Riceviamo e pubblichiamo.
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Gli uffici postali di Cavola e Quara restano chiusi tre giorni alla settimana e pare che anche Busana si trovi nelle stesse condizioni. Purtroppo siamo nuovamente di fronte alla questione del ridimensionamento dell’apertura di alcuni uffici postali della montagna e da una ventina di anni a questa parte stiamo assistendo a scelte a mio avviso scellerate, visto che parliamo di sportelli come quello di Quara con una consistente presenza di popolazione anziana e dove, per questa ragione, lo sportello postale si configura come un vero e proprio servizio sociale.
Queste zone con borgate sparse per la montagna non meritano la chiusura di tali sportelli, perché questo comporterebbe gravi difficoltà per i cittadini. Già vediamo allo sportello di Cavola code quotidiane per accedere ai servizi più essenziali, con gli impiegati che per svolgere il proprio lavoro di routine debbono accollarsi ore di straordinario non retribuite.
In qualità di consigliere provinciale mi attiverò pertanto al fine di avere dei chiarimenti tramite tutti gli enti preposti e se non dovessi riscontrare risposte positive al problema passeremo ad una raccolta firme, sicuri di trovare il consenso di migliaia di cittadini. Nel caso in cui gli sportelli non venissero riaperti per l'intera settimana valuteremo quali azioni intraprendere per vedere rispettati i diritti dei cittadini ai servizi essenziali.
(Romano Albertini, consigliere provinciale della Lega nord)
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Le Poste vogliono fare le banche, i negozi e poi non fanno quello per cui sono nate. Adesso vogliono anche dimezzare il servizio. Sono sicuri che poi la gente non smetterà di usufruirne in toto? Banche e negozi ce ne sono tanti e la posta importante incomincia ad essere consegnata dalla TNT. I dirigenti provinciali dovrebbero incominciare a pensare che in un prossimo futuro potrebbero anche loro essere utilizzati a 1/2 servizio.
A buon intenditore poche parole…
(Gianni Zannini)
La direzione provinciale Poste è sorda
Da un colloquio con il presidente della Comunità montana Appennino reggiano ci risulta che la direzione provinciale delle Poste non ha risposto alla richiesta di un incontro per risolvere il problema ridimensionamento orario per cinque uffici postali. A questo punto cosa dobbiamo fare noi utenti? Teniamoci pronti per manifestare contro tutti i disservizi e carenze che rendono difficile la vita nella nostra montagna.
(Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)