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Se Castelnovo ne’ Monti non è più un paese di montagna

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Sembra assurdo, ma Castelnovo ne' Monti non è (più) un paese di montagna. Nel giorno in cui l’Appennino si ricopre di neve arriva questa notizia dalla bozza del disegno di legge presentata dal ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, che ha come obiettivo la riduzione delle comunità montane. Il capoluogo, secondo i parametri previsti dalla bozza, non sarebbe più “ne’ Monti”, cioè non farebbe più parte dell’area montana dell’Appennino. Tra i grandi esclusi ci sarebbe anche Sestola, nota località sciistica dell’Appennino modenense.

Un paradosso su cui interviene Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che comprende, nel suo territorio anche la Pietra di Bismantova, appunto nel comune di Castelnovo ne' Monti (almeno fino a quando non arriverà un altro decreto a stabilire qualche altro parametro in merito...).

“La bozza di disegno di legge prevista da Calderoli si basa su un indice di montanità che include solo il crinale ed esclude Castelnovo ne' Monti, come se fosse un territorio a parte, non inserito nell’Appennino. Questo paradosso nasce da un errore tecnico, culturale più che politico, sulle caratteristiche di montanità. Nell’indicare i livelli altimetrici, infatti, Calderoli tratta l’Appennino come se fossero le Alpi, ragiona cioè come se tutta la montagna italiana avesse la conformazione delle Alpi. In realtà, esistono delle differenze notevoli, perché se consideriamo il territorio, 1.200 metri sull’Appennino valgono come 1.600 metri sulle Alpi. La legge Galasso sul paesaggio, per esempio, fa questa fondamentale distinzione. Le quote di boschi, pascolo e insediamenti storici sono molti diverse lungo gli oltre mille chilometri di montagna italiana, che ha le Alpi come confine ma l’Appennino come spina dorsale.

Gli indicatori economico, sociali e climatici, che dovrebbero essere ragionevolmente usati per adottare un indice di montanità devono per forza essere diversi perché diverse sono le attitudini, le conformazioni geografici e climatiche. Anche la legge 394 sui parchi compie questa distinzione quando parla di 'politiche di sistema' distinte tra Alpi, Appennino e isole. Ritengo che questa sia l’impostazione giusta che dovrebbe essere assunta anche dalla bozza Calderoli per evitare da un lato di mettere comunità montane al mare e dall’altro di ragionare come se l’Italia fosse tutta la Valle d’Aosta. Il Parco nazionale chiede più attenzione per l’Appennino e per le sue peculiarità. Perché non si possono considerare le montagne in modo generico, come se fossero tutte uguali, ogni monte ha un nome, una sua identità. Sull’Himalaya, per esempio, ci sono villaggi fino a 3.500 metri, sulle Ande sorgono città oltre i 4.000. Sulle montagne italiane questo non sarebbe possibile. Il concetto di montagna, come elemento di distinzione dalla pianura, toglie identità al nostro Appennino, che è la nostra ditta”.

La bozza del disegno di legge Calderoli è stata varata dal Consiglio dei ninistri lo scorso 19 novembre e, se approvata dalle Camere, potrebbe diventare legge.

19 COMMENTS

  1. Ministro… di cosa?
    Calderoli, essendo a capo del ministero della “Semplificazione”, dovrà inventarsi pur qualcosa per giustificare il lauto stipendio, no? Però se inventa delle castronerie del genere c’è da mettersi le mani nei capelli. Classico caso di ministero inutile che genera una legge dannosa.

    (Alessio Zanni)

  2. Non ci sono parole
    A questo disegno di legge non ci sono parole, si fa di tutto per risparmiare…!
    Calderoli se non sbaglio è di Bergamo: vorrei sapere se taglieranno anche le loro comunità montane e cosa ne pensano gli elettori leghisti. Magari Romano Albertini potrà darci qualche informazione in più, no?
    Mi dispiace vedere un netto taglio di questo ente. Perché non chiudiamo le comunità montane che sono sul mare e rafforziamo quelle che in realtà sono utili a un territorio disagiato come quello montano?
    Calderoli mi stupisce, o meglio mi fa schifo, perché dovrebbe prendere la sua auto blu per venire a visitare Sestola o Castelnovo ne’ Monti; solo così capirebbe cosa vuol dire abitare a 700 metri di altezza a 42 km di distanza dalla città capoluogo di provincia.
    La mia critica però è rivolta anche agli amministratori locali: perché non credono seriamente in un progetto per sviluppare la montagna? Perché non credono in una Comunità montana?

    (Luca Malvolti)

  3. Le buone leggi
    Per scrivere buone leggi è necessario fare esercizio di modestia, per confrontarsi ed ascoltare le ragioni e le esperienze di altri; di ricerca, per raccogliere tutti gli elementi necessari ad una visione complessa e completa della realtà; di ragionamento, per valutare attentamente le conseguenze del proprio operato; di sensibilità, per cercare di non calpestare inutilmente le persone ed i loro valori.
    Un popolo attento cerca di mettere il potere legislativo nelle mani di persone che lo sappiano esercitare con prudenza, con riflessione, con saggezza perché, in questo campo, l’incompetenza e l’improvvisazione, spesso spacciata per creatività, possono soltanto generare caos, ingiustizia, decadenza.

    (Lorenzo Franchini)

  4. So che l’argomento non piace a tutti…
    …ma vorrei precisare che, come al solito, i tagli agli sprechi piacciono a tutti purchè non tocchino a noi. Se vogliamo togliere le comunità montane al mare si dovrà pure stabilire da che livello sul mare partono le montagne; e, francamente, se non da 600 metri, almeno da 500 dovranno pur partire, e la cosa non sarebbe cambiata di molto. Ad Alessio faccio presente che Calderoli, tanto per portare un esempio, ha tolto leggi inutili ed obsolete che si traducevano in tasse per cittadini (oltre 30.000), cosa che nessun politico aveva mai osato toccare prima, aveva proposto il taglio di molti parlamentari nel referendum cui certamente tu avrai votato contro!! E forse per antipatico che uno lo possa giudicare merita lo stipendio, forse più di molti altri. L’unica cosa che condivido riguarda gli amministratori, colpevoli di averla lasciata senza strade di collegamento e progetti di sviluppo seri e volti solo a foraggiare poltrone inutili come le comunità montane e quant’altro. Se verranno a mancare i finanziamenti in oggetto ve ne saranno di altro tipo: la collina e la pianura non mi risulta siano messe male come noi, qualcosa dovrà pur significare. E comunque io per primo non resterò a guardare come hanno fatto molti altri. In caso di difficoltà ci faremo sentire per ottenere ciò che ci spetta. Scommettiamo che comunque Sestola non si straccerà le vesti se questa proposta dovesse passare? Ci siamo sempre lamentati che alla montagna toccano solo le briciole; chissà che dopo non ci tocchi qualcosa di più. Tanto, peggio di così sono certo non potrebbe andare.

    (Romano Albertini)

  5. 39 metri sul livello del mare
    Questa era… è la Comunità montana tarantina (Puglia): “La Comunità montana della Murgia Tarantina è una comunità montana che comprende 9 comuni della Provincia di Taranto. La sede è a Mottola. Questa comunità montana è tra le più basse d’Italia; ha un’altitudine media di 39 m sul livello del mare. È citata all’inizio del libro @CLa casta#C di Gian Antonio Stella come simbolo di spreco della classe politica a livello periferico”.
    Detto questo… Luca e Alessio e “commento firmato” non sapete leggere! Come alcune delle persone che incontrandomi mi hanno apostrofato “Come è possibile? Castelnovo non è in montagna?”. Come loro non avete capito la balla sparata dal Pd tramite la @CGazzetta di Reggio#C, con un articolo a firma Luca Tondelli. Articolo peraltro completo e ben costruito. Semplice: Castelnovo ne’ Monti è in montagna e la proposta tecnica di riconoscere montani i comuni con più del 50% del territorio oltre i 600 metri semplicemente non è legge. Dove sta lo scandalo? Forse nella Corte costituzionale che ha confermato che la comunità montana della Murgia tarantina, altezza media non oltre i 40 (dico “quaranta”) metri sopra il livello del mare è in montagna! Presidente, assessori, funzionari e un bilancio di diversi milioni di euro buttati… a mare. Vergogna per chi l’ha istituita e per chi munge denari pagati dai contribuenti del nord in questo modo. Ladri (centrodestra, centrosinistra e alcune civiche le amministrazioni dei nove comuni)! Per il resto solo sparate scandalistiche. Ripeto: la proposta tecnica, che sicuramente conteneva un errore, non è stata approvata. Punto. Paura di perdere qualche finanziamento? Ma se vanno sempre ai soliti noti!
    Saluti padani e “montanari”.

    (Alessandro Davoli, capogruppo Lega Nord Comunità montana dell’Appennino reggiano e capogruppo “Castelnovo libera” Consiglio comunale di “Castelnovo ne’ Monti”)


  6. Il ministro ha pienamente ragione. La montagna è riconosciuta come tale non da 702 miseri metri. Voi siete di collina, non di montagna. C’è una bella differenza tra 1000 metri e 702 miseri metri. Ministro, vai così che vai benissimo. Fosse per me eliminerei anche il Parco nazionale, cosa inutile, secondo un mio giudizio.

    (Andrea Spaggiari)

  7. X Simone Ruffini
    Scusa, ma appena sopra ci sono le risposte dei due rappresentanti leghisti. Troppo preso dalla frenesia e non hai letto?

    (Gianni Zannini)

    —–

    @CSimone Ruffini non c’entra nulla. Quando è stata inviata tale sua nota non erano ancora pubblicati quelli che la precedono. Giusto per opportuno chiarimento.

    (red)#C

  8. Per Simone
    Tutte le volte che sento un commento come il suo mi sembra di sognare: non ha ancora capito che la Lega, oltre a pontificare, lanciare anatemi, proclamare slogan populistici, inneggiare, benedire il popolo padano con le acque del Po non fa altro? Parole, effetti speciali e non fatti: questo è il problema. Tutti siamo capaci di dire che l’acqua bagna e troveremo migliaia di consensi in tal senso; altra cosa è dire come fare per non bagnarsi: e su questo si lavora sui fantasmi. Oltre a migliaia di proclami oppure di “l’avevo detto” oppure di “vedrete cosa succederà” nulla di concreto ho ancora visto.
    Simone, complimenti per l’ottimismo per una risposta che sicuramente arriverà ma che sarà come tutte le altre, fruste e rifruste, proclamate dai soliti tre nomi; quindi, come vedrà, nulla di nuovo sotto il sole. Scommettiamo che ho ragione?
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)

  9. La politica della Lega: guardar la pagliuzza e non la trave
    Si nota questa difesa degli esponenti della Lega a difesa dei propri ministri e del governo. Al consigliere Albertini che ci spiega che è necessario tagliare gli sprechi poi lo vediamo annnunciare battaglie al limite della legalità come togliere i risparmi alle Poste. Poi si fa una grande battaglia sul tagliare qualche comunità montana o ridurre i consiglieri dei comuni, però la Lega si è opposta alla soppressione delle province. Si definiscono i limiti della montagna però ci si guarda bene dal togliere i privilegi nei comuni in cui la Lega governa; ci si spiega l’importanza del federalismo poi si lasciano al governo nazionale le decisioni di razionalizzare le scuole e gli insegnanti anche nel nostro territorio; si devono tagliare gli sprechi basta che non si tocchino gli interessi dei leghisti e del nord. Poi però si aiutano gli agricoltori che fino ad oggi non hanno pagato le tasse; si finanziano i debiti di Catania, Roma, dell’Alitalia e di Malpensa e l’elenco di questo modo del Fare che sta governando il Paese potrebbe continuare.

    (Robertino Ugolotti, membro direzione provinciale Unione di Centro)


  10. A Lollo direi molto garbatamente, vista la sua antipatia verso la Lega, dove abitava prima che questa esistesse. O forse, premesso che non so come la pensi, ma si intuisce tra le righe, era contento di come andava in montagna, cioè totale silenzio per non disturbare gli amici, consiglierei di andare nei comuni dove la Lega non fa proclami ma governa, appoggiata da un alto consenso di chi vota a sinistra. Meglio sarebbe meno demagogia e più dialogo costruttivo, basta aspettare qualche anno e vedremo se la Lega fa solo proclami.
    La vera delusione è Ugolotti, viste le battaglie fatte assieme per togliere la maggioranza a queste amministrazioni, definite incapaci anche da lui stesso: che sia già pronto a salire sul carro per le prossime elezioni con la sinistra? Se così è gli ricordo che la sua collega di partito, vicesindaco di Viano (signora Spadoni), per cui nutro molta stima, si sente onorata di collaborare col sindaco Bedeschi nell’amministrare il Comune.
    Sulle battute riguardanti il federalismo ripeto che se gli altri partiti avessero lottato come noi, con il solo 10%, il federalismo lo avremmo già come dovrebbe essere. Ripeto, meno demagogia, ed ognuno faccia la propria parte, in modo costruttivo possibilmente!

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)


  11. Ringrazio la redazione per la precisazione relativa ai tempi tecnici di pubblicazione dei commenti. Non avevo potuto leggere la precisazione dei rappresentanti leghisti; speriamo che l’esclusione di Castelnovo ne’ Monti dalle zone montane sia veramente frutto di un errore tecnico come dice Davoli. Per il resto le loro risposte mi lasciano un qualche dubbio: perchè spostare sempre l’attenzione dal problema con i soliti proclami o le solite accuse? Proprio come dice il signor Mariani.

    (Simone Ruffini)

  12. Sig. Albertini
    Mi sembra che leggendo fra le righe forse l’idea che ne ricava non sia corretta e di questo mi dispiace; io non ho fortunatamente antipatia per nessuno, ma la consapevolezza di non essere all’altezza di ricoprire un ruolo politico fa sì che io debba lavorare e conseguentemente che non abbia il tempo per interloquire e quando lo faccio forse non riesco a spiegarmi.
    Nella mia inconsapevolezza vedo che gli interventi dei leghisti sono sempre gli stessi: se uno si permette di avanzare una critica “non ha simpatia per la Lega”; se uno la pensa diversamente “forse non gli piace l’argomento”, “faremo il federalismo” ma dov’è, “un governo che lavora” ma dove, “faremo le riforme” ma quali, “quando c’erano gli altri cosa facevano?”; ma non avevate detto che se andavate voi al governo sarebbe stata un’apoteosi? “Aspettate qualche anno poi vedrete”: si rende conto che con la situazione attuale “qualche anno” è un’eternità? In quanti ce la faranno a resistere “qualche anno”? Un giorno litigate e l’altro anche; ora l’attacco a Tettamanzi dell’ultima ora: semplicemente puerile al limite del grottesco; ecc. ecc. Tutti argomenti per infiammare l’opinione pubblica e mascherare il completo stallo dell’attività del governo. C’è in atto una crisi paurosa di cui, mi dicono i titolari dove lavoro, non è stato raggiunto il fondo e voi cosa fate? “Crisi finita”, “forse mai arrivata”, “siamo meglio degli altri paesi”: a chi devo credere, a chi mi dà lavoro e che lavora tutto il giorno o a voi? Invece di pensare ai problemi del paese ogni giorno esce un tema nuovo per distrarre l’opinione pubblica e qui mi fermo. Come faccio a dire che chi è al governo pensa veramente a risolvere i miei problemi come quelli di tante altre famiglie? Gli aiuti vengono dati ai soliti noti dimenticando completamente le piccole imprese. Quello che voglio dire, da sprovveduto che sono, è che con questo ripetere all’infinito le stesse cose senza arrivare ai risultati è solo prendere in giro la gente come me che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e non ditemi che è colpa dell’opposizione perchè una maggioranza ampia come la vostra non si è mai vista.
    Scusi se sono andato fuori tema ma era solo per dirle che non c’è nessuna antipatia soprattutto perchè le persone come me quando riescono a far vivere degnamente la propria famiglia sa cosa gli importa se il governo è di destra o di sinistra? “Ognuno faccia la sua parte”: pienamente d’accordo, chi è al governo governi e non perda tempo: per la popolazione ormai il tempo è finito!
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)

  13. Sig. Albertini continui a lavorare
    Non sono leghista, ma le consiglierei di lavorare politicamente come sta facendo senza farsi intrappolare in dibattiti che non modificano la sostanza delle cose. Ho notato che basta un suo intervento su qualsiasi argomento perché venga subito assediato da una pletora di persone che polemizzano con Lei. Naturalmente aspettano queste occasioni per allargarsi e accusare la Lega di tutto. In democrazia una sana alternanza o il sorgere di novità poltiche giovani aiutano il cambiamento rompendo i tabù posti dall’ideologia. Questa ragiona in termini di schieramento e non in quello di capacità delle persone: infatti emeriti incapaci sono continuamente riciclati in tutti i posti di potere solo perché hanno una tessera. Basterebbe fare, per chi ne avesse voglia, un elenco con nomi e cognomi di attivisti, per avere un conferma delle mie tesi. Ma… questa è la realtà! Da un’ipotesi di legge sulle comunità montane, sempre modificabile, si è passati ad accuse di tutt’altra natura. Sicuramente l’iniziativa di Calderoli è importante anche se non sufficiente: tagliare quelle marchette per i riciclati o trombati alle elezioni è già di per se è un merito!
    Comunità montane, unione dei comuni, circoscrizioni e, io aggiungo, Province, ecc. ed altre istituzioni mangiasoldi sono mantenute in vita solo perche fanno comodo e producono ritorni economici.
    Caro Albertini, un dato è certo: Lei si muove, quindi dà fastidio; proprio per questo Le consiglio di continuare la sua azione. Non si aspetti condivisione ma altri attacchi, perché molte persone prevenute diranno sempre il contrario di quanto Lei afferma!! Evidentemente sono contenti dalle amministrazioni che li governano e dello stato in cui si trovano da moltissimi lustri. Meglio per loro!!!

    (Olivo Luigi Raffaelli)


  14. Ringrazio Lollo per il chiarimento. So di non potegli dare grandi risposte, faccio solo presente che troppe volte vengo confuso con il solito politico di turno, seduto comodamente a giudicare gli altri.
    Sono un artigiano che lavora da quando aveva 14 anni, per la cosiddetta pagnotta, conosco molto bene cosa vuol dire crisi, anche se non possiamo darne tutta la colpa al governo, visto da dove arriva. Io cerco nel tempo libero di fare qualcosa per migliorare la situazione in montagna. So di non essere preso in molta considerazione probabilmente perchè non sono il solito intellettuale che sa raccontarla bene, ma le garantisco che, come detto in precedenza, farò il possibile.
    Un saluto.

    (Romano Albertini)

    P.S. – So che la crisi c’è, ma se oggi o domenica prossima le capiterà di entrare in qualche centro commerciale e guardare le file alle casse si accorgerà che la crisi forse sta solo a casa di qualcuno.

  15. Rispondo
    Per Albertini: certamente ho votato contro al referendum, ci mancherebbe! Non penso che la soluzione agli sprechi del Parlamento sia tagliarne i membri, che sono (in teoria) l’organo che rappresenta la nostra voce nei luoghi del potere, ma credo che sia un taglio netto dei loro stipendi e benefici, ingiustificabili e stratosferici. Non credi anche tu, poi, che sia quantomeno strano che il nostro governo abbia un ministro della semplificazione e non uno della sanità che si occupi solo di quello (salvo poi creare un sottosegretario ad hoc per l’emergenza h1n1)?

    Per Alessandro. Carissimo, il nostro caso è molto diverso da quello pugliese. So benissimo che sprechi come l’esempio che hai portato vanno debellati, ma se la legge passasse così com’è (e per fortuna ora è solo un disegno) anche noi verremmo tagliati fuori, e questo sarebbe scandaloso. Confido, quindi, in una revisione della proposta. Ricambio con saluti italiani e montanari.

    (Alessio Zanni)

  16. Per Romano
    Non difendiamolo troppo, Calderoli. Cerca di vedere il problema per quello che è (una brutta cosa, per non dire altro). Facciamo il nostro dovere visto che anche tu sei consigliere provinciale. Non fare sempre come gli altri che la mettono in politica. Per spiegarmi meglio: questa proposta non va bene, il nostro territorio se perde questa particolarità (vera, tra l’altro) se deve competere ad armi pari con gli altri territori di pianura non ce la fa, siamo tagliati fuori da tutto. Non abbiamo i numeri della bassa sia in termini di popolazione sia in termini di aziende, di pil e di servizi. Fatto il passo che vuole fare il tuo ministro, dopo non contiamo pi nulla e non pensare alla solidarietà dei territori forti (illusuione). Noi saremo quelli lassù. Allora ancora una volta tutti assieme affrontiamo il problema, mobilitiamoci per salvare la nostra identità di montanari.

    (Enrico Bini)

  17. Crisi
    Sicuramente la nascita della crisi non dipende dal governo, quello su cui si può discutere è la sua gestione. Comunque, per non occupare troppo spazio, faccio miei alcuni passi di Raffaelli (non tutti perchè faremmo confusione) e precisamente “Lei si muove e quindi dà fastidio, per questo le consiglio di continuare la sua azione”.
    Parole decisamente giuste ed io aggiungo: “con la visione della realtà che deriva dall’attività di un artigiano che vive quotidianamente sulla propria pelle le difficoltà quotidiane”; e termino: “è vero che l’attività dei referenti politici locali viene pesantemente compromessa dall’atteggiamento dei cosiddetti ‘centrali'”, da qui quello che Raffaelli indica “sollevamento di scudi” ed io dico invece “confronto democratico”, lasciando a chi legge di fare le debite considerazioni.
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)