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Di normodotati che parcheggiano in spazi riservati ai diversamente abili

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sono un cittadino disabile della montagna e nell'ultima settimana, purtroppo, devo "frequentare" l'ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti, per motivi personali.

In quanto portatore di handicap, sono titolare di un regolare contrassegno "arancione" per poter usufruire dei parcheggi riservati a noi disabili. Davanti all'ingresso principale dell'ospedale di Castelnovo sono presenti cinque parcheggi riservati a noi diversamente abili, ma li trovo sempre tutti impegnati. Non sempre, però, chi parcheggia in tali spazi riservati espone il tesserino necessario per usufruire di questa agevolazione. Col passare dei giorni ho poi notato un'altra cosa che è veramente vergognosa: capita MOLTO SPESSO che chi parcheggia le macchine in tali spazi esponga il tesserino richiesto ma che EVIDENTEMENTE non gli appartiene, forse sarà di un famigliare, forse di un vicino o forse anche di un defunto. Chi lo sa?

Sta di fatto che io, disabile con problemi di deambulazione, in 5 giorni, per due volte al giorno, che vengo in ospedale, sono riuscito solo una volta a trovare uno dei parcheggi riservati, libero, e "frequentando" una camera con vista sul parcheggio ho potuto piu volte notare che VERAMENTE troppi normodotati utilizzano questi spazi.

Visto che non credo che le autorità o chi di dovere rilascino così facilmente i tesserini per disabili a chi non ne ha diritto, vista la documentazione che ho dovuto presentare per ottenere il mio tesserino personale, penso proprio che ci siamo molte persone, prive di educazione e moralità, che utilizzano permessi CHE NON GLI APPARTENGONO. Sarebbe quindi opportuno che le autorità competenti svolgessero i controlli necessari per verificare l'effettiva autenticità dei tesserini, di chi li utilizza ed il corretto utilizzo degli spazi riservati.

Cordiali saluti.

(Aramus Simone Ruffini)

8 COMMENTS

  1. Controlli Polizia stradale
    Prendiamo atto della segnalazione, pervenuta nei giorni scorsi anche presso il nostro Comando e sarà nostra premura, unitamente agli altri organi di polizia preposti alla vigilanza stradale, effettuare costanti controlli, in accordo con la direzione sanitaria dell’ospedale.
    Nel concordare circa lo scarso senso civico di coloro che utilizzano indebitamente il contrassegno per effettuare la sosta, è bene ricordare che quanti non ne hanno il diritto rischiano la rimozione forzata della vettura ed una contravvenzione dove è prevista anche la decurtazione di punti dalla patente di guida. Chi, invece, utilizza un contrassegno appartenente ad altri o usufruisce del posto auto senza avere a bordo una persona diversamente abile, corre il rischio di ulteriori conseguenze, fermo restando che tale fatto può essere motivo – secondo l’attuale giurisprudenza – di ritiro del contrassegno a carico dell’intestatario.

    (Roberto Rocchi, Ispettore superiore, Comandante Distaccamento Polizia stradale Castelnovo ne’ Monti)

  2. Lo fanno anche altrove!
    Anche a me è capitato più volte di assistere a parcheggiatori abusivi, nella zona di piazza Gramsci (dietro alle casette di legno), che scendono dall’auto belli vispi e senza alcun disabile da accompagnare nonostante il tesserino esposto. E’ un comportamento reiterato e mi farebbe davvero piacere leggere nomi e cognomi di chi, finalmente, subirebbe un esemplare provvedimento disciplinare.
    E’ un comportamento vergognoso e indegno di un paese civile.

    (Celeste Grisendi)


  3. Tempo fa, dovendo accompagnare per diverse volte all’ospedale una persona con problemi di deambulazione, ho potuto notare lo stesso problema qui segnalato. Come giusto, accompagnavo la persona all’ingresso, poi andavo a cercare un posto nei parcheggi autorizzati, più distanti. Sugli spazi riservati ai portatori di handicap non aggiungo altro a quanto detto dal sig. Ruffini. Aggiungo però che tutta la corsia di accesso all’ospedale porta il divieto di sosta ed è permanentemente occupata da macchine in sosta vietata e, poiché è di larghezza ridotta, rimane libero il passaggio in un solo senso di marcia. O si entra o si esce. Anche lo spazio fronteggiante l’uscita di sicurezza, barrato sull’asfalto, quindi non disponibile alla sosta, è permanentemente occupato. Ho notato, poi, che frequentemente si trovano auto parcheggiate sul marciapiede che serve da sbocco alla scala di sicurezza (spesso ho notato un SUV; la principale caratteristica di questi veicoli, infatti, è di poter essere agevolmente parcheggiati sui marciapiedi). Quotidiana inciviltà, concordo. Aggiungo: menefreghismo, sistemata nel comodo la mia auto, gli altri si arrangino, ospedale o no, e tutto questo per evitare pochi minuti di percorso a piedi (che, tra l’altro, è tutta salute).
    Ho molto apprezzato l’intervento del comandante Rocchi, perché questi atteggiamenti, oltre che sull’inciviltà di ognuno, trovano spazio anche nella consapevolezza dell’impunità, caratteristica, purtroppo, della civiltà nazionale, bene esemplificata dall’esempio dei nostri campioni in Parlamento.

    (Commento firmato)


  4. Io sono otto anni che convivo con questo “disagio” e aggiungo che, muovendomi in carrozzina, diventa molto rilevante il problema. Il nostro Comune dovrebbe prima di tutto mandare i vigili ad assolvere questo compito, cosa che vedo fare molto saltuariamente. Vi è poi un altro fatto sulla questione ed è che il “regolare” tagliandino viene rilasciato a tutti, ossia (senza voler sminuire la categoria) un cardiopatico ne ha pieno diritto anche se non ha problemi di deambulazione…
    Sarebbe cosa buona avesse il buonsenso di non usufruire del parcheggio riservato quando non potrebbe fargli che bene fare due passi a piedi… Non vengono portati forse in montagna per lunghe scarpinate con il “Cuore della montagna”? Ma so già di muovermi con questa affermazione su di un campo minato… Di fatto rimane che parcheggiare rimane per un “carrozzato” un’impresa; confido solo nel buon senso tenuto finora dalle forze dell’ordine, che, trovando la mia auto parcheggiata non proprio a norma, talvolta, per causa di forza maggiore (forse proprio per il fatto che ormai sanno chi sono), evitano di multarmela. Il problema non è di facile soluzione. Se poi aggiungiamo che i parcheggi andrebbero in parte rivisti perchè sprovvisti di strisce zebrate per lo spazio di caricamento e accade pure che tornando all’auto devo aspettare che arrivi il proprietario di quella parcheggiata a fianco per riuscire ad accedere al posto di guida… E qui nasce la mia accortezza, quando ne ho il tempo, in quanto vado per uffici più di altre persone, di trovare il modo di parcheggiare se possibile nel parcheggio riservato ma anche di studiare a priori la più adatta posizione per non rimanere incastrato. Eppure basterebbe mettere una bella copia di paletti segnalati per evitare questo trambusto. Insomma, le soluzioni pratiche ci sarebbero ed anche di poco costo, ma prima di tutto ci vorrebbe da parte di tutti i patentati un poco di attenzione… Cosa che dovrebbero insegnare anche nelle scuole guida, per esempio. Non me ne vogliano i cardiopatici, non risponderò a sterili provocazioni.

    (Gabriele Colombani)

  5. Non solo all’ospedale…
    Il problema esiste in tutti i parcheggi del paese, perchè nella maggioranza dei casi i parcheggi per disabili sono occupati da chi non ne ha diritto. Di sabato sera, poi… ti parcheggiano persino in casa.
    Saluti.

    (Commento firmato)

  6. Più controlli, meno multe agli invalidi!!!
    Condivido quanto detto sopra: dovrebbero essere fatti maggiori controlli e magari anche la rimozione del mezzo laddove c’è gente che lascia l’auto nei parcheggi riservati ai disabili PER TUTTO IL GIORNO!!!!!! Inoltre inviterei la Polizia municipale a non multare quei disabili che, non trovando mai posto nei parcheggi loro riservati in quanto occupati abusivamente da automobilisti sprovvisti di cartellino arancione, lasciano (non potendo fare altrimenti) l’auto in altro luogo (esponendo il cartellino!).
    Ricordo agli agenti della Municipale che per un invalido parcheggiare nei pressi dell’entrata dell’ospedale non è un vizio o un atto di pigrizia, MA UNA OGGETTIVA NECESSITA’! Sanzioniamo prima coloro che privano gli invalidi di un loro diritto, poi magari in un secondo momento multiamo l’invalido che, dopo aver girato per mezz’ora intorno all’ospedale senza trovar parcheggio, si arrende e lascia la macchina dove può!!!

    (Commento firmato)


  7. Mi unisco a Gabriele nel sottolineare l’importanza di rispettare non solo i parcheggi (…ma questo è scontato) ma soprattutto lo spazio zebrato assolutamente indispensabile per consentire la giusta autonomia ai disabili, carrozzati e non. Forse basterebbe ogni tanto mettersi “nei panni di” per capire quanti e quali disagi si possono arrecare per pochi passi in più.

    (Alma)