"Il gruppo consiliare Castel-Nuovo, preso atto, attraverso alcuni organi di stampa, dell’imminente inizio delle operazioni di scavo sulla sommità di monte Castello", pone, in una propria interpellanza, una sfilza di domande al sindaco del capoluogo montano.
Eccole:
1) per quali ragioni il Consiglio comunale non è mai stato messo in condizione di conoscere eventuali progetti di scavo e la calendarizzazione dei lavori previsti sulla sommità di monte Castello;
2) se esiste un progetto complessivo relativo al recupero della pineta e della torre per usi turistico-ricreativi e se, in caso affermativo, è possibile visionarlo in sede di Consiglio comunale, magari con l’illustrazione da parte degli estensori; e se esistono fondi stanziati destinati al riguardo;
3) quale è lo scopo dello scavo aperto sul lato sud della sommità con precario riporto di terreno sulla ripida scarpata, con cumulo di sassi ai bordi dello scavo stesso, e se detto riporto è in condizioni di stabilità;
4) se prima di approntare progetti e scavi è stata svolta una indagine conoscitiva del sottosuolo;
5) se sono previste opere di messa in sicurezza delle affioranti mura perimetrali, tuttora prive di riparo e cagione di potenziale pericolo di caduta dall’alto e di crollo delle stesse;
6) se il taglio dei pini è stato eseguito dietro preciso progetto o se detto taglio ha seguito solo il criterio di rendere visibile la torre dall’abitato sottostante;
7) per quali ragioni su tutto il pendio del lato ovest della pineta di monte Castello sono presenti tronchi di pino abbattuti parecchio tempo fa e non rimossi, fonte di pericolo nei mesi estivi, caratterizzati da lunghi periodi di siccità; e se è in previsione la loro rimozione.
(Luigi Bizzarri)