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Gatta-Pianello / Il silenzio di Ligonchio

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Continua ormai da tempo il ripetersi quasi giornaliero di comunicati sulla stampa locale sulla viabilità della pista Gatta-Pianello interrotta in diversi punti dall’erosione del Secchia. Gli ambientalisti – Amici della terra, Legambiente – confermano ed inneggiano alle loro funeste previsioni, gli speleologi confermano la loro opinione sulla precarietà ed intollerabilità idrogeologica di quell’opera, il presidente del Parco nazionale si “arrabatta” come suo costume dandone una buona ed una meno buona, il sindaco di Villa Minozzo, competente per territorio, sostiene quel tratto di strada, la sua importanza e la necessità di un intervento urgente e definitivo tale da eliminare la spesa di ripristini precari ogni volta che il fiume aumenta anche di poco il proprio livello.

Anche il Pd zona montana sostiene questo tratto di strada ma non cita mai l’amica Provincia né la Regione che si presume siano enti interessati avendoci finora investito parecchi soldi. Il Comitato Alta Val Secchia, come sempre, si mobilita ribadendo la necessità di un intervento risolutore. E’ di questo periodo un incontro di alcuni membri del Comitato con i rappresentanti dei partiti della montagna.

Grande eco ha destato l’intervento del Rag. Sauro Marazzi, amministratore delegato della Ceag srl, voce che rappresenta il “privato” in questa vicenda che è sicuramente interessato ma che ha un valido titolo ad esprimersi in virtù dei 50 posti di lavoro che continua da anni a mantenere e dell’indotto che orbita attorno a questa sua attività. Una strada, si sa, serve a tutti, ma questa in particolare serve l’intera vallata, da Rubiera e Sassuolo fino agli ultimi paesini del crinale. Un beneficio particolare ne hanno gli abitanti di Ligonchio e Villa Minozzo, con riferimento specifico ai pendolari (ceramica Panaria, area di Fora di Cavola, Ceag), alle imprese che portano a destinazione i loro prodotti, ai commercianti per i loro rifornimenti e in una parola a tutti coloro che dovendo raggiungere Reggio Emilia attraverso questa pista risparmiano tempo e mezzi di trasporto.

Villa Minozzo, come detto, si è espresso; e Ligonchio? Il problema per gli amministratori di questo Comune non esiste. Forse fanno “silenziosamente” riferimento a quanto comunicato dai responsabili Pd della zona montana, i quali, come detto sopra, stanno attuando la politica dello scaricabarile dicendo “bisogna fare” perché le elezioni ci sono per tutti, ma faccia qualcun’ altro. Non sono gli amministratori i primi garanti delle necessità della loro popolazione?

Le domande sorgono quindi spontanee al sindaco di Ligonchio:
- come mai l’Amministrazione comunale non si è espressa in nessun modo su un problema così importante per i propri cittadini e cioè la necessità di intervenire con urgenza ed in modo definitivo sul ripristino di questo tratto di strada?
- perché non si porta a conoscenza della popolazione lo stato attuale della trattativa tra gli enti preposti – presidente del Parco, Servizio provinciale difesa del suolo, sindaci, rappresentanti istituzionali, associazioni ambientaliste, Comitato, etc.;
- se è vero che l’Amministrazione crede in quei progetti già avviati come il villaggio turistico, l’atelier dell’acqua e dell’energia, i nuovi impianti sciistici di Ospitaletto (per altro avviati tutti dalla precedente Amministrazione), pensa che il silenzio sia il migliore dei modi di attivarsi nei confronti di questi imprenditori che tanto si stanno impegnando per Ligonchio? Quel silenzio “politico” non giova alla montagna, tanto meno ai ligonchiesi.

(Ilio Franchi, capogruppo della minoranza consiliare di Ligonchio)

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