle sindacali, che io personalmente ho controllato prima di inviare il comunicato. La lettera è un falso “VERO” fatto da persone a conoscenza del modus operandi dei sindacati in “comunicati” congiunti. Mi scuso nuovamente con tutti i lettori per il “TIRO” fatto a noi ed involontariamente divulgato. Ringraziamo come sempre @CRredacon#C, ma speriamo che a nostra/mia discolpa vi sia la velocità con cui abbiamo dichiarato che era FALSA. Il fatto è stato prontamente chiarito anche con i SINDACATI.

    (Per il Comitato strada statale 63 Roberto Malvolti)