CARPINETI (8 gennaio 2010) – “Destano davvero parecchia perplessità, e fanno davvero riflettere, gli interventi degli esponenti locali del centro-destra negli ultimi giorni, sulle riforme degli Enti Locali e non solo”.
Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, interviene nel dibattito sulla proposta di riforma degli Enti Locali avanzata dal ministro Roberto Calderoli e contenuta nella nuova legge Finanziaria, che prevede la cessazione dei fondi statali per le Comunità Montane e soprattutto la variazione dei criteri necessari a un Comune per essere riconosciuto come montano (e poter usufruire dei percorsi appositi): se la proposta verrà ratificata, d’ora in poi saranno montani solo i Comuni con il 75% del territorio sopra ai 600 metri di altitudine, una scelta che escluderà 8 Comuni reggiani dei 13 che fanno parte della Comunità Montana.
“Ho letto sugli organi di stampa un intervento di tre esponenti Pdl, Giuseppe Pagliani, Vito Castellari e Francesca Ceresoli, che chiedono di non chiudere diversi uffici postali di montagna, i cui orari sono stati drasticamente ridotti, sottolineandone l’importanza per le zone di montagna. Tutto bene, peccato che con la riforma proposta dal governo di centro-destra da loro sostenuto, 5 paesi sui 6 di quelli citati non sarebbero più montani”, sottolinea la Montemerli.
Che prosegue: “Sempre in questi giorni, il consigliere comunale leghista di Castelnovo Monti, Alessandro Davoli, ha annunciato di voler sporgere denuncia per calunnie contro i tre albanesi che hanno aggredito i carabinieri martedì sera, sostenendo che hanno offeso l’intera popolazione montana. Ma con la riforma sostenuta dal suo partito, anche la affermazione 'popolazione montana' è inappropriata, perché Castelnovo non sarà più comune di montagna”.
La Montemerli ribatte poi alle parole del consigliere provinciale della Lega Nord Romano Albertini, intervenuto sul tema. “Albertini – spiega – ha affermato che una proposta simile a quella di Calderoli era già stata proposta dal Governo Prodi. Dovrebbe controllare meglio: la proposta, presentata da una parlamentare di centro-sinistra, era stata immediatamente modificata. Prima di tutto, prevedeva differenza di altitudine fra Alpi e Appennino, ponendo il limite a 600 metri per le Alpi e a 500 metri per gli Appenini. In più, si aggiungeva come andavano tenuti in considerazioni anche fattori socio-economici, fattori che la riforma Calderoli esclude completamente. Come se non bastasse, Albertini nel suo intervento unisce il discorso sui fondi per le Comunità Montane a quelli per i comuni montani. Sono due discorsi distinti, ben diversi fra loro, e un politico e un consigliere provinciale come Albertini dovrebbe saperlo bene”.
“Insomma – conclude la Montemerli – delle due l’una. O gli esponenti locali del centro-destra hanno le idee molto confuse, e considerano montani territori che i loro ministri vogliono privare di questa qualifica. Oppure sono davvero in imbarazzo, loro, e non il centro-sinistra, con le mosse del governo, e non sanno come muoversi né come giustificarle. A ogni modo, le perplessità rimangono davvero tante, e fanno certamente riflettere”.
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CARPINETI (9 gennaio 2000) - Ed ecco la pronta replica di Pagliani (Pdl): "Rimaniamo allibiti dalle considerazioni fuori luogo della Sindaco di Carpineti Nilde Montemerli la quale confonde la natura di un territorio montano, che rimane tale per la sua morfologia fisica, con la norma, che già aveva parzialmente proposto il Governo Prodi, che restringe i requisiti dei comuni che possono fare parte delle comunità montane. Il nostro intervento a favore dell’apertura continuativa degli uffici postali, nulla ha a che vedere con i requisiti di appartenenza alla comunità montana, per noi i servizi alle comunità che popolano le frazioni appenniniche rimangono di centrale importanza, così com’è fondamentale sostenere le imprese locali.
Le affermazioni relative agli albanesi che intende denunciare giustamente il consigliere leghista Davoli sono completamente fuori luogo riguardo ai riferimenti montani espressi dalla Montemerli, un delinquente lo è a prescindere dal territorio nel quale lo stesso agisce".
Idee confuse?
Si figuri che ho letto qui un commento scritto da un esponente del centrodestra montano con parole che, stando a Google, neppure esistono… Ma c’è anche chi, tra gli elettori, saprà riconoscere ad alcuni la passione e l’entusiasmo con cui stati, in questi anni, con la gente, tra la gente. E chi ha fatto capolino solo ora, in ZONA CESARINI? Sono certo che il vento forte delle regionali saprà diradare le nebbie e aiutare l’elettorato centrodestrista a separare il frumento dalla pula; non solo nella scelta del candidato, ma anche nello scegliere questo o quel partito o movimento. Riguardo alla confusione che regna nell’accampamento del centrodestra, faccio solo una riflessione: qualcuno ha sentito Vendola ieri sera da Santoro? O.P.A. di Casini sul Pd? Niki che, senza poter contare sulle primarie, dovrebbe cedere il posto a colui che ha battuto nelle primarie precedenti? Da semplice elettore mi pare di notare nella politica una confusione generalizzata: difficile col bilancino stabilirne le dosi dell’uno e quelle dell’altro!
(u.g.)
Brava Nilde
Concordo pienamente. La cosa che mi fa più pensare è che queste persone pur avendo i loro leader al governo continuano a parlare come se fossero all’opposizione. Mistero…
(Mattia Rontevroli)
Ma da che pulpito…
Davoli dove lo trova il coraggio di denunciare i tre soggetti albanesi dove secondo lui hanno offeso l’intera popolazione montana? Trovo molto più gravi, offensive e indecorose tutte le parole che escono dalla bocca degli esponenti del suo partito. E se io dovessi seguire la sua logica probabilmente starei tutto il giorno in caserma a firmare denunce tanto per fargli capire il concetto. E trovo sempre di più questa persona (il Sig. Davoli) un falso politicante, che cerca di darsi un tono senza alcun sforzo, utilizzando il nome del proprio partito per autoconvincersi (ed il fatto che riproponga sempre la stringa a 50 caratteri come propria firma ad ogni post ne è una prova, penso) di quel che dice. Meno male che non gli sfugge niente, l’occhio vede tutto… salvo sé stesso 😉
(Asmir Lalic)
Le critiche della Montemerli sono fuori luogo
Il sindaco di Carpineti cerca di dileggiare il giusto intervento dei colleghi Ceresoli, Pagliani e Castellari, ma, così facendo, non affronta il problema sollevato dal Popolo della Libertà relativamente agli uffici postali. Da parte nostra non esiste alcun imbarazzo e preferiamo parlare dei problemi delle nostre comunità, cercando di risolverli, piuttosto che perderci in disquisizioni linguistiche, come invece fatto dal sindaco Montemerli. Crediamo che il territorio meriti maggior rispetto ed ascolto, indipendentemente dall’appartenenza o meno alla Comunità montana.
(Tommaso Lombardini, vicecoordinatore provinciale Pdl)
Come al solito si guarda al dito e non alla luna…
Vedo che fa molto discutere la norma della finanziaria del governo Berlusconi sui comuni montani. Definizione peraltro cara anche ad altri governi (Prodi per mano della Lanzillotta), ma mai applicata in modo così drastico e definitivo… Ora come allora, ribadisco che la definizione di montanarità basata su una linea sulla carta geografica è sbagliata, fuorviante e non risolutiva. Quando ci si avventura a definire situazioni di disagio occorre partire dalle soluzioni e non dalla evidenziazione arbitraria delle sfortune. Così si è fatto e ritengo che questo provvedimento, demagogico come tanti altri, serva solo a raggranellare risorse a carico dei più deboli a favore della finanza centralistica del governo. Come con l’Ici sulla prima casa abolita di fatto a carico dei comuni… Intanto ci si dimentica del merito che sono i problemi del vivere in montagna e su questo non mi pare che ci sia differenza fra Talada e Vellucciana, fra Gottano e Gazzolo. Alcuni ancora montani e altri non più.
Abbiamo risolto nei comuni montani e non più montani i problemi dei cassaintegrati?? Quali provvedimenti per l’economia montana a partire dall’agricoltura e per la produzione del Parmigiano Reggiano???
Niente di tutto ciò. Anzi, la finanziaria accentra la maggior parte delle risorse in un fondo centrale nella disponibilità della presidenza del Consiglio, notate, non del Parlamento, alla faccia del federalismo…
E intanto dalla legge fondamentale dello Stato per l’anno 2010 il nostro territorio, e per territorio intendo non solo i comuni ma la gente e le imprese, cos’hanno in cambio? Minori tasse? Servizi migliori? Investimenti, infrastrutture? Niente! Solo tagli e disservizi. Meno soldi, quei soldi tagliati ai comuni non più montani non vanno a beneficio dei rimanenti comuni montani… Servizi meno qualificati, pensiamo ai tagli alla scuola e alla formazione… etc. Ma i soldi pazienza, il danno derivante dalla perdita di classificazione montana che fa si che la popolazione di quei comuni perda deroghe importanti sui servizi essenziali, scuola, servizi sociali, e importanti opportunità, non solo per gli enti locali ma sopratutto per le imprese, derivanti dalla futura applicazione dei fondi strutturali europei. A proposito dei fondi strutturali mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto i Fondi FAS, risorse per le zone disagiate. Per la Sicilia sono stati sbloccati e il resto se lo è cuccato tutto Tremonti?
Mi pare, concludendo, che enunciando il federalismo e le riforme, gli atti che sta compiendo questo governo penalizzano i più deboli, i comuni montani e non quelli metropolitani, i bilanci dei comuni e non dei ministeri e a riguardo del tanto osannato federalismo per ora assistiamo di fatto ad una politica centralista mai vista. Fra il dire e il fare…
E nel frattempo: Bersani batti un colpo…
(Luciano Correggi)
Alle contestazioni della Montemerli, di cui nutro una certa stima politica nonostante le divergenze di idee, devo dire che dopo le insinuazioni sulla mia confusione in merito alla proposta Calderoli comincio a nutrire dubbi a riguardo. Cominciamo con il dire che la proposta di riforma di due parlamentari del governo Prodi,
molto ben dettagliata nei particolari, è l’unica che gli italiani sul quotidiano @CL’Unità#C abbiano avuto modo di conoscere. Se ci sono state modifiche lo sanno solo quelli del Pd. Ciò non toglie che l’imbarazzo paventato dalla Montemerli, rivolto alla Lega sui comuni montani, andrebbe ribaltato sul come risponderanno loro, continuando a mantenere l’organo comunitario in essere, consapevoli che, per alcune poltrone in più, toglieranno di fatto fondi che potrebbero andare direttamente a quei comuni che a sentire loro andranno alla disfatta. Sulla confusione da consigliere provinciale, visto che non mi ritengo così intelligente da decidere gli stanziamenti della finanziaria 2010, li ho letti molto attentamente e consiglierei di fare altrettanto. Inviterei invece i sindaci, come auspicato da Calderoli, a chiedere l’avvio repentino del federalismo fiscale, tanto auspicato da loro a parole ma sempre osteggiato nei fatti.
Vorrei ricordare che le affermazioni a me fatte da sindaci in più occasioni, in cui i comuni come Carpineti o Toano non sopravviverebbero nemmeno trattenendo tutte le tasse versate, che, se si fermassero a fare i conti su quanto questi comuni versano,(ovviamente tutte le tasse!!), si renderebbero conto della loro miopia.
In un comune come Toano o Carpineti versano oltre 30 milioni di tasse all’anno!!! Proviamo a pensare se il 50% rimanesse ai comuni. Smettetela per favore con la vecchia retorica e proviamo a lottare per ottenere giustizia fiscale, forse potreste smettere di dire che i soldi vanno tutti sullo stretto di Messina. Ricordo inoltre al sindaco di Carpineti che appare curioso con quasi un milione di euro percepiti tra discarica di Poiatica e cave, di cui gli altri comuni non dispongono, sia quella che alza i toni sopra agli altri.
(Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)
Noi siamo anzitutto montanari
Disquisizioni di vocabolario quelle della Montemerli. Nessun imbarazzo: noi siamo per prima cosa montanari ed il nostro colore è quello della nostra montagna, della difesa dei servizi, della difesa delle strutture, della difesa degli abitanti che di queste si servono. Altri direbbero è questione di lana caprina!!! La sua!!! Signora Montemerli. Ma noi proseguiamo nel raggiungimento degli obiettivi concreti.
(Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)
Brava Montemerli! Continua a difendere la nostra bistrattata montagna. Non riesco a capire i leghisti. Boh.
(Pippo C.)
Complimenti al sindaco Montemerli. Invece quali sarebbero gli obiettivi concreti raggiunti che cita Tozzi? Come sono stati risolti i problemi dagli esponenti del Pdl? Evitando di protestare contro il declassamento dei comuni montani? I quali perderanno molti fondi necessari alla sopravvivenza.
(Simone Ruffini)
Volete sapere l’ultima?
Sono stato attaccato più volte, dicendo che la riforma Calderoli era sbagliata perchè non teneva conto della differenza tra i comuni delle Alpi e quelli degli Appennini, affermando che quella presentata dal governo Prodi era stata modificata appositamente per equilibrare la giusta definizione dei nostri comuni, portandola a 500 mt e non a 600. Ebbene, visto che io sono abituato a documentarmi!?, ho fatto fare uno studio da chi di competenza. Volete sapere quale unico comune sarebbe rimasto dentro alla riforma Prodi sui comuni montani??? Sì, proprio quello, Castelnovo ne’ Monti!! Tutti gli altri esclusi anche per Prodi, Carpineti compreso, cara Nilde! Non arriva nemmeno al 70% del suo territorio. Prima di lanciare tuoni e fulmini sulla Lega, incolpandola di rovinare la montagna, compreso il sindaco di Toano, farebbero meglio a documentarsi; oppure, come ritengo da tempo, fare squadra, in caso dovessero peggiorare le cose nei nostri comuni, per far sì che vengano riconosciuti i nostri diritti.
(Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)