Home Cronaca “Barriere architettoniche: il termometro della qualità di un’amministrazione pubblica”

“Barriere architettoniche: il termometro della qualità di un’amministrazione pubblica”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La riflessione che voglio fare nasce dal fatto che l'espressione "barriere architettoniche" è utilizzata nel linguaggio quotidiano come sinonimo di ostacolo, impedimento spesso riferito alle persone diversamente abili. Talvolta pronunciamo queste due parole in modo vago e generico senza approfondire il vero significato della definizione sintetica che è contenuta nell'art. 2, lettera A, del D.M. 236/89 che trascriviamo di seguito:

Per "BARRIERE ARCHITETTONICHE" si intendono:
A) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di CHIUNQUE ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
B) gli ostacoli che limitano o impediscono a CHIUNQUE la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti;
C) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per CHIUNQUE e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

E' di tutta evidenza che in una comunità che mette al centro le persone il totale disinteresse per le barriere architettoniche non sia semplicemente una grave carenza nei confronti dei diversamente abili ma rappresenta il termometro della qualità dell'Amministrazione nei confronti dei bisogni e dei diritti di tutti i cittadini abili e disabili.

E' anche inspiegabile come ad esempio, partendo dalla rotonda del S. Anna e fino all'imbocco di via Prampolini, lungo la via Roma, si possano contare 16 attraversamenti pedonali dei quali soltanto 2 con scivoli in corrispondenza (destra e sinistra), 3 con un solo scivolo (destra o sinistra) e ben 11 (undici) attraversamenti pedonali che si schiantano contro il marciapiede (destra e sinistra), creando così lungo l'arteria più importante e rappresentativa del paese gravi pregiudizi alla libera, civile e dignitosa fruizione da parte di TUTTA la cittadinanza.

In occasione del rifacimento del tratto di marciapiede di via Roma era così difficile ricordarsi che gli scivoli sono obbligatori per legge e che andavano realizzati? A giudicare dal risultato direi di sì...!! Sarà interessante poi sapere quale tipo di garanzia è stata prestata sulla realizzazione del marciapiede e da quale impresa poichè non vorremmo ritrovarci di nuovo tra un anno a doverlo rifare, sempre a spese della comunità come ci è già capitato.

(Federico Tamburini, capogruppo "Persone e montagna")

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AL SINDACO DEL COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI

INTERPELLANZA

OGGETTO: Nuovi marciapiedi e barriere architettoniche

PREMESSO
- che da oltre venti anni sono in vigore leggi volte a favorire la piena fruizione degli spazi pubblici da parte dei diversamente abili;
- che il DPR 24/07/1996 503, regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, dispone, all'art. 5 marciapiedi, che nelle nuove realizzazioni urbanistiche si debba tenere conto dell'altezza massima fissata in cm 15 per i marciapiedi e in cm 2,5 per gli scivoli, obbligatori in caso di attraversamenti pedonali, e i carrabili

CONSIDERATO

- che recentemente l'Amministrazione ha provveduto a realizzare ex-novo un tratto di marciapiede lungo la centrale via Roma;
-che non sono state rispettate le disposizioni del DPR 24/07/1996 503 in riferimento alle altezze e pendenze del marciapiede;
- che non sono stati realizzati gli scivoli in corrispondenza degli attraversamenti pedonali

PRESO ATTO

- che è notoria la difficile situazione della viabilità pedonale di Castelnovo ne' Monti per quanto riguarda l'inidonea dotazione di scivoli e rampe che causa gravi pregiudizi alla libera, civile e dignitosa fruizione da parte non solo dei soggetti diversamenti abili ma anche degli anziani e dei genitori con carrozzine e passeggini

i consiglieri Tamburini Federico e Attolini Mario Domenico

CHIEDONO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

– come sia stato possibile realizzare i nuovi marciapiedi senza prevedere gli scivoli in corrispondenza degli attraversamenti pedonali;
– se intende porre rimedio in tempi brevi a tale negligenza;
– come sia stato possibile non rispettare il disposto del DPR 24/07/1996 503 in ordine all'altezza e pendenza del
marciapiede;
- se intende procedere ad un monitoraggio accurato sul territorio comunale volto ad individuare l'esistenza di
altre barriere architettoniche legate alla viabilità pedonale e impegnarsi di conseguenza in un piano di adeguamento urgente;
– di conoscere l'importo dell'appalto dei lavori realizzati in via Roma e l'impresa che lo ha eseguito (appalto ed eventuali subappalti);
– di riferire in aula sulle garanzie prestate a corredo del contratto d'appalto.

(I consiglieri comunali della lista civica “Persone e montagna” Federico Tamburini e Mario Domenico Attolini)