Riceviamo e pubblichiamo.
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Ho letto gli scambi di opinione tra diversi esponenti politici in merito ai nuovi criteri per definire i comuni montani e mi piaceva (come sindaco e capogruppo Pd in Comunità montana) esprimere la mia opinione.
Il problema del "famigerato" comma della finanziaria non è tanto la chiusura delle comunità montane (questo è un argomento dibattuto da tempo: sul fatto di trovare nuove forme di aggregazione e collaborazione tra comuni, più efficienti e funzionali, credo siamo tutti d'accordo, indipendentemente dalle idee politiche), quanto la definizione dei criteri per stabilire se un comune è montano oppure no. A parte il fatto che si fa davvero fatica a dire che Toano, il comune che amministro, non è montano (la sede municipale, da cui scrivo, è situata a 850 metri s.l.m.!!!!), la mia paura è che i nuovi criteri possano essere usati, in futuro, anche per decidere altre cose, di grande rilievo per i cittadini.
Faccio di seguito alcuni esempi concreti:
- i comuni definiti montani hanno deroghe importanti sul tema scuola; possono, ad esempio, rimanere aperti anche i plessi con meno di 50 alunni. Cosa succederà se non verremo più considerati montani? Le scuole più piccole chiuderanno? Hanno idea, i nostri governanti, di cosa significhi chiudere una scuola nei nostri territori? Che cosa significhi spostare i bambini in altri plessi distanti anche 10-15 chilometri?
- i comuni definiti montani entrano, con un punteggio più alto, nelle graduatorie che vengono utilizzate per ottenere diversi finanziamenti (ad esempio i fondi europei del piano di sviluppo rurale). Finanziamenti importanti, utilizzati ad esesmpio per asfaltare le strade vicinali, per fare interventi di arredo urbano, ecc. ecc. Se non saremo più considerati montani che fine faranno questi finanziamenti?
- quanto sopra varrà anche per le imprese (artigiane, agricole, ecc. ecc.): un'impresa di un comune montano ha più possibilità di accedere a fondi utilizzati, ad esempio, per ristrutturare i locali, ampliare le sedi, acquistare nuove attrezzature. Qualcuno ha pensato a cosa succederà se le nostre imprese verranno messe allo stesso livello di quelle della fascia pianura-bassa collina?
- mi faceva notare il mio ufficio tributi che gli agricoltori della pianura pagano una tassa sui terreni - parametrata al valore attribuito al terreno (una sorta di ici): ci pensate se in futuro anche gli agricoltori dei nostri comuni dovessero iniziare a pagare questa tassa? Non ha già abbastanza problemi la nostra agricoltura?
E' per i motivi sopracitati che, come Amministrazione comunale, stiamo facendo azioni di informazione ai nostri abitanti su quanto sopra. Ripeto, ognuno è libero di pensarla come meglio crede, ma è giusto sapere i rischi che si corrono se il provvedimento del governo non verrà rivisto e corretto.
Grazie per l'attenzione.
(Michele Lombardi, sindaco del Comune di Toano)
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L’impareggiabile concretezza di certi sindaci! Grazie, Lombardi! Forza Fornili!
Grazie, sindaco Lombardi, quelli che lei ha posto sono poi i veri problemi, e forse non ancora tutti, le vere conseguenze di azioni legislative che danno l’idea di preoccuparsi più di certa piazza che della vita dei cittadini. Che è poi la nostra! Grazie, sindaco Lombardi, continui a sollecitare l’agire politico con la sua concretezza.
Forza Fornili: un sindaco come lei in Regione è fondamentale!
(Partigiana 2010)