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La bella realtà del presepe vivente di Villa Minozzo

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Ha raggiunto la quinta edizione ed è in continua evoluzione il presepe vivente di Villa Minozzo: appuntamento tra fede, tradizione e cultura che ogni anno richiama e coinvolge un numero sempre più alto di persone.

Realizzato per la prima volta dalla compagnia “Teatro degli instabili” di Villa Minozzo, su proposta di suor Tersilla, nel 2005, oggi il presepe vivente mobilita più di 100 figuranti, di tutte le età e con le più svariate mansioni. A coordinarle e a sovrintendere all’allestimento c’è il dottor Benedetto Valdesalici che, con la sua compagnia, accettò la proposta di suor Tersilla e ancora la realizza contando su apporti e idee sempre nuovi.

In occasione del presepe vivente si spegne la luce pubblica e si spengono le luci elettriche delle insegne e delle case. Nella parte del paese scelta per la rappresentazione sono già state allestite le casette e i ripari di canne che ospitano le scene e le attività. C’è il rifugio dei pastori, intenti alla preparazione delle ricotte nelle pentole di rame, c’è la bottega del calzolaio, quella dell’arrotino, c’è la locanda, il cestaio, lo scalpellino… c’è il ricovero per gli animali.

“Quest’anno ci sarà anche il castello di Erode”, spiega Fabrizia, “lo stanno preparando i ragazzi più giovani dopo il successo delle scene romane dello scorso anno. All’entrata distribuiamo a chiunque non l’abbia una kefija multicolore da utilizzare come copricapo e naturalmente chiediamo di indossarlo. È come un pass e permette di entrare meglio nel clima del presepe. Quest’anno poi vogliamo che il presepe si leghi ancora di più al nostro passato e abbiamo introdotto una novità: il coro di voci bianche dei bimbi della scuola elementare che eseguirà, lungo il percorso, il canto delle pastorali di don Savino Bonicelli”.

Il percorso si snoda fra le strade e la piazza del paese e si concentra nella parte chiamata “case di sotto”, vicino alla chiesa parrocchiale. La natività è collocata nel posto più suggestivo, all’altezza delle tre volte di pietra del cortile sotto la chiesa e, visto che si tratta di diverse stazioni, quella della natività non sarà l’unica figura di Madonna del presepe. Accanto alle persone ci sono anche gli animali. Come per gli anni scorsi è una stalla di Carù che trasporta tutti gli animali: bue, asino, pecore e agnellini.

“Il nostro presepe è attraversato dagli odori delle varie preparazioni di cibo: c’è chi fa la focaccia alla vampa, chi la polenta, chi le castagne, chi prepara i ciccioli, chi prepara la ricotta… Alla fine di tutto si potrà mangiare: questi cibi si consumeranno insieme, alla luce dei fuochi e delle stelle”.

Il presepe vivente di Villa Minozzo si svolgerà sabato 26 dicembre e inizierà alle ore 21. Un po’ viaggio a ritroso nel passato e un po’ sguardo proteso in avanti a guardare negli occhi la Natività, nella narrazione a cura di Emanuele Ferrari.