Home Cronaca Gatta-Pianello: “Dialogo”

Gatta-Pianello: “Dialogo”

12
2

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

La situazione in cui versa la Gatta-Pianello ci rende molto preoccupati, come del resto mette in apprensione numerosi (e non pochi, come sostengono il Sig. Becchi ed il Sig. Tedeschi nei loro interventi) pendolari e abitanti delle zone di Villa Minozzo e Ligonchio che usufruiscono quotidianamente di questa preziosa via di comunicazione.

Noi riteniamo che non sia fondamentale ”rispondere” alle provocazioni di tali signori, il nostro intervento ha intenti di natura decisamente più costruttiva, nonostante ci prema sottolineare come a distanza di qualche anno dall’apertura della Gatta-Pianello ancora si stia lì a sostenere l’inutilità ma soprattutto la scarso utilizzo di detta pista, quando sono ormai principio consolidato, sotto gli occhi di tutti e provato per esperienza diretta di molti, i benefici che si registrano a vari livelli, in primis per i residenti delle zone a monte della zona dei Gessi per i quotidiani spostamenti, ma anche a livello turistico.

Vista la situazione odierna, ci sembra più sensato concentrarsi ed impegnarsi su concetti, a nostro parere, più utili e razionali, quali il DIALOGO, come sostenuto in un intervento, che noi apprezziamo e condividiamo pienamente, del Sig. Roberto Malvolti del Comitato SS 63.

Ci conforta la presa di posizione del presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli, sperando che il suo non sia un comune appello da “carta stampata”. Vista la carica che ricopre crediamo sia legittimo essere convinti che stia operando in modo concreto in sinergia con tutti gli enti di competenza, Stato compreso, rappresentato dall’on. Alessandri (presidente della commissione ambiente della Camera, competente anche in materia di parchi nazionali).

Confidiamo nell’impegno dei sindaci delle zone che si affacciano sulla vallata del Secchia:
- si attendono notizie dal sindaco di Ligonchio, sig. Giorgio Pregheffi, considerato che insieme ad alcune zone di Villa Minozzo le zone del ligonchiese sono parte in causa nell’utilizzo della Gatta-Pianello;
- rendiamo noto che abbiamo chiesto, in forma scritta, al Comune di Villa Minozzo, nella persona del Sig. sindaco Luigi Fiocchi, peraltro già schierato in prima linea, la collaborazione nel farsi carico di convocare in una pubblica assemblea i rappresentanti dei vari enti
(Stato, Provincia, Regione, amministrazioni locali) per affrontare i temi inerenti al futuro della Gatta-Pianello.

FUTURO

A noi preme proprio questo. E’ nostra convinzione che, vista la situazione odierna in cui versa la Gatta-Pianello, considerate - come giustamente è stato ricordato più volte in questi giorni - le risorse che sono state investite in passato per la sua costruzione, che sia veramente giunto il momento di prendere una linea ben precisa. Fino adesso, causa le pressioni degli ambientalisti, in nome di chissà quale deturpazione
dell’alveo del Secchia, non sono mai stati consentiti interventi di manutenzione efficaci ed appropriati, con il risultato che ora è sotto gli occhi di tutti.

Come ricordava il Sig. Roberto Malvolti nel suo intervento di qualche giorno fa, ci sembra abbastanza evidente e condividiamo che alle porte del 2010 esistono mezzi e tipologie di intervento grazie alle quali si può costruire una STRADA rispondente a tutti i canoni di sicurezza nel rispetto dell’ambiente.

Ed è proprio questo che noi chiediamo ai nostri amministratori (comuni, Provincia, Regione): L’IMPEGNO ad intervenire nel ripristino della pista Gatta-Pianello in modo risolutivo e definitivo, dando ad essa tutte le caratteristiche che un vera strada deve avere (sia in termini strutturali che di sicurezza). Inoltre facciamo appello alla Provincia affinchè prenda in carico la Gatta-Pianello riconoscendola giuridicamente come STRADA, tra l’altro come da proposta del Partito democratico locale (Villa Minozzo), vista e deliberata dal Consiglio comunale di Villa Minozzo.

In attesa di poter ascoltare e d eventualmente confrontarsi sui temi sopra elencati con i rappresentanti degli enti preposti e gli amministratori dei vari enti di competenza, cogliamo l’occasione per ringraziare le numerose persone che ci stanno contattando e collaborano con noi in questi giorni, conferma ulteriore dell’importanza che la Gatta-Pianello ha per gli abitanti del crinale, e per augurare a tutti un sereno e prospero anno 2010.

(Il Comitato Alta Val Secchia)

2 COMMENTS


  1. Spett. Comitato Alta Val Secchia, sarebbe sicuramente molto costruttivo instaurare un dialogo rispettoso di tutte le posizioni e non inquinato da pregiudizi legati a luogo di nascita, residenza o appartanenza o meno a questa o quella associazione o comitato.
    Il Comitato difesa dei fiumi Emilia-Romagna, di cui sono il portavoce per la nostra provincia, riunisce al suo interno molte anime di cui solo una minima parte è riconducibile alla galassia ambientalista.
    Siamo, piuttosto, cittadini molto interessati ad uno sviluppo del territorio che rispetti l’uomo che ci vive e l’ambiente che lo circonda. Siamo perfettamente consci dei disagi che deve affrontare chi vive in certe zone dell’alto Appennino e assolutamente non mettiamo l’ambiente sempre davanti a tutto. Riteniamo però che, visto quel che è stato combinato negli ultimi 40 anni, bisogna ripensare il modello di sviluppo di chi vive in Appennino. Pensiamo che uno sviluppo che non tenga conto dei limiti oggettivi che un territorio come quello appenninico pone sia destinato ad un ennesimo fallimento. Purtroppo la viabilità è uno di questi limiti; crediamo che chi deve vivere in montagna dovrebbe essere messo nelle condizioni di poterlo fare senza per forza doversi trasformare in un pendolare perenne. La nostra montagna non è senza strade; piuttosto quelle che ci sono andrebbero rese migliori e più comode, per esempio la SS 63. E’ certamente vero che per qualche migliaio di persone (ma sarebbe interessante vedere dei dati precisi) una strada di fondovalle del Secchia che partisse dal ponte della Gatta e arrivasse a Collagna agevolerebbe di molto gli spostamenti. Ma come in tutte le cose si deve ragionare in termini di costi (non solo ambientali ma anche economici) e benefici e noi riteniamo che, in un’ottica di sviluppo moderno del territorio, costruire un’ennesima strada per agevolare un numero di persone piuttosto limitato non è certamente saggio. Per di più lungo un percorso che, per gli evidenti problemi legati all’instabilità idro-geologica del territorio, imporrebbe interventi fortemente impattanti sull’ambiente, che, vale sempre la pena ricordarlo, è all’interno o nelle immediate vicinanze di un Parco nazionale.
    Un augurio per un buon 2010 a tutti.

    (Comitato difesa dei fiumi Emilia-Romagna)

  2. Per comitato difesa dei fiumi
    Caro comitato difesa fiumi, non sarebbe meglio chiamarci per nome? Innanzi tutto io non so dove abita, ma dire che ci sono strade in montagna vuole dire che una persona non ci vede. Se poi andiamo a vedere le condizioni (anche dopo gli ultimi lavori, se si possono chiamare così) sulla statale 63, unica strada (se si può chiamare così), direi che è vero che ci sono pochi voti, ma proprio ci costringono a scappare. Per quanto riguarda il letto dei fiumi provate a chiedere a una persona anziana come erano: 1) privi di sterpi, alberi e vegetazione; 2) affluenti deviati a monte e indirizzati dove non facevano danni. Se si fosse dato il via a scavare ghiaia e tenere i fiumi al centro del letto non c’era, o meglio si limitava parecchio i danni. Un’ultima cosa: provate ad immaginare se il fiume secchia fosse andato ad incalzare la sponda opposta: Gatta, Maro e altri paesi andavano a rischio! Forse allora si interveniva senza tante storie! Quando una strada dà fastidio si inventano tutte!!!

    (Massimo Coli)