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Montemerli: “Statale 63? Ok, ma ancora prima la banda larga”. Masini: “Anas da abolire”

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(CASTELNOVO NE’ MONTI) – Sul palco del Teatro Bismantova, seduti sulle poltrone, Alessandro Govi, sindaco di Busana, Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna (e candidato per il nuovo mandato: le elezioni sono in programma il 27 e 28 marzo prossimi), Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, e Leana Pignedoli, senatrice Pd.

Ha introdotto il primo. Che ha prima di tutto voluto giustificare l’assenza di Errani dello scorso novembre: “Era impegnato nell’assemblea che lo ha ricandidato alla presidenza della Regione per il nostro partito”. “Le politiche regionali – ha affermato – sono decisive per la tenuta del nostro territorio; a differenza di ciò che fa il governo: vedi l’ultima Finanziaria” (il riferimento è alla proposta Calderoli per la ridefinizione dei criteri in base ai quali un comune è considerato montano o no). “Siamo in una crisi economica gravissima, i comuni hanno fatto quel che potevano, spalleggiati dalla Provincia e dalla Regione. Senza la Regione i sindaci dei comuni del crinale potrebbero chiudere il Municipio e consegnare le chiavi”. “Abbiamo bisogno – ha sostenuto – della piena valorizzazione del Parco nazionale, di snellire la burocrazia, della collaborazione della Regione per la manutenzione e il miglioramento della statale 63 (il fattore viabilità comunque è importante insieme al mantenimento di servizi altrettanto importanti)”. “E gli enti locali stanno supplendo a ciò che non fa Anas: ma tali enti sono in difficoltà e non potranno continuare a lungo a sostenere questa parte. Lo Stato, finanziariamente, è a zero; tutti gli ultimi interventi fatti sono dei governi di centrosinistra”. “In sostanza, teniamo ben presente una cosa: la statale è appunto… statale”.

Il primo intervento del pubblico è stato di Roberto Malvolti, le cui espressioni che più hanno sconcertato abbiamo già riportato. Ha anche detto al presidente Errani qualcosa sui tempi di percorrenza: “Da Reggio per arrivare al Cerreto occorrono circa 1h e tre quarti, tanto quanto serve, più o meno, per arrivare in Trentino… Qualche ammodernamento della strada è stato fatto, ma nel complesso essa rimane quella ‘del duca’”. Riecheggiando vagamente una frase di J.F. Kennedy: “Politici, non chiedetevi quel che avete fatto, ma quel che potete fare (per la nostra montagna)…”.

Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti: “All’Anas ci siamo ormai andati tutti, frustandoci. Speriamo nell’aiuto della Regione”. Fa presente il problema della galleria del Seminario, “con quel semaforo verde perennemente acceso…”. Ma c’è qualcosa di ancora più importante della statale, a parere suo: “La banda larga. Dovremmo rendere prioritaria la copertura dell'Appennino”. Anche lei accenna alla questione dei comuni montani e il conseguente rischio di perdere risorse, polemizzando con la Lega Nord, di cui Calderoli, viceministro alle infrastrutture, è esponente.

L’assessore regionale alla mobilità Alfredo Peri (un altro esponente della giunta Errani oggi presente; uno “spiegamento di forze” che forse tende a rinforzare un po’ nella giornata odierna la “buca” del convegno precedente): “La statale 63 è una priorità da vent’anni. E’ tanto, ma se le priorità non vengono soddisfatte rimangono tali. Perché non vengono soddisfatte? Perché dipendono dalle scelte e dalle disponibilità di fondi che il governo assegna ad Anas”. “Anas – sottolinea – è obbligata a curare le strade statali; ma purtroppo sono le logiche amichevoli che determinano la sorte di questa e quell’altra opera pubblica…”. Siamo sulla scia di quanto riportato solo poco prima da Malvolti. In fondo, è ciò che si immagina accada… “Molto di quello che si apprende dai media su Anas lo considero ‘fuori dai coppi’, ma chiederemo conto di quello che stanno materialmente facendo e quali risorse sono disponibili”.

Gian Luca Marconi, sindaco del comune che ospita il convegno, dice di condividere la Montemerli: “Col fondo per la montagna abolito qualcosa perderemo. E ciò avrà ripercussioni anche sulle associazioni di categoria: artigiani, commercianti… C’è un appello qui fuori da firmare; vi invitiamo a farlo. Contesto chi dice che gli enti locali non facciano il loro dovere”.
E informa che l’appalto per il Ponte Rosso si avrà tra la primavera e l’estate e che per il tratto Ca' del Merlo-Croce, per il quale sono stanziati 12 milioni, “come al solito i progetti vengono fatti dagli enti locali…”.

Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale, spiega che l’impegno sui prodotti eccellenti della nostra terra (Parmigiano Reggiano di montagna) “non dev’essere residuale”. “La fase di crisi: cerchiamo di vedere, oltre le difficoltà, anche le opportunità”. Parla di rete commerciali efficiente, di comparto agricolo competitivo, di turismo. “Facciamo proposte alla Regione che possano essere prese in considerazione”.

Romano Albertini, esponente montano della Lega Nord, rileva come di “federalismo si parli in funzione elettorale; mi fa comunque constatare tanti federalisti a sinistra…”.”. “Credo che il presidente Errani conosca bene le vere finalità della proposta Calderoli: risparmiare, evitare sovrapposizioni di funzioni…”.

A questo punto, dati i tempi (come al solito si era iniziato con la mezz’ora “accademica” di ritardo), Govi fa presente che la parola ora passa ai relatori sul palco. Fabio Filippi, consigliere regionale Pdl, voleva intervenire. “Non parleranno neppure gli altri quattro consiglieri (del Pd) presenti…”. Filippi allora fa per uscire dal catino e così Errani lo ferma e gli consente di dire la sua. “Perché noi siamo normal, ospitali (ma mica fessi)…”.

Fabio Filippi, dunque: “Non m’importa destra o sinistra, l’importate sarebbe uscire di qui con qualche risultato. Se lei, presidente Errani, mettesse qui lo stesso impegno che mette in Romagna (Errani è romagnolo di Massalombarda, Ravenna, ndr) la nostra strada sarebbe già a posto”.

Quindi tocca a Sonia Masini (che era stata fermata da Errani per far posto a Filippi). Prima di tutto si occupa della Lega Nord, di cui sottolinea l’occupazione del potere e il “bullismo politico”. Poi tocca il tasto del sistema informativo: “Non si sa mai quale sia la verità. I media danno spazio a tutti, naturalmente, ma dal dopoguerra ad oggi non vi è mai stata tanta confusione”. Ragion per cui: “Faremo chiarezza su come abbiamo lavorato con documenti alla mano. Mentre parla scorrono intanto sullo schermo delle diapositive che si prefiggono di far rilevare lo stato dell’arte della statale 63 in quei punti dove sono previsti interventi. “Quando si parla di un territorio comunque non si parla solo di strade, ma di un insieme di condizioni che possono permettere di vivere bene. Non ci pensiamo come territorio staccato od in opposizione ad altri territori”. “Crisi: c’è bisogno di innovazione e di capire quali settori meritino investimenti”. Appennino zona importante nell’ambito della nostra Regione, sostiene la presidente della Provincia. Che poi aggiunge: “E’ la solitudine la vera piaga delle nostre zone. Ragion per cui i servizi devono essere sempre più vicini alle famiglie”. Messaggio per il Comitato strada statale 63: “Non nasce con esso l’interesse verso questa strada: bisogna che lavori insieme alle istituzioni e non contro”. E mentre rilancia l’ipotesi del traforo del Cerreto, ecco il siluro per l’Anas: “Dovrebbe essere abolito”.

La sen. Leana Pignedoli si limita a pochissime parole (sono ormai le 13 e dice di rinunciare al suo intervento per lasciare tempo ad Errani). Fa presente che “la montagna non è abbandonata”; che lo scorso anno “per la prima volta è calato il Parmigiano Reggiano”; fa presnte “il calo di liquidità nel settore commerciale”. In sostanza: “il governo parla di federalismo ma sta facendo altro; occorre affrontare i problemi senza demagogia e populismo: con un comma (si riferisce alla norme di legge, ndr) si cancella la montagna”.

Infine, ecco Vasco Errani. Si alza e parla alla sala (piena) in piedi. Riprende, all’inizio, un tema già toccato dalla Masini: “Non c’è cosa più difficile, in questo Paese, oggi, che far capire come stanno le cose”. Dopo aver affermato, come già riportato in un nostro primo breve pezzo di cronaca, che le istituzioni sono di tutti e al di sopra delle parti, risponde con una battuta a Filippi, che spesso lo ha “ripreso” sul tema della sua parzialità a favore della Romagna: “Lei – gli dice – lo sa che quando vado in Romagna mi dicono che lavoro solo o soprattutto per l’Emilia? Vuole venire con me a rispondere a quelle persone?”. Poi, nel merito: “Abbiamo portato la Regione Toscana a convergere su certe priorità, ma il problema dei finanziamenti ha dietro la mano di Tremonti. Io parlo con cordialità con Calderoli, che vedo di frequente per via dell’incarico che ho di responsabile della Conferenza delle regioni. Sono uno che crede al federalismo, ma chiedo di vedere i conti. Il federalismo fiscale quanto darà alla nostra Regione? Perché – parla indirettamente ai ministri citati – non ce lo dite? Su quanto possiamo contare? Non lo sappiamo”. Risposta alla Montemerli: “Banda larga entro il 2011”, afferma, “e saremo la sola regione in Italia”. Poi, per espressa ammissione, qualche concessione alla campagna elettorale in corso. “Quello che facciamo per i servizi (scuola, sanità, socialità, assistenza) nelle zone montane, dove i costi sono oggettivamente superiori, è qualcosa di unico”. “Dobbiamo porre l’accento sullo sviluppo verde e formare nel contempo delle apposite figure professionali”. “Usciamo dal pollaio della vecchia e della nuova politica”.

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2 COMMENTS

  1. Facciamo un piano di eliminazione per gli enti. Poi realizziamolo
    Quando è stato dato maggior potere alle regioni, al fine di evitare un carico eccessivo dei costi della politica, si parlava anche di eliminare le province… “COME SEI NERO DISSE IL MERLO AL CORVO”.
    Cordialmente.

    (C.V.)

  2. Forse sbaglio qualcosa
    Gentile Montemerli, forse sbaglio qualcosa, mi illumini lei, sono un artigiano (falegname) di Busana, non ho capito se con la “banda larga” posso ricevere anche tavolame e materiali per il mio lavoro. Grandiosa priorità, complimenti per la proposta. Non ho parole… che un sindaco ex presidente della Comunità montana affermi tali priorità. Si spiega quindi lo stato della viabilità in montagna, se queste sono le priorità.

    (Fabio Leoncelli)