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Bizzarri ci riprova

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"Mozione Santoro". E' quella che verrà discussa in una prossima assemblea consiliare castelnovese. Luigi Bizzarri, capogruppo di "Castel-Nuovo", ha infatti presentato un documento (che nella sostanza riprende l’emendamento già presentato e già bocciato nell’ultima seduta) che si propone come “speculare” a quello di Alessandro Davoli discusso nell'ultimo Consiglio.

“Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti – è il breve testo proposto – esprime vicinanza e solidarietà ai giornalisti Marco Travaglio e Michele Santoro, alle redazioni del programma televisivo ‘Anno Zero’, dei quotidiani ‘la Repubblica’, ‘Il Fatto Quotidiano’ e del settimanale ‘l’Espresso’, oggetto nei giorni scorsi di un violento attacco in Parlamento da parte del capogruppo del Pdl con accuse di terrorismo mediatico e complicità come mandanti morali dell’aggressione al presidente del Consiglio dei ministri, gesto che trova nella instabilità mentale dell’esecutore la sua unica motivazione”.

18 COMMENTS

  1. Arriddaie?? Non ho parole (2)
    Attenzione, qui si scivola nel ridicolo… Io sono certa che Santoro, Travaglio and company sappiano e abbiano strumenti per difendersi e ribattere! Se leggete @CReppublica#C di oggi c’è un articolo sugli ultimi neologismi che qui riporto in parte:
    “@CNontroversy#C. Significa una polemica inesistente, costruita a tavolino per spostare l’attenzione pubblica da un caso importante a un altro solo apparentemente più rilevante. Una tendenza che riguarda principalmente il mondo della politica, con l’appoggio, spesso strumentale, della stampa e relativi @Cgatekeepers#C (coloro che controllano l’informazione, deviando e filtrando i messaggi per assecondare la volontà dei potenti)”.
    Sono certa che Bizzarri, persona stimabile, sia in buona fede… Ma attenzione, non cadiamo nella trappola! Come già ribadito sopra, ci sono le problematiche locali urgenti, qui. Siete stati eletti per questo?

    (Commento firmato)

  2. Ancora una mozione di solidarietà…!?
    …Ma fatela finita…! Se volete esprimere solidarietà fatelo verso gli iraniani che manifestano per la libertà in Iran, piuttosto. Ancora meglio: lavorate per il bene della montagna e astenetevi dall’impegolarvi in mozioni demenziali pro Berlusconi o pro Santoro.

    (R.S.)

  3. Stiamo rasentando il grottesco!
    Bizzarri, Davoli, scusate ma secondo voi queste sono le cose importanti per il paese? Questa è la vostra concezione della politica? Queste sono le iniziative per migliorare la situazione di Castelnovo ne’ Monti e della montagna? Ma per favore! Fate opposizione, dura fino a quanto ritenete opportuno perchè è giusto, ma riferita ai prolemi locali del territorio.
    Saluti.

    (Enzo Fiorini)

  4. Bravo Luigi!
    Hai fatto bene a presentare la “Mozione Santoro”. Chi ti invita a occuparti solo di questioni locali (come se tu non lo avessi mai fatto!) forse non ha capito com’è messa l’Italia. In quale altro Parlamento di un paese democratico il capogruppo di un partito di governo si sarebbe potuto permettere di pronunciare un discorso come quello di Cicchitto? In nessuno, e se si fosse azzardato la sua carriera politica sarebbe finita un minuto dopo. Qui da noi, invece, resta saldamente al suo posto tra l’indifferenza dei più e con il sostegno di gran parte dei media. Ascoltandolo, non ho potuto evitare di pensare alla reazione di Mussolini dopo l’implacabile atto d’accusa contro il fascismo formulato da Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924 alla Camera.
    Esprimere solidarietà ai pochi giornalisti, giornali e programmi che, tra mille difficoltà, cercano di dire e scrivere la verità, non è dunque solo un dovere democratico, è un’azione concreta per indicare con chiarezza da quale parte deve stare chi ama la libertà e la democrazia.
    E’ sbagliato pensare che la grande politica la si debba fare a Roma e che in periferia ci si debba occupare solo di questioni locali. E’ proprio il “Popolo Viola”, un movimento nato e cresciuto dal basso, tra la gente, a darci la misura della voglia di cambiamento che c’è nel paese, e tra i compiti di un politico di sinistra, anche se solo consigliere comunale, credo ci sia anche quello di non essere sordo, di dar voce. Mi auguro che l’opposizione, tutta l’opposizione, se ne renda finalmente conto.
    Sbaglia però chi crede che basti mandare a casa Berlusconi: il berlusconismo non è meno pericoloso perché, essendo un fenomeno culturale, radica nel cervello delle persone e può acquisire la capacità di sopravvivere al suo stesso ideatore. In nome della democrazia vanno quindi combattuti entrambi e anche gesti poco più che simbolici come il tuo possono servire alla causa. Se farà riflettere anche solo un paio di cittadini sarà già un successo.
    Ai miei concittadini, disattenti o disinformati, vorrei infine ricordare che il fascismo è un prodotto italiano DOC. E non è detto che non possa tornare, magari sotto mentite spoglie.

    (Armido Malvolti)


  5. Gentile Malvolti, sono lieto che almeno lei abbia capito com’è messa l’Italia… Purtroppo è un vizio congenito di una certa parte politica ritenere che coloro che votano a destra siano, per questo stesso fatto, dei, diciamo così, rincitrulliti. E’ un peccato che la redazione abbia emendato il mio precedente commento di un aggettivo che era volto ad esprimere con maggior concretezza, il totale, assoluto ed incondizionato disgusto che nutro per un certo modo di fare politica e per chi lo incarna. Dei telegrammi da Castelnovo ne’ Monti, gentile Malvolti, non frega niente a nessuno; probabilmente nessuno li leggerà mai, si perderanno in qualche ufficio… E sono pur sempre stati mandati con i soldi dei contribuenti… Quanto a quello che dice, le faccio notare che in un paese normale non ci sarebbe neanche qualcuno che apostrofa il presidente del Consiglio con amichevoli appellativi quali: Videla, Mussolini, Ceausescu, Hitler, Pinochet, ecc… Le assicuro che Berlusconi non si eleva al rango di un Mussolini e, a maggior ragione, Travaglio, Santoro e Di Pietro messi insieme non si elevano a quello di un Matteotti. Se poi è convinto anche lei che la dittatura sia alle porte non le resta che imbracciare il fucile e recarsi sulle montagne per organizzare la resistenza. Io ancora non noto gli squadroni fascisti al mattino, quando esco di casa… Non noto neanche le risibili “ronde”, a dirla tutta… Un’ultima cosa: una dittatura non ha “mentite spoglie”; una dittatura è una dittatura e basta e quando c’è una dittatura non si fatica ad accorgersene. Ora la saluto e vado a controllare se per caso, nottetempo, il berlusconismo non abbia messo radici nel mio cervello e, se mi consente, controlli anche lei che, del tutto casualmente, non alberghi qualche radice, di qualunque specie, nel suo poichè è sempre meglio non essere troppo certi delle proprie “verità”.
    Salute.

    (R.S.)


  6. Ringrazio Armido che nel suo commento riporta tutte le argomentazioni che avrei utilizzato per rispondere. Da “vecchi” comunisti di scuola PCI che non rinnegano il passato (anche se Armido dimostra una gioventù intellettuale invidiabile) sappiamo quanto sia puerile, fuorviante e politicamente insensato contrapporre locale e globale. Ringrazio pure la signora del primo commento per la stima nei miei confronti. Saluto infine il redivivo R.S., da tempo assente sulle pagine di @CRedacon#C. Devo dire che quasi quasi un po’ ci mancavano questi insulsi commenti para battistiani (non Lucio, per carità, ma Pierluigi detto Pigi), che anche se un poco offensivi verso le nostre modeste persone
    ci fanno ergere a giganti (come diceva Fini nel “fuorionda” di Pescara).

    (Luigi Bizzarri)

  7. Problemi di parole
    Indecenti: ecco come mi viene da commentare le parole di Cicchitto, che penso siano più da attribuire ad un cervello assopito da anni di “lecca….smo praticante” piuttosto che da spirito fascista. Inutile: ecco come mi viene da commentare l’intervento di Luigi Bizzarri, come pure gli auguri di pronta guarigione comunali. C’era un comico famoso che diceva: “Fatti, non p….te!” e mai come in questo momento ne avremmo bisogno, in Italia e a Castelnovo ne’ Monti.

    (Alessio Zanni)


  8. Gentile Bizzarri, l’unico Battisti che può conoscere lei è quel tal Cesare ora emigrato, per così dire, in Brasile. Non mi stupirei che facesse una mozione anche a sostegno di quel tale; da “vecchio” comunista sarebbe in buonissima compagnia.
    Quanto alla mia presenza, per sua somma gioia, sarà solo temporanea.
    Salute.

    (R.S.)

    P.S. – Non c’è neppure bisogno che le faccia notare che lei non risponde, nè ha mai risposto, neanche per sbaglio, nel merito di una questione; ma mi rendo conto che dall’alto della sua gigantesca altezza tutto possa apparire lontano e indistinto…

  9. Il coraggio di metterci la faccia
    Egregio signor R.S., non Le rispondo per il semplice motivo che io scrivo e parlo applicando gli insegnamenti di mio padre, saggio contadino, il quale mi ha sempre raccomandato di guardare in faccia la persona con la quale stai parlando. Pertanto non posso interloquire con chi si cela dietro una sigla. Le auguro che il nuovo anno contribuisca a schiarirLe le idee e ad essere un po’ più rispettoso per quelle degli altri. Comunque La saluto.

    (Armido Malvolti)


  10. Gentile Malvolti, suo padre era o è certamente un uomo saggio; tuttavia non sono certo che ai suoi tempi esistesse Internet e le possibilità che ad Internet si accompagnano. Quando si partecipa ad una community on-line (così come quando ci si iscrive al club del bridge), gentile Malvolti, bisogna saperne accettare le regole perchè è così che funziona in democrazia… Quindi, lei è liberissimo di non rispondere se non lo vuole ma fino a quando non sarà lei a scrivere le regole dovrà farsene una ragione. Necessitare di una faccia per rispondere ad un pensiero è un po’ come cercare di ragionare con le orecchie, per così dire. Se poi le va a questo indirizzo potrà trovare anche la mia opinione sul “problema” dei commenti anonimi: http://redacon.radionova.it/commenti.php?id_news=7709&ogg=notizie.
    Quanto alla mancanza di rispetto credo che farebbe decisamente meglio a rileggersi e se non la vede nei suoi commenti sono disposto a mostrargliela. Basta chiedere…
    Salute.

    (R.S.)

  11. Giorgio Gaber
    Le polemiche non mi sono mai piaciute. Dopo un po’ diventa un blabla sterile per cui si monta su per orgoglio, per difendere la propria squadra e si rischia il ridicolo e la perdita dell’obiettività. Juve vs Milan, Bartali vs Coppi, e via. Questa faccenda mi ha ricordato una canzone: “DestraSinistra” del geniale Giorgio Gaber; a chi ne avesse voglia consiglio di rivedersi il video su Youtube. E di ascoltare il finale molto sintetico: dice ‘basta’. Da meditarci in silenzio.

    (Commento firmato)

  12. Non siamo fuori dal mondo
    Al di là del caso specifico e superando la polemica dei commenti soprastanti, mi pare una visione un po’ insufficiente quella di ritenere che un consiglio di un comune non possa e/o debba eventualmente discutere e occuparsi di argomenti che travalicano i suoi confini. In senso stretto, allora, per Castelnovo tutto ciò che riguardi, ad esempio, Busana, Casina, Ramiseto, suoi vicini contermini, dovrebbe essere @Cout#C? Seppure, com’è ovvio, esistano invece interessi condivisi.
    Ma i castelnovesi, oltre a far (anche) geograficamente parte della montagna reggiana, sono cittadini italiani, e come tali condividono problemi, gioie (mah…), temi con italiani di altre regioni. E così, ugualmente, in quanto europei o cittadini del mondo sono partecipi degli avvenimenti delle rispettivi sfere. Una decisione presa a Bruxelles, Roma o Bologna può riguardarci direttamente. Le materie sono tante e diversificate, quanto quelle in cui si esplica la nostra vita civile. E allora è così strano che di tutto questo si tratti anche in sede locale? Ovvio insomma che avvenga talvolta di dibattere e partecipare al dibattito pubblico nazionale. Oppure non si può andare oltre, poniamo, la frana di Costa de’ Grassi?
    Il problema casomai sorgerebbe se gli argomenti di un’assemblea civica fossero SOLO (o in patologica prevalenza) di carattere “extra-territorio”. Logico, banale. Quale amministrazione avrebbe il sostegno dei propri cittadini se – facendo l’esempio scolastico estremo – tralasciasse IN TOTO la cura del proprio territorio perché sempre impegnata a “volare alto”? Usare un po’ di buon senso, no, eh? Tempi difficili per questo approccio alle cose…

    (Commento firmato)

    P.S. – Libertà di parola. Per il momento continuiamo a godere della discrezione di non confermare alle elezioni seguenti quei consiglieri che, col loro operato, secondo noi sono andati “fuori dal seminato” e non si sono curati degli interessi locali. Altrimenti… sono espressione di una fetta consistente di cittadini. Dovrebbe essere sufficiente, questo fatto, a suggerire un minimo di rispetto se non proprio di attenzione.

  13. Il ruggito del coniglio
    Che coraggio, gentile R.S.! Accusare una persona di essere sodale con un assassino nascodendosi dietro un comodo anonimato che forse meriterebbe di essere svelato da una azione legale. Ma non si preoccupi; come dice Mattia, provo solo grande tristezza e compatimento. Un’ultima, cosa gentile R.S., se a lei non provoca grande turbamento ignori i miei commenti ed articoli. Vedrà, gentile R.S., che riuscirà a sopravvivere bene lo stesso.

    (Luigi Bizzarri)


  14. Gentile ultimo commento firmato, se il suo post era una risposta a me, credo che abbia malcompreso la mia posizione. Con me sfonda una porta aperta dicendo che chi ha i voti ha il diritto di governare e che le elezioni servono a premiare o meno chi ha governato; semmai sono altri che la vedono diversamente. Ciò non toglie che la libertà di parola vale per tutti e sempre, e non solo durante il periodo delle elezioni. Se si ritiene che un governante sbagli è lecito e doveroso farglielo sapere. Poi, per mandarlo a casa o confermarlo esistono le elezioni, su questo non ci piove.
    Sul discorso dei problemi glocali (problemi che sono sia globali che locali) si può aprire un dibattito. Per come la vedo io certe mozioni hanno il solo ed infantile scopo di ottenere un po’ di visibilità per la propria fazione politica. Se così non fosse si dovrebbero discutere necessariamente un’infinità di altri problemi magari ben più stringenti della vicenda Berlusconi-Santoro. Ci sono più problemi a livello nazionale ed europeo che a livello locale: anche questo è logico e banale. Ciò che non torna è la cura con cui si sceglie di dibattere certi problemi. Certo, siamo montanari, italiani, europei e cittadini del mondo ma ciò non vuol dire che i problemi dell’universo-mondo debbano essere discussi in un’assemblea comunale che, come dice il nome, dovrebbe occuparsi dei problemi del Comune. Altrimenti istituiamo un’assemblea comunale permanente in cui discutere tutte le mozioni che l’estro del momento ci suggerisce… Perchè non una mozione a favore del Papa caduto? Od una a favore del vignettista danese che rischia la morte a causa di una vignetta? O contro il ponte di Messina? Tutto si intreccia e si collega a tutto, in fondo. Fosse per me, le questioni che non hanno alcun riferimento con la realtà locale dovrebbero essere discusse in sedi più pertinenti (che non mancano di certo…). Qui, però, si indicono conferenze stampa per criticare una decisione governativa che riguarda il territorio (l’altimetrica delle comunità montane) e che dovrebbe essere discussa legittimamente negli e dagli appositi enti mentre si discute in Consiglio dei telegrammi da inviare o meno a Berlusconi o a Santoro. Se in tutto ciò lei vede della buona politica, beh, io non ce la vedo e lo faccio sapere.
    Salute.

    (R.S.)

  15. Per R.S.
    E’ del tutto legittimo quel che dice. Ma è un punto di vista. Uno dei possibili punti di vista. Certo che se venisse una rivoluzione, l’assemblea comunale di Castelnovo ne’ Monti dovrebbe prima, con calma, risolvere il problema della buca lungo la strada di Maro…
    Ma mi pare di leggere nelle sue righe – se non son troppo ottimista – che tutto sommato converge sulla tesi che si tratta in fondo di utilizzare un po’ di buon senso e misura. Tutti gli argomenti che ha citato (dal Papa al ponte sullo stretto, ecc.) potrebbero, a richiesta di singoli consiglieri, essere portati all’attenzione del Consiglio. Embè, non hanno essi questa libertà di espressione? Poi che tali argomenti possano poi venire considerati futili, che la maggioranza decida di bocciarli, che alcuni cittadini possano dissentire… ci sta tutto. Questa credo si chiami democrazia. Che, se vuole, non sarà certo la perfezione – a volte, convengo, costa tempo, soldi, fatica – ma, finora, a parer mio, quanto meno si è rivelata e continua a mantenersi il miglior (o meno peggio, se preferisce) compromesso per regolare la vita civile organizzata.

    (Commento firmato)