Con lettere in date 11 e 12 novembre scorsi il Direttore Provinciale di Poste Italiane di Reggio Emilia ha comunicato ai sindaci interessati che, a partire dal 16 novembre, gli uffici postali di Cervarezza, Quara, Cavola, Sologno, Rosano e Trinità avrebbero dimezzato gli orari di apertura al pubblico.
La presidente della Comunità Montana Sara Garofani, che è anche sindaco di Vetto, e i sindaci dei comuni di Canossa, Toano, Villa Minozzo e Busana hanno espresso il netto dissenso da tale decisione non soltanto per il merito della decisione, ma anche per il metodo.
Lo hanno fatto con una lettera indirizzata al direttore dr. Francesco Polidoro in cui si afferma che: ”Il provvedimento di Poste Italiane arrecherà disagi ai cittadini (ed in particolare alla popolazione anziana), agli operatori economici ed alle imprese delle località interessate dalla riorganizzazione decisa in modo unilaterale da Poste Italiane“.
Gli amministratori continuano scrivendo: “Non possiamo non rilevare il fatto che non è stato possibile concertare e concordare eventuali soluzioni alternative e soprattutto riteniamo che il mantenimento dei presidi degli uffici postali sul territorio montano non debba tenere conto esclusivamente di criteri quantitativi e di budget economici”.
La conclusione è perentoria: “Per questo motivo si richiede che il provvedimento di riduzione degli orari di apertura degli uffici postali di Cervarezza, Quara, Cavola, Rosano, Sologno e Trinità venga ritirato e sia convocato un incontro urgente tra gli amministratori ed i Sindaci dei comuni interessati e la direzione provinciale di Poste italiane”.
Ma che servizi, disservizi
Parliamo di servizi quando sappiamo benissimo che le poste reggiane fanno più disservizi che altro. Se la gente lavora tutta la settimana e non riesce ad andare in posta e ha tempo solo al sabato volete togliere anche queasto? Io passo delle settimane senza ricevere posta poi in un giorni 20 lettere tutte insieme… Come è possibile tutto cio? Ribadisco: disservizio a gogo.
(Commento firmato)