Questo il volantino distributo dai Sindaci della montagna stamane al mercato di Castelnovo ne' Monti.
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IL GOVERNO CANCELLA LA MONTAGNA
Il Governo Berlusconi ha presentato al Parlamento la proposta di Legge Finanziaria 2010, approvata con Legge 23.12.2009, n. 191. Questa legge intende modificare, in senso restrittivo, il criterio di classificazione dei “comuni montani”, e prevede che siano “considerati montani i comuni in cui almeno il 75% del territorio si trovi al di sopra dei 600 metri il livello del mare”.
Questa modifica, fortemente voluta dalla Lega Nord, forse più interessata ai Comuni alpini dove la Lega comanda, comporterà che nella sola Regione Emilia Romagna 94 comuni su 125, non saranno più considerati montani.
Nella nostra montagna, in un colpo solo si ritrovano in collina i comuni di: Castelnovo Monti, Toano, Vetto, Carpineti, Casina,Baiso, Viano, e Canossa.
Si tratta di un criterio sommario, semplicistico e demagogico che è destinato a produrre un danno enorme per la montagna e a penalizzare fortemente i cittadini e gli operatori economici.
Se la legge passerà i Comuni non più considerati “montani”, i loro abitanti e le loro imprese perderanno infatti il complesso delle misure agevolative previste per i comuni montani per:
1. Scuola: pluriclassi ed istituti comprensivi. Le scuole di Toano, Carpineti e Casina dovranno essere accorpate. Quelle di Villa Minozzo, Busana-Ramiseto, Vetto e Castelnovo Monti vedranno il loro assetto modificato. Diversi plessi, come Valestra e Migliara, non potranno più funzionare in deroga.
2. Assistenza e sanità: misura di sostegno per anziani, disabili e giovani;
3. Agricoltura: indennità compensativa per agricoltori ed allevatori (contributi UE), contributi agevolativi (defiscalizzazione ICI per terreni agricoli, esonero IVA, ecc..) e agevolazioni previdenziali;
4. Commercio: esenzione IRAP e agevolazioni per piccoli esercizi commerciali per la tenuta della documentazione contabile;
5. Residenti: agevolazioni per l’acquisto di gasolio e GPL;
6. Trasporti: deroga per l’organizzazione dei servizi.
CONTRO QUESTA MISURA SCANDALOSA IL NOSTRO PARTITO PORTERÀ AVANTI TUTTE LE AZIONI POSSIBILI IN OGNI SEDE, AFFINCHÈ IL GOVERNO CENTRALE MODIFICHI LA SUDDETTA LEGGE, TENENDO PRESENTE LE ESIGENZE VERE DELLA MONTAGNA E DEL FEDERALISMO FISCALE.
Ottima iniziativa
Penso che questa iniziativa dei sindaci sia molto lodevole soprattutto per quanto riguarda le informazioni che si danno direttamente nelle mani dei cittadini. In questi tempi c’è bisogno di questo tipo di mobilitazione.
Bravi.
(Mattia Rontevroli)
E tuttavia…
A me sembrerebbe un motivo in più per una presenza forte della montagna nei diversi consigli e adesso è il momento di quello regionale. Se il Pd credesse in quello che scrive nel volantino non si preoccuperebbe di mandare un sindaco o comunque un candidato della montagna in Regione? Non dovrebbe sentire per primo l’urgenza di questa responsabilità, di tentarle tutte? Non sarebbe il momento della solidarietà anche da parte della città e della pianura? Invece leggo che si cerca che sia rappresentata la Val d’Enza, questa mattina anche il Po, ma sulla montagna non leggo nulla… Che la montagna stessa non abbia avuto il coraggio e la capacità di un candidato? Tra gli iscritti ho sentito un nome forte, Maioli, e uno fortissimo, Fornili: che sia colpa della statale averli persi prima di arrivare a Reggio? Potremo contare su uno slancio in dirittura d’arrivo o dovremo far conto anche noi su Filippi?
(Partigiana 2010)