Riceviamo e pubblichiamo.
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Ecco, bene, ora ci ritroviamo perfettamente descritti dalla nota canzone dei Ricchi e Poveri. La ricordate, no? Paese mio, che stai sulla collina…. Qualche secolo fa, quando (si dice) un vecchio podestà del capoluogo montano decise di affibbiare il nome che è rimasto l’attuale a Castelnovo, suffissandolo con “ne’ Monti” per distinguerlo da quello che sta in pianura (“di Sotto”), forse… aveva bevuto. Questa la conclusione che se ne trae.
Il problema, in politica ma non solo, è che ogni tanto salta fuori qualcuno animato dal cosiddetto “sacro fuoco” e, siccome esistono come sempre innegabili incongruenze ed evidenti storture (che chi di dovere comunque permette o non contrasta), come le comunità montane a livello del mare, ecco che si decide per una specie di “tabula rasa”. Invece che correggere le cose sbagliate si fa di tutt’un’erba un fascio (quanto consapevolmente?… mah…) e si prova a scassare tutto. Vero è che la questione è sempre relativa. Se guardiamo infatti alla catena himalayana chi potrebbe dire che 1000 metri sono montagna coi giganti di quasi 9000 lì a fianco? Ma l’esempio vale anche per le nostre Alpi. Ma nell’Appennino, santo cielo, dove le maggiori cime, qui da noi, stentano a superare i 2000, 700 metri (con picchi che si elevano oltre i mille, come la Pietra) non vogliono dire nulla? Boh.
Presto, dunque e comunque, se non verrà soppresso prima, occorrerà pure cambiare il nome all’ente attualmente presieduto dal sindaco di Vetto Sara Garofani, che coerentemente, dovrà diventare “Comunità collinare dell’Appennino reggiano” o “Comunità in parte montana e in parte collinare”; o, ancora, per essere più precisi: “Comunità per 5/13 montana e 8/13 collinare”. Troppo complicato? Meglio non spremersi eccessivamente il cervello. C'è già chi pensa per noi. E si vede.
Carnevale è fra un mesetto. Si poteva aspettare un attimo: slegare questa balordaggine dalla finanziaria e farne una norma a sé e, appunto, metterla in approvazione a febbraio. Almeno così se ne sarebbe colto il senso.
…disteso, come un vecchio addormentato….
(Monte Forco)