Home Cronaca L’Italia chiede sicurezza idraulica: il modello montanaro potrebbe diventare una proposta nazionale

L’Italia chiede sicurezza idraulica: il modello montanaro potrebbe diventare una proposta nazionale

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Parte da Reggio e Modena, oltre che che dall'Appennino dove è già attuata, un’idea da rilanciare su scala nazionale per garantire maggiore sicurezza idraulica dalla montagna alla città. Sarà presentata al meeting promosso dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale martedì 26 gennaio, nell’Aula magna dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nella sede di Viale Allegri, 9 (Reggio Emilia), dalle 9.30 alle 13, dal titolo “Uniti per la sicurezza: una nuova proposta”.

“Dimostreremo come – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – in uno scenario economico di congiuntura, si possono creare nuove sinergie tra i diversi enti. Il nostro consorzio, proseguendo l’attività delle ex bonifiche Parmigiana Moglia Secchia e Bentivoglio Enza, ne ha già attivate trenta. Contiamo di andare oltre questo numero e di rivolgerci a tutti i 65 comuni del comprensorio e ai diversi enti. Convenzionarsi oggi con un consorzio di bonifica significa avvalersi di un personale tecnico e scambiare reciprocamente informazioni, facendo quindi tesoro di risorse sempre più scarse e lavorare insieme per individuarne di nuove. In montagna, ad esempio, convenzioni sono già felicemente attivate con Castlenovo, Vetto, Casina e altri comuni: i progetti realizzati assieme e gli obiettivi conseguiti dimostrano che è una soluzione che funziona”.

Dopo il saluto di Marino Zani, interverranno Emilio Bertolini, presidente Unione Regionale delle Bonifiche Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Paola Zanetti e Raffaele Monica, dirigenti del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Ugo Ferrari, assessore alle Risorse del Territorio del Comune di Reggio Emilia, Luciana Serri, presidente della Comunità Montana del Frignano, Sonia Masini, presidente Provincia di Reggio Emilia, Francesco Puma, direttore Tecnico Autorità di Bacino del Fiume Po. Modererà il dibattito Gabriele Arlotti, agronomo e giornalista. Interverrà anche il presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni, Massimo Gargano, che ricorda come “In Italia, dove si continua a non fare prevenzione sul tema della sicurezza idraulica, sono maturi i tempi per una nuova stagione di la collaborazione almeno tra gli enti periferici: l'esigenza nazionale della sicurezza idraulica non è più derogabile”.

Nel corso della mattinata, a tutti i partecipanti regolarmente iscritti sarà consegnato il volume Fondo vivo, dell’artista Kai-Uwe Sculte-Bunert, contenente immagini, impianti e persone della Bonifica (info: 0522 44 32 51; [email protected]).