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I comuni reggiani sulla riorganizzazione scolastica

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La Conferenza provinciale di coordinamento - organismo interistituzionale attivato a livello provinciale per la concertazione delle politiche di programmazione scolastica, composto da Provincia, ufficio scolastico provinciale, sette sindaci in rappresentanza dei Distretti e sette dirigenti scolastici di ogni ordine e grado - si è riunita nei giorni scorsi ed ha preso atto che i comuni reggiani, in questa prima fase di attuazione della riforma del primo ciclo di istruzione, non intendono procedere per l'anno scolastico 2010/2011 ad alcuna operazione di programmazione dell'offerta di istruzione e di riorganizzazione della rete scolastica delle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie inferiori) dei rispettivi territori.

La Conferenza ha ribadito, tra l’altro, che l’orario di funzionamento della scuola elementare fa riferimento, di norma, alle risorse professionali (ovvero ai docenti) di cui le singole istituzioni scolastiche dispongono al momento delle iscrizioni. Tuttavia, se le richieste delle famiglie – sempre manifestate all’atto delle iscrizioni – sono prevalentemente orientate ad un ampliamento del normale orario di funzionamento (in via ordinaria, 30 ore settimanali), cioè se si esprimono per l’attivazione del tempo prolungato o del tempo pieno, sarà l'amministrazione scolastica e non il comune che potrà soddisfare tali esigenze a fronte di due condizioni: la disponibilità di locali adeguati e di attrezzature idonee; la disponibilità di eventuali risorse professionali reperibili a livello provinciale sempre nell'ambito dell'amministrazione scolastica.