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Mezzo etto di cocaina nel forno di cucina: 22enne arrestato a Castelnovo ne’ Monti

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Detenzione ai fini di spaccio e’ l’accusa che i Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti hanno mosso a un 22enne crotonese abitante nel comune montano trovato con oltre 40 grammi di cocaina.
Inoltre sono stati sequestrati circa 300 €uro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio, un telefono cellulare e varie sim card probabilmente utilizzate per i contatti con i clienti, vario armamentario per la preparazione delle dosi tra cui un bilancino di precisione e l’agenda contabile del malaffare con nomi associati ad importi ritenuti correlati all’attività di spaccio.

Con quest'ultimo diventano 4 gli arresti per droga compiuti dai Carabinieri del Capitano Mario Amoroso negli ultimi weekend a dimostrazione dell’elevato consumo di stupefacenti che si registra anche sul territorio montano.
Nell'ultimo arresto ha giocato un ruolo importante la collaborazione dei cittadini le cui segnalazioni, vagliate ed approfondite dai Carabinieri, hanno permesso di compiere l'operazione nella serata del 28 novembre quando, nella perquisizione domiciliare in via Monti, a disposizione del giovane arrestato e dove si svolgeva un viavai sospetto, si rinvenivano:

a)grammi 41 di sostanza stupefacente del tipo cocaina, occultata in un marsupio di colore nero rinvenuto all’interno della cucina nella parte sottostante del forno suddivisa in un involucro in cellophane del peso di 23 grammi circa di cocaina in pietra, un involucro in cellophane del peso complessivo di 15 grammi di cocaina in polvere e tre dosi singole di cocaina, confezionate in involucri di cellophane del peso di un grammo l’una;
b)una bilancia di precisione con pesatura minima da 0,1 grammi e massima di gr.500 recante tracce di polvere bianca verosimilmente cocaina, perfettamente funzionante, rinvenuta all’interno del marsupio con la cocaina;
c)un telefono cellulare;
d)un coltello a serramanico della lunghezza di 19 cm con lama di 8,3 cm, rinvenuto all’interno del marsupio posseduto dal giovane;
e)280 €uro in contanti ritenuti provento dello spaccio;
f)una decina di ritagli circolari di cellophane da utilizzare per il confezionamento di dosi singole;
g)un blocnotes con scritti a mano nomi associati a somme di denaro espresse in euro;
g)tre sim-card di vari gestori di telefonia mobile.

Alla luce di quanto sopra per il giovane scattavano le manette in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

6 COMMENTS

  1. Un cappuccino al bar
    Poco fa ho incontrato Carmine S. al bar. Condannato a due anni per spaccio di cocaina e subito scarcerato. Processo breve… avanti un altro. Mezz’ora prima avevo fatto i complimenti al comandante della stazione dei carabinieri per l’arresto dei due rapinatori (uno verrà scarcerato a breve e l’altro andrà in comunità…). Non ho il numero del giudice del Tribunale di Reggio, altrimenti avrei chiamato a anche lui… e non per i complimenti.
    Mi viene in mente Beppe Grillo, a voi no?
    Saluti padani e montanari.

    (Alessandro Raniero Davoli, capogruppo consiliare “Castelnovo libera”, capogruppo Lega Nord Comunità montana)


  2. Davoli ha senz’altro ragione, ma c’è un’altra cosa… Tutta questa droga non verrà spacciata solo ad extracomunitari e affini. Come sottolineato dall’articolo credo che tutto il recuperato fosse destinato a consumatori montanari e padani, tanto per usare un termine simpaticamente folcloristico. Allora mi viene da pensare che come in ogni buona attività commerciale, lecita o illecita, l’offerta sia pari alla domanda… Non ci stupiamo poi se qualcuno prova a specularci sopra. Mi spaventa tutta questa droga in montagna, più dello spacciatore libero dopo un giorno.

    (Sergio Simonazzi)


  3. …magari se desse un colpo di telefono anche al suo amico Angelo Alessandri facendo presente la situazione di critico sovraffollamento del carcere di Reggio Emilia e ricordando le tante promesse del governo per nuove carceri, qualcuno lo terrebbero anche dentro… Le indico anche un link che bene rende la situazione: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/reggio_emilia/cronaca/2009/11/28/265575-rivolta_carcere.shtml.
    Grazie e saluti.

    (Commento firmato)

  4. Sale di Satana
    Questa è la cocaina. Ho vissuto il dramma della dipendenza dalla cocaina e ho visto distrutta la persona che amavo. Meglio morire… Vedi incatenata e smembrata l’anima dela tua donna, giorno per giorno. Quello che rimane è un corpo vuoto, strizzato da tutte le emozioni, da tutti i sentimenti, preso dall’ansia della prossima dose, della prossima corsa. Chi spaccia è un assassino, anche se il cadavere non si trova. A Simonazzi e a tutti i malati d’ideologia non ho nulla da dire.
    Saluti montanari e padani.

    (Alessandro Davoli)


  5. Mi spiace che come sempre Davoli si senta attaccato personalmente. Se avesse letto il mio commento con attenzione avrebbe sicuramente afferrato il fatto che io gli dò ragione. Quello che volevo sottolineare è la mia preoccupazione per tutta la richiesta di droga che c’è in montagna, sintomo di un grande disagio sociale. Penso che anche la persona che tanto amava il sig. Davoli avesse in sè un demone da combattere. Quando una persona pensa al suicidio tutti i giorni puoi anche togliere tutti i coltelli di casa, chiudere il gas, sbarrare le finestre, ma questa persona un modo per farla finita lo troverà. Stessa cosa con la droga: non vedo gli spacciatori come assassini ma come un’arma da suicidio. Non sarebbe meglio cercare d’insegnare alle persone ad amare un po’ più la vita…

    (Sergio Simonazzi)