"Ci è stato segnalato che presunti consulenti sulla sicurezza stanno proponendo, a privati ed aziende, l’acquisto di materiale, libri e altro: tutto inerente la sicurezza antincendio. In queste proposte, solitamente telefoniche, si millantano obblighi di legge e si sottintendono 'minacce' di pesanti contravvenzioni da parte dei Vigili del fuoco in caso di mancati acquisti".
Così l'inizio di un comunicato diramato quest'oggi dalla sede provinciale reggiana.
"A fronte di quanto sopra il Comando dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia desidera sottolineare chiaramente che non esiste nessun rapporto di alcun tipo tra il Corpo e le persone che propongono l’acquisto dei citati prodotti, che non esiste alcun testo legislativo che ne obbliga l’acquisto e che pertanto nessuna sanzione potrà essere elevata a coloro che rifiuteranno tali proposte di vendita".
Il comando specifica che "non desidera entrare nel merito della qualità del materiale offerto, nè sollevare obiezioni sulla legittimità di queste persone a svolgere la propria attività commerciale, ma fondamentale è invece che sia chiaro e netto il distacco tra un organo dello Stato, deputato a garantire e controllare la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, e coloro che danneggiando anche la propria categoria di professionisti e consulenti approfittano della buona fede o del timore dei cittadini e degli imprenditori per 'piazzare' i propri prodotti".
Per qualsiasi informazione si potrà far riferimento all’ufficio stampa del Comando Vigili del fuoco di Reggio Emilia, telefonando all’Urp: tel. 0522 325412.
E’ l’ennesimo caso. Non so cosa succede altrove, ma in azienda da me si sono alternati negli anni qualificandosi anche come carabinieri, guardia di finanza, ecc. Tutti ovviamente fasulli e tutti che chiedevano l’acquisto di pubblicazioni di vario genere. Il numero del chiamante era sempre nascosto.
Se si vuole farli smettere velocemente un’idea è quella di dirgli di spedire il materiale e quando arriva si respinge il contrassegno, annotando chi è il mittente in modo da poterli eventualmente segnalare alle autorità competenti. Così facendo, questi sedicenti pubblici ufficiali si troveranno anche a pagare le spese postali + quelle di contrassegno, esponendoli per di più a una facile identificazione.
(Davide Vignali)