Riceviamo e pubblichiamo.
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Gentile redazione, le mie radici sono emiliane, nella fattispecie dei dintorni di Morsiano, anche se vivo da parecchio tempo lontano da un territorio che non smetterò mai di amare. E' quindi con maggior rammarico che mi accingo a raccontare un episodio accaduto la notte di Capodanno a carico di tre giovani, forse un po' sprovveduti, che avevano confidato nella solidarietà dei loro coetanei, animati dall'unico desiderio di fare con loro festa.
Infervorato da spirito di avventura, poichè frequentatore da sempre di quei luoghi durante le vacanze estive al seguito delle famiglia, un giovane, in perfetta buona fede, ha pensato bene di recarsi a Morsiano per trascorrere con due amici la notte di S. Silvestro e per ritrovare posti e volti di un'estate felice.
Ebbene, presentatosi sul posto, pur essendo stato riconosciuto, il promotore dell'iniziativa non è stato ammesso al festeggiamento e con lui gli altri due giovani. La motivazione è stata che, pur svolgendosi in un luogo pubblico, la festa era appannaggio dei soli invitati. Alla reiterata richiesta di accedere in questo spazio che, ribadisco non è un ambiente privato, almeno per rifocillarsi ed ovviamente a proprie spese com'era nelle intenzioni sin dall'inizio, è stato loro ribadito il diniego, lasciandoli fuori e senza la possibilità di un un'alternativa.
E' vero, i tre giovani hanno peccato di ingenuità, ma è l'unica cosa che mi sento di imputar loro. A malincuore mi sento invece di addebitare a chi gli ha negato anche un semplice riparo un scarso senso senso civico ed una totale mancanza di solidarietà.
Distinti saluti.
(Arturo Castellani, frazione Pompiod, 38/2, 11020 Joveçan, AO)
Siamo profondamente colpiti dall’attacco gratuito che ci è stato rivolto; le affermazioni contenute nella lettera sono ASSOLUTAMENTE false e non veritiere. Dopo esserci informati su come sono andati i fatti direttamente da uno degli interessati anche lui ha confermato che i fatti non sono andati assolutamente così come descritti ma diversamente. E’ stato lui a non voler partecipare per paura di arrecare disturbo in quanto non invitati. Diversamente se avessero chiesto di partecipare sicuramente non ci sarebbe stato problema ad accettarli. Noi ci siamo già chiariti con uno dei ragazzi interessati e con la presente intendiamo farlo anche con gli altri due… Sicuramente un posto a sedere e un bicchiere non gli sarebbe stato negato.
Cordiali saluti.
(Gli organizzatori della festa)
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@CCome abbiamo dato spazio alla precedente lettera, così facciamo con questa. Ci auguriamo anche noi che l’equivoco – se di questo si è trattato – sia al più presto chiarito con tutti gli interessati.
(red)#C