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Un ordine del giorno sulla scuola presentato dalla maggioranza

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Pubblichiamo un ordine del giorno che sarà proposto all'approvazione del Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti che si svolgerà domani pomeriggio con inizio alle ore 15 (vedi l'ordine del giorno).

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Ordine del giorno sulla situazione attuale nella scuola

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che:
- il diritto allo studio è un diritto soggettivo tutelato dagli artt. 33 e 34 della Costituzione italiana;

RITENUTO che
- la scuola pubblica di qualità è elemento fondamentale per lo sviluppo democratico, sociale ed economico di un Paese;
- la scuola è il luogo preposto alla diffusione della conoscenza, del sapere, della formazione, attento ai processi di integrazione sociale indispensabili in un mondo globale in continua trasformazione;
- investire nella conoscenza e nel sapere significa investire nell’intelligenza dei giovani e fornire loro strumenti per affrontare adeguatamente le sfide del futuro quali autonomia di giudizio e spirito critico;
- nell’epoca della cosiddetta “società della conoscenza” la scuola deve rappresentare un servizio d’importanza strategica fondata su certezze e non può essere terreno di scontro ideologico;

CONSIDERATO che dalla drastica riduzione delle cattedre determinata dal regolamento del ministro Gelmini a partire già dal corrente anno scolastico, deriva un inevitabile impoverimento dell’offerta formativa in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado;

CONSIDERATO che molti insegnanti precari sono rimasti esclusi dagli incarichi annuali di insegnamento, che ai pensionamenti non corrispondono altrettante immissioni in ruolo dei docenti aventi diritto e che si mantiene pertanto una situazione di precariato che non sarà stabilizzata;

CONSIDERATA la riduzione di unità del personale non docente (Ata), fatto questo che sottopone il personale a carichi di lavoro aggiuntivi per garantire con fatica i servizi minimi e l'attività didattico-formativa ordinaria;

CONSIDERATO che negli anni futuri sono previsti ulteriori tagli che determineranno la progressiva riduzione di altre unità di personale docente e non docente;

CONSIDERATO che la riduzione delle cattedre ha come conseguenza l’aumento del numero di studenti per classe, l’accorpamento delle stesse e lo stravolgimento di prassi pedagogico - didattiche consolidate;

CONSIDERATO che l’azzeramento dei moduli e della compresenza degli insegnanti riduce le occasioni strutturate per condividere obiettivi e progettualità;

CONSTATATA l’impossibilità di garantire attività formative alternative agli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica;

CONSTATATO che le condizioni di sicurezza e di igiene necessarie in ogni ambiente scolastico rischiano di non essere assicurate;

CONSTATATO che il richiamato aumento del numero di studenti per classe e l'accorpamento hanno effetti devastanti per lo sviluppo del territorio e per la coesione sociale, soprattutto per chi vive in aree decentrate e/o disagiate;

CONSIDERATO che la rigida applicazione delle norme di sostegno agli alunni disabili (con la quasi totale eliminazione del rapporto 1:1) ha provocato la forte riduzione dell’attività di sostegno con gravi disagi agli alunni e alle famiglie;

CONSIDERATO che sta per essere varata la riforma della scuola secondaria di II grado i cui contenuti, pur incidendo fortemente sul percorso formativo degli studenti e delle studentesse, non sono stati adeguatamente discussi ed approfonditi con docenti, genitori, studenti e realtà economico-sociali del territorio;

CONSIDERATO che la mancata erogazione dei finanziamenti pregressi e i tagli effettuati dal Governo impediscono di fatto la necessaria programmazione della spesa, compromettendo la realizzazione del piano dell’offerta formativa e la gestione della quotidianità scolastica;

CONSIDERATO che è dovere del Ministero della Pubblica Istruzione garantire il diritto allo studio di tutti i cittadini attraverso l’impiego di un organico professionalmente qualificato e di finanziamenti necessari alle Scuole per migliorare la qualità dell’offerta formativa, in rete con tutti gli attori istituzionali coinvolti: Ministero della Salute, Regioni, Aziende Sanitarie, Province, Comuni, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze;

CONSIDERATO che i bilanci degli Enti Locali, sempre più in difficoltà per i tagli, per i mancati trasferimenti da parte dello Stato e per il rispetto del patto di stabilità interno, non possono farsi carico delle problematiche economiche e organizzative della scuola determinate dai regolamenti adottati;

RILEVATA la pesante situazione negli istituti determinata dall’elevato turn over annuale degli insegnanti e la conseguente mancanza di continuità didattica nelle classi;

PRESO ATTO della mobilitazione dei sindacati della Scuola, dei Collegi Docenti e delle Associazioni Genitori;

IL CONSIGLIO COMUNALE

sensibile alle proteste degli insegnanti precari, del personale ATA, degli studenti, dei collegi docenti e delle associazioni di genitori, preoccupati per il mantenimento di adeguati livelli di qualità del sistema scolastico-formativo territoriale;

Ritenendo fondamentale il contatto costante con le famiglie e i cittadini, al fine di assicurare un circuito di condivisione e confronto continuo sulla scuola, luogo primario di arricchimento, di crescita e di investimento in cultura e coscienza civile;

IMPEGNA

IL SINDACO E LA GIUNTA

• ad attivarsi in tutte le sedi opportune affinché le istanze territoriali precedentemente esposte vengano accolte;
• ad assicurare e tutelare il diritto allo studio di tutti e in particolare degli studenti con disabilità;
• a proporre agli enti locali del territorio l’istituzione di un tavolo programmatico per trovare soluzioni condivise alle problematiche inerenti alle scuole di ogni ordine e grado;
• a trasmettere il presente ordine del giorno al Ministro dell’Istruzione, all’assessore regionale alla pubblica istruzione, al presidente della Provincia, ai capigruppo in Consiglio Rrgionale, ai sindaci del distretto montano, alla Comunità montana dell’Appennino reggiano;
• a chiedere al ministro un deciso ripensamento dei provvedimenti adottati privilegiando gli aspetti educativi e formativi piuttosto di quelli meramente di risparmio economico.