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“Attenzione alle vendite sottocosto di Parmigiano-Reggiano”

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L'assessore provinciale Rivi scrive ai sindaci della provincia affinché, nell'ambito delle proprie competenze, vigilino sulle promozioni, particolarmente diffuse sotto le feste, ricordando che sono soggette ad una rigida regolamentazione.

Con l’avvicinarsi delle festività si riaffacciano sulla scena del commercio al dettaglio le vendite promozionali di Parmigiano-Reggiano e a questo proposito l'assessore provinciale all'agricoltura e tutela dei consumatori Roberta Rivi ha inviato una lettera a tutti i sindaci del territorio invitandoli, nell'ambito delle proprie competenze, "a rafforzare l’azione di controllo e verifica sulle vendite promozionali di Parmigiano-Reggiano affinché si svolgano nel pieno rispetto della legge, nel rispetto della trasparenza che giova ai consumatori, nell’interesse dei produttori e dell’intera economia provinciale".

L'assessore Rivi ricorda infatti che "nella presente e delicata congiuntura di mercato assistiamo finalmente ad una risalita delle quotazioni del Parmigiano-Reggiano, dopo un lungo periodo sfavorevole che ha messo a dura prova la capacità di sopravvivenza delle nostre aziende agricole è dovere di tutti assecondare e difendere la ripresa del nostro più importante prodotto. Gli “eccessi promozionali”, che a volte scendono a livelli tali da far sospettare la presenza di vendite sottocosto, ledono l’immagine del Re dei formaggi, disorientano il consumatore e si traducono in un vero e proprio danno nei confronti dei produttori, che, com’è noto, non risparmiano energie per assicurare ai propri clienti qualità di prim’ordine a fronte di riconoscimenti di mercato troppo spesso inadeguati".

A questo proposito l'assessore all'agricoltura ricorda come "le vendite sottocosto, oltre a costituire frequentemente fattispecie di concorrenza sleale, siano però regolamentate attraverso il Dpr 218/01 con cui é stato emanato il regolamento recante disciplina delle vendite sottocosto, a norma dell'articolo 15, comma 8, del decreto legislativo del 31 marzo 1998, numero 114 che, benché non consideri la vendita sottocosto illecita in quanto tale, la sottopone al rispetto di rigide condizioni, cioè obbligo di comunicazione al comune, limiti di durata e frequenza, obbligo di informazione al consumatore e così via L'inosservanza di queste comporta l'applicazione di sanzioni amministrative".

Auspicando che "una eventuale elusione di detta normativa non riguardi, come invece purtroppo si ha fondato motivo di ritenere per le ragioni sopra evidenziate, proprio il Parmigiano-Reggiano, orgoglio della nostra terra e delle nostre tradizioni", l'assessore ricorda infine che "ai sindaci in applicazione della normativa che disciplina il commercio, il citato decreto legislativo del 31 marzo 1998 numero 114, è affidato il compito di sanzionare le violazioni in materia e conseguentemente di esercitare il controllo sul corretto svolgimento della operazioni di vendita di beni alimentari e in particolare sul delicato aspetto delle promozioni e delle vendite sottocosto, attraverso gli organi competenti".

3 COMMENTS

  1. Singolare…
    Evidentemente l’assessore Rivi non frequenta i supermercati Coop e Conad, che nella nostra provincia rappresentano il 75% della Grande Distribuzione Organizzata. In essi il Parmigiano Reggiano è in offerta sottocosto a 8/9 € al chilogrammo almeno 4 volte l’anno e non solo in occasione delle festività natalizie. Io lo acquisto regolarmente al caseificio pagandolo 11/12 € al chilogrammo. Concordo pienamente sul fatto che si tratti di concorrenza sleale e di un danno per i produttori, però poniamoci delle domande.
    Perchè alcuni caseifici vendono la quasi totalità del loro prodotto alle sopracitate catene di supermercati? Perchè il Consorzio non si attiva affinchè queste vendite sleali cessino? Perchè l’assessore Rivi fa un appello ai sindaci e non alle dirigenze dei colossi della distribuzione Coop e Conad?
    Credo che le risposte le conosciamo tutti…
    Buona giornata.

    (Riccardo Bigoi)

  2. Singolare il signor Bigoi…
    …che fa domande, ma anche insinuazioni, senza sapere, evidentemente. L’assessore provinciale ha scritto ai sindaci perché sono loro l’autorità di controllo e sono le polizie municipali che hanno tra le loro competenze quelle di Polizia annonaria.

    (Ufficio stampa agricoltura Provincia)

  3. Ringrazio
    Ringrazio l’ufficio stampa per la precisazione. Le mie domande (esclusa la terza, naturalmente) rimangono, così come il problema e la veridicità di quanto da me affermato. Non serve la Polizia annonaria, basta recarsi a fare la spesa nei supermercati da me citati…
    Buona giornata e buone feste a tutti, ufficio stampa agricoltura della Provincia compreso.

    (Riccardo Bigoi)